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Numero 3 (3.6 MB) - SAT Società degli alpinisti Tridentini

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hanno condiviso l’iniziativa, al Consiglio centrale,<br />

al Presidente Giacomoni, al Direttore Angelini,<br />

alla Commissione Tutela Ambiente Montano, alla<br />

Commissione Sentieri, alla Segreteria; i valori che ci<br />

uniscono nell’appartenenza al sodalizio costituiscono<br />

un bene inestimabile che, ovunque noi ci troviamo,<br />

ci dà la certezza di non essere mai soli.<br />

Excelsior!<br />

Giorgia Pernici (Presidente <strong>SAT</strong> Folgaria)<br />

Scoperta una nuova pianta sul Monte<br />

Baldo<br />

Erano, fino ad oggi, solo due le piante esclusive del<br />

Monte Baldo: Callianthemum kerneranum (Ranuncolo<br />

di Kerner) e Gypsophila papillosa (Velo di Sposa<br />

di Garda). Questo dopo quasi 450 anni di esplorazione<br />

floristica. A partire da Francesco Calzolari<br />

( 566), sono stati infatti numerosissimi i botanici<br />

che hanno percorso il Monte Baldo, divenuto famosissimo<br />

per la ricchezza della sua flora tanto da<br />

meritare l’appellativo di “Hortus Europae”. Tuttavia<br />

il “botanico monte” riserva ancora, in zone<br />

poco esplorate, sorprese di rilievo.<br />

Il Museo Civico di Rovereto dal 99 è referente<br />

per il progetto di censimento della flora del Trentino,<br />

nel cui ambito ha archiviato quasi .000.000 di<br />

dati. Dal 2000 ha iniziato un analogo lavoro per la<br />

provincia di Verona, per la quale sono stati raccolti<br />

ca. 50.000 dati.<br />

È proprio per effettuare questi rilevamenti che il<br />

Brassica repanda subsp. baldensis<br />

62<br />

7 giugno del 2004 i ricercatori del Museo Civico<br />

di Rovereto Alessio Bertolli e Filippo Prosser,<br />

con il tirocinante Dennis Pozzer, si sono recati sul<br />

Monte Cimo, sul Monte Baldo veronese non lontano<br />

dal Santuario della Madonna della Corona. Sulle<br />

rupi strapiombanti a picco sulla Valle dell’Adige<br />

hanno inaspettatamente rinvenuto una Crucifera<br />

del tutto insolita. La pianta presenta una robusta radice<br />

legnosa con rosette di foglie portanti al centro<br />

fusti con vistosi e profumati fiori gialli. Studi successivi,<br />

basati su testi e campioni d’erbario provenienti<br />

da istituzioni scientifiche di varie parti d’Italia<br />

e d’Europa hanno dimostrato che questa Crucifera<br />

era una pianta nuova per la Scienza, facente parte<br />

del gruppo di Guenthera (=Brassica) repanda. All’interno<br />

di questo gruppo, assai polimorfo, sono note<br />

8 sottospecie distribuite nell’area mediterranea occidentale.<br />

Le sottospecie più strettamente imparentate<br />

con la Guenthera (=Brassica) repanda del Monte<br />

Baldo si trovano in alcune zone della Spagna. La<br />

presenza di caratteri morfologici propri hanno fatto<br />

ritenere che le piante del Monte Cimo appartenga<br />

ad una nuova sottospecie: Guenthera (=Brassica)<br />

repanda subsp. baldensis. Successivi sopralluoghi<br />

hanno definito l’area di crescita di questa sottospecie,<br />

che si estende da Preabocco fino alle rupi<br />

subito a Nord di Brentino, per un tratto di ca. 2<br />

km, e ricade interamente nel territorio comunale di<br />

Brentino-Belluno Veronese. In questo territorio la<br />

pianta cresce sporadicamente sulle rupi spioventi e<br />

sulle cenge sottostanti, in un ambiente assai arido.<br />

L’area è molto selvaggia, essendo frequentata solo<br />

da arrampicatori, che costituiscono l’unica possibile<br />

minaccia per questa pianta.<br />

Solo a fine agosto 2007 la ricerca è stata chiusa, con<br />

la pubblicazine di un articolo sugli Annali dell’orto<br />

botanico e museo botanico di Berlino, una rivista<br />

internazionale dove rigidi controlli offrono massima<br />

garanzia di scientificità. Con questo il Monte<br />

Baldo ha avuto la propria terza pianta esclusiva.<br />

È questo un grande onore anche per la <strong>SAT</strong> poichè<br />

grazie ai suoi Soci, Filippo Prosser e Alessio<br />

Bertolli, mantiene in vita una tradizione di studi<br />

botanici di eccellenza che l’hanno contraddistinta<br />

fin dalla sua fondazione. Non meno degno di<br />

nota è poi il fatto che lo stesso Alessio Bertolli sia<br />

membro della Commissione TAM per la quale ha<br />

anche tenuto una lezione nel corso su Natura 2000<br />

appena conclusosi.

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