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Il recupero del parco - Trentino Salute

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Bruno Caruso,<br />

<strong>Il</strong> sergente<br />

Campanella,<br />

disegno<br />

acquarellato,<br />

1954.<br />

Provincia Autonoma di Trento<br />

Punto Omega n. 12/13<br />

cui c’erano questi vecchietti che stavano<br />

lì (naturalmente io ero il figlio<br />

<strong>del</strong> dottore). La vita istituzionale,<br />

la gerarchia, l’ordine, la serializzazione,<br />

che poi abbiamo evidentemente<br />

combattuto dall’interno<br />

nel lungo cammino dentro le<br />

istituzioni, cammino che poi ha<br />

preso il nome di “deistituzionalizzazione”,<br />

in qualche modo affascinano.<br />

E in genere affascinano soprattutto<br />

chi sta al di qua <strong>del</strong>la<br />

barriera <strong>del</strong> potere, più che chi sta<br />

al di là. C’è il problema <strong>del</strong>l’interiorizzazione,<br />

<strong>del</strong>la “seduzione”<br />

<strong>del</strong> manicomio, varie sindromi di<br />

Stoccolma per cui chi sta al di là<br />

poi in realtà si adatta e a volte<br />

capita che non voglia essere dimesso;<br />

tutti problemi che abbiamo<br />

conosciuto prima <strong>del</strong> 1978 e dal<br />

1978 in poi.<br />

Alla ricerca<br />

<strong>del</strong>le menti perdute<br />

Io credo che valga la pena, in questo<br />

filone di pensiero riflettere brevemente<br />

su quanto Pinel, esponente-manager<br />

<strong>del</strong>la Rivoluzione<br />

francese, abbia significato rispetto<br />

alla razionalizzazione <strong>del</strong>la dea<br />

ragione. Com’è noto, nelle categorie<br />

universali <strong>del</strong>la dea ragione<br />

doveva inscriversi tutto l’esistente;<br />

quello che i filosofi <strong>del</strong>l’<strong>Il</strong>luminismo<br />

non sapevano bene dove<br />

inscrivere era la "sragione", perché<br />

era difficile (ed è difficile anche<br />

oggi) capire che la "sragione"<br />

fa semplicemente parte <strong>del</strong>la vita,<br />

per cui non c’è motivo di inscriverla<br />

in uno spazio particolare. La<br />

“sragione”, che è l’ oggetto <strong>del</strong>la<br />

storia, <strong>del</strong>le strutture organizzati­<br />

ve e amministrative degli ex manicomi,<br />

è immorale, è fuori <strong>del</strong>l’etica,<br />

ed è fuori <strong>del</strong>l’etica perché si<br />

coniuga con il non produrre. Siamo<br />

sul back-ground <strong>del</strong> pensiero di<br />

Max Weber “L’etica protestante e<br />

lo spirito <strong>del</strong> capitalismo”. <strong>Il</strong> problema<br />

esiste ancora; a tutt'oggi<br />

nel mio Servizio psichiatrico di diagnosi<br />

e cura, neo inaugurato a<br />

Merano, la direzione sanitaria si<br />

sorprende <strong>del</strong> fatto che i soli dieci<br />

pazienti che noi abbiamo – perché<br />

il reparto è piccolo, e più grande<br />

di così non lo vogliamo – stiano<br />

tutto il giorno a non far niente,<br />

qualcuno anche a fumare. Io, parlando<br />

con la mia caposala, le ho<br />

spiegato che è logico che ci sia lo<br />

scandalo <strong>del</strong> non lavorare, perché<br />

è uno scandalo etico.<br />

Qui potremmo essere in molti a<br />

ritornare sui concetti <strong>del</strong>la “terapia<br />

morale”. Era una terapia che io definisco<br />

utopica, ma lo dico oggi, perché<br />

ai tempi in cui credevamo di<br />

"spargere il sale" sulle mura <strong>del</strong><br />

manicomio l’ergoterapia istituzionale<br />

era per noi uno scandalo. Oggi<br />

credo che siamo in grado di ripensare<br />

abbastanza serenamente a quella<br />

che fu la “terapia morale” nell’Ottocento;<br />

nell’era però in cui non c’erano<br />

gli psicofarmaci, non c’erano altri<br />

sistemi se non la “terapia morale”.<br />

L’unico modo di curare i pazienti<br />

era quello di riabilitarli, come si direbbe<br />

oggi, allora si diceva redimerli,<br />

rieducarli a concetti morali e attraverso<br />

percorsi etici. L’esempio, la<br />

buona educazione, eventualmente la<br />

preghiera, la convivenza tollerante.<br />

<strong>Il</strong> pensiero psichiatrico <strong>del</strong>l’Ottocento<br />

era pervaso da questa concezio­<br />

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