Numero 3 (3.6 MB) - SAT Società degli alpinisti Tridentini
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ni tratti di una serie di corde fisse, poste<br />
solo per guida e non per sicurezza».<br />
Qualche decennio dopo le corde sono<br />
state sostituite da una via ferrata, che<br />
però non molti anni fa è stata in parte<br />
spazzata via da una frana. La ferrata è<br />
stata così ricostruita duecento metri più<br />
a Est, informazione che naturalmente<br />
manca sulle guide del CAI-TCI sia del<br />
959 che del 996.<br />
Di cartelli o frecce sulla roccia nemmeno<br />
l’ombra, di indicazioni circa la variazione<br />
dell’itinerario non c’è traccia al<br />
rifugio Marinelli, i cui gestori di certo non<br />
si spendono in consigli ed informazioni.<br />
E così molte cordate, complice anche la<br />
nebbia che spesso avvolge il gruppo del<br />
Bernina, attaccano la vecchia ferrata riportata<br />
sulle guide, quella interrotta dalla<br />
frana ma mai dismessa e quindi ancora<br />
agibile nel primo tratto, e si incrodano<br />
laddove la catena termina penzolante nel<br />
mezzo della parete.<br />
Questi esempi inducono ad una serie<br />
di riflessioni. Innanzitutto non fidarsi<br />
troppo delle guide <strong>alpinisti</strong>che, soprattutto<br />
se “datate”, ma cercarne sempre di<br />
più recenti anche per avviare un proficuo<br />
confronto.<br />
È importante inoltre chiedere informazioni<br />
sulle condizioni dell’itinerario<br />
alle guide alpine, ai gestori dei rifugi o ad<br />
<strong>alpinisti</strong> che si incontrano sul sentiero e<br />
che hanno appena salito la cima.<br />
Ultimamente ci si è abituati a cercare<br />
le relazioni in internet, utilissime perché<br />
talvolta sono molto aggiornate e descrivono<br />
in tempo pressoché reale le condizioni<br />
della cima, ma va ricordato di non<br />
fidarsi ciecamente di autori di relazioni<br />
dei quali non si conosce l’affidabilità e<br />
dei quali spesso sono discutibili i giudizi<br />
sulle difficoltà e sui tempi. Questo contribuito<br />
vuol essere solo una goccia nell’oceano<br />
del tema sul ritiro dei ghiacciai,<br />
una piccola goccia, quella delle discrepanze<br />
tra guide <strong>alpinisti</strong>che e condizioni<br />
reali dell’ambiente, che per un alpinista<br />
può rappresentare un problema inaspettato<br />
da risolvere.<br />
Alcuni obietteranno che forse è proprio<br />
questo il sale dell’alpinismo, quel<br />
pizzico di avventura che a noi “moderni”<br />
un po’ manca, abituati a girare con cartine<br />
e relazioni dettagliatissime, tuttavia<br />
quando si tratta di sicurezza ogni parola<br />
spesa è un buon investimento.<br />
Per questo motivo è intenzione della<br />
Redazione dedicare sul Bollettino uno<br />
spazio aperto a tutti, dove pubblicare<br />
consigli, relazioni ed itinerari modificati<br />
per cause ambientali ed antropiche.<br />
Invitiamo quindi tutti i Soci che rilevassero<br />
uno di questi problemi a segnalarcelo<br />
ai seguenti recapiti:<br />
Redazione Bollettino<br />
presso<br />
Biblioteca della montagna–<strong>SAT</strong><br />
Via Manci, 57 - 38 00 Trento<br />
E-mail: bollettino@sat.tn.it<br />
Sarà cura della Redazione pubblicare<br />
la segnalazione ed, eventualmente, inoltrarla<br />
alla Commissione Sentieri o a chi<br />
di competenza.<br />
Grazie per la collaborazione.<br />
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