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Numero 3 (3.6 MB) - SAT Società degli alpinisti Tridentini

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Altra apprezzabile caratteristica dell’occhiale<br />

per lo sportivo che pratica<br />

sport invernali è la ventilazione ed un sistema<br />

di antiappannaggio che permetta<br />

un chiaro e nitido campo visivo.<br />

Se invece non abbiamo usato un occhiale<br />

protettivo, a fine giornata dopo una<br />

sciata ci potremmo trovare in diverse situazione<br />

poco piacevoli. Nel caso di una<br />

sensazione di “occhio secco” in seguito<br />

a molto vento, saranno sufficienti delle<br />

lacrime artificiali, ovvero una soluzione<br />

simile alle nostre lacrime naturali. Instillate<br />

ovviamente in entrambi gli occhi così<br />

da ottenere un effetto compensativo, ci<br />

daranno un sollievo quasi immediato. Se<br />

l’occhio non è stato protetto adeguatamente<br />

in una giornata di sole e si presenta<br />

arrossato e/o congestionato, si potrà<br />

usare un collirio a base di amamelide,<br />

camomilla, eufrasia, o con componente<br />

chimica a base di nafazolina cloridrato o<br />

benzalconio cloruro.<br />

Esistono poi delle maschere riposo a<br />

base di estratto di fiordaliso, o con acido<br />

jaluronico da applicare la sera su entrambi<br />

gli occhi per ottenere un effetto rilassante<br />

e decongestionante.<br />

Altri inconvenienti possono essere<br />

causati da blefarite che è causata da una<br />

infiammazione dei margini delle palpebre.<br />

Talvolta si ha la sensazione di un piccolo<br />

corpo estraneo che sia entrato nell’occhio.<br />

Ma per quanto si guardi purtroppo<br />

non si trova. A ciò si può associare prurito,<br />

gonfiore delle palpebre, caduta delle<br />

ciglia, lacrimazione e fastidio nell’osservare<br />

una fonte luminosa.<br />

Si tratta di un’infezione batterica, so-<br />

prattutto quando si formano delle piccole<br />

lesioni circoscritte, (ulcere) ovvero<br />

i germi responsabili tendono a passare<br />

dal bordo palpebrale ai follicoli dei peli<br />

ciliari. L’impiego di colliri disinfettanti<br />

può essere utile, ma per quanto riguarda<br />

la cura essa dovrà essere prescritta dall’oculista,<br />

poiché si impiegano farmaci<br />

contenenti antibiotici e cortisone.<br />

La congiuntivite è una infiammazione<br />

della congiuntiva e può essere acuta o,<br />

quando si ripete nel tempo, cronica.<br />

Può essere causata da tantissimi fattori,<br />

poiché questo elevato rischio è direttamente<br />

correlato con la struttura difensiva<br />

che ha il compito di preservare l’occhio<br />

dagli agenti esterni.<br />

Anche fattori che considereremo “stimoli<br />

irritativi” come il vento ed il freddo<br />

possono causare questo disturbo che si<br />

manifesta con arrossamento, lacrimazione,<br />

bruciore, lievi difficoltà visive e sensazione<br />

di granelli di sabbia all’interno<br />

dell’occhio. Spesso vi è la comparsa di<br />

sostanza bianca o gialla ai bordi dell’occhio.<br />

Quando l’occhio produce una qualsiasi<br />

secrezione è sempre meglio rivolgersi<br />

al medico.<br />

Se la congiuntivite è di origine infettiva<br />

bisogna fare molta attenzione perché<br />

il semplice contatto con le mani può trasmettere<br />

i germi.<br />

Quindi dopo aver applicato il collirio<br />

o la pomata oftalmica oppure dopo aver<br />

toccato gli occhi, bisogna lavarsi bene le<br />

mani e si deve fare attenzione agli asciugamani<br />

impiegati dal soggetto malato. In<br />

tale maniera eviteremo <strong>degli</strong> spiacevoli<br />

contagi.<br />

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