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Numero 3 (3.6 MB) - SAT Società degli alpinisti Tridentini

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<strong>Società</strong> <strong>degli</strong> Alpinisti <strong>Tridentini</strong>»<br />

nel 904. Rivista<br />

che prendeva il posto dei<br />

celebri «Annuari» e che,<br />

con la direzione Chiesa,<br />

si proponeva in forma attraente<br />

sia per i contenuti<br />

che per la grafica. Gustavo<br />

Chiesa ricoprì anche<br />

il ruolo d’ispettore delle<br />

guide alpine della <strong>SAT</strong> e<br />

tenne conferenze sull’alpinismo.<br />

Il figlio Damiano si iscrisse alla SU<strong>SAT</strong> (studiava<br />

ingegnera al Politecnico di Torino); al Museo<br />

della <strong>SAT</strong> fa bella mostra di se la domanda d’iscrizione.<br />

Allo scoppio della Grande Guerra si arruolò<br />

nell’esercito italiano. Catturato, venne fucilato a soli<br />

2 anni nel Castello del Buonconsiglio di Trento. La<br />

<strong>SAT</strong> nel 9 9 ha intitolato alla sua memoria il rifugio<br />

sul Monte Altissimo di Nago. Il diario venne pubblicato<br />

già nel 934, è quindi degna di nota questa<br />

nuova edizione arricchita dall’epistolario, dai ricordi<br />

del padre, da un album fotografico e da un’attenta<br />

introduzione e note. Un’occasione preziosa per chi<br />

intende conoscere o approfondire un periodo storico<br />

che vide tra i protagonisti la <strong>SAT</strong>. (rd)<br />

Le piste ciclabili della<br />

Val Pusteria<br />

Alberto Fiorin<br />

Ediciclo (Portogruaro), 2007<br />

Pagine 5 - Euro 4,50<br />

Piacevoli e curate queste<br />

guide della Ediciclo; le carte<br />

topografiche con gli itinerari<br />

sono chiare, comode le<br />

note storico-artistiche sulle<br />

principali località. Solo le<br />

fotografie risultano piccole,<br />

poco più che francobolli, e<br />

non sempre hanno valore illustrativo del percorso. In<br />

particolare questa guida riporta anche l’itinerario San<br />

Candido-Lienz (con gli orari dei treni), un must per gli<br />

amanti del cicloturismo. (rd)<br />

Chianti e Crete Senesi in bicicletta<br />

Fabio Masotti<br />

Ediciclo (Portogruaro), 2007 - Pagine 75 - Euro 4,50<br />

Quarto volume delle Ciclo guide dell’editore Edi-<br />

66<br />

ciclo, specializzato del<br />

settore. In questa guida<br />

si descrivono gli itinerari<br />

tra le meravigliose colline<br />

senesi e la manifestazione<br />

“L’eroica”, un itinerario<br />

che vuole coniugare cicloturismo<br />

e ciclismo d’antan.<br />

Un’idea decisamente originale.<br />

(rd)<br />

Imparare a respirare<br />

Andy Cave<br />

Versante sud (Milano), 2007<br />

Pagine 332 - Euro 7,80<br />

Un altro tassello dell’appassionante<br />

vicenda <strong>degli</strong><br />

<strong>alpinisti</strong> inglesi <strong>degli</strong> anni<br />

ottanta, dopo Deep play di<br />

Paul Pritchard, ecco questo<br />

bel libro di un ex minatore<br />

di Grimethorpe, impegnato<br />

nelle viscere della terra durante<br />

la settimana, fugge dal<br />

buio nel week end e si arrampica su falesie e montagne.<br />

La travagliata fase tatcheriana lo spingerà ad abbandonare<br />

per sempre la miniera a favore dell’alpinismo e<br />

<strong>degli</strong> studi universitari. Nel 997 sale la parete nord del<br />

Changabang, una delle più difficili al mondo. (rd)<br />

In vetta senza scorciatoie<br />

Ed Viesturs<br />

Corbaccio (Milano), 2007<br />

Pagine 397 - Euro 9,60<br />

I 4 Ottomila di Ed Viesturs,<br />

primo americano<br />

a completare la raccolta,<br />

narrati dal protagonista.<br />

Detto così passerebbe da<br />

subito la voglia di leggerlo:<br />

troppo simile a tanta altra<br />

letteratura <strong>alpinisti</strong>ca. Eppure<br />

la prima impressione<br />

non rende giustizia. Intanto Viesturs ha salito tutti<br />

gli Ottomila senza l’ausilio dell’ossigeno supplementare,<br />

ma soprattutto emerge il ritratto di un uomo<br />

semplice, con dubbi e paure, la cui ambizione non<br />

obnubila il buon senso e la prudenza. Per gli amanti<br />

dell’Everest e di “Aria sottile” c’è un motivo in più

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