Numero 3 (3.6 MB) - SAT Società degli alpinisti Tridentini
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Tutto questo però è niente di fronte alle emozioni<br />
che hanno provato e che rimarranno impresse nei<br />
loro cuori, nei loro occhi e nei loro ricordi per<br />
l’eternità.<br />
Ecco cosa ci racconta Anna:<br />
Penso che una vita monotona non faccia proprio per me,<br />
vado in montagna per divertirmi, faticare, sognare ad occhi<br />
aperti, percepire sensazioni e provare i miei limiti. Ma<br />
perché in un luogo a volte così inospitale, freddo, pericoloso,<br />
scomodo?<br />
Questo non lo so ancora completamente, magari lo capirò<br />
con gli anni. Siamo un gruppo magnifico, molto divertente<br />
che si dirige in Francia, a Chamonix. Dopo svariate soste<br />
ci troviamo alla partenza della funivia, e, terminati gli ultimi<br />
controlli all’attrezzatura, si parte. Il cuore batte a mille<br />
e la pellicola dei panorami parte: Monte Bianco, Dente del<br />
gigante, Gran Jorass…<br />
Vicino a noi una folla di “cinesini” sorridenti scattano foto<br />
a “manetta”, pure noi diventiamo in un attimo fotografi<br />
provetti! Scesi dalla funivia ci leghiamo, calziamo i ram-<br />
poni, e partiamo alla volta del Rifugio Cosmiques. Purtroppo<br />
ci avvertono che non potremo tentare la cima perché<br />
il pericolo di valanghe è troppo elevato! Non perdiamo la<br />
speranza e facciamo una breve escursione nelle vicinanze<br />
del rifugio. Il giorno seguente partiamo alle quattro, muniti<br />
di pila frontale, ma la montagna continua a scaricare: ogni<br />
tanto ha bisogno anche lei di sgranchirsi le ossa!<br />
A causa di ciò cambiamo itinerario e ci spostiamo verso il<br />
Rifugio Torino. Ho vissuto un’esperienza veramente entusiasmante,<br />
circondata da un gruppo di allegri ragazzi e da<br />
preparati e affettuosi accompagnatori.<br />
Purtroppo anche la montagna non vuole sempre farsi salire<br />
ed è solo lei che decide. Secondo me non sarebbe stato giusto<br />
rischiare, è stato molto meglio così.<br />
Michele invece ci spiega:<br />
Il 12 luglio siamo partiti da Trento con un pulmino stracarico<br />
di zaini e materiali vari. Dopo un viaggio tranquillo e<br />
piacevole siamo arrivati a Chamonix e in funivia abbiamo<br />
raggiunto i 3800 metri dell’Aiguille du Midi. Uscendo<br />
dalla galleria di ghiaccio davanti ai nostri occhi si è aperto<br />
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