Il recupero del parco - Trentino Salute
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Tracce per una riflessione<br />
82<br />
Provincia Autonoma di Trento<br />
Punto Omega n. 12/13<br />
le, quella degli esclusi dalla grande<br />
storia, che enfatizza l’attenzione<br />
all’esistenziale sullo scenario di<br />
un determinato contesto ambientale<br />
4 .<br />
Quale <strong>del</strong>le due proposte seguire?<br />
Secondo il pensiero <strong>del</strong> filosofo<br />
tedesco nessuna <strong>del</strong>le due, perché<br />
quella monumentale tralascia<br />
molte cose importanti e quella <strong>del</strong><br />
paesaggio trascura la trama di un<br />
tessuto, quale può essere considerato<br />
il territorio, che si regge sull’interconnessione<br />
di una realtà<br />
fatta di tanti elementi; inoltre,<br />
quella antiquaria può produrre un<br />
eccesso di memoria.<br />
Entrambe però possono rallentare,<br />
se non impedire, l’incessante<br />
precipitare <strong>del</strong>la storia. Queste discriminanti<br />
storiche e memoriali<br />
sul paesaggio consentono di recepire<br />
la ricchezza <strong>del</strong>le testimonianze<br />
sia <strong>del</strong>la grande storia, sia <strong>del</strong>la<br />
storia minima.<br />
E gli ospedali psichiatrici, spesso<br />
monumentali edifici circondati<br />
da spazi verdi, preservati dalle interferenze<br />
– non sempre debite –<br />
<strong>del</strong> mondo esterno da alte mura<br />
secolari, rappresentano la storia<br />
con la £s maiuscola”, quella <strong>del</strong>la<br />
scienza, <strong>del</strong>le istituzioni e di molto<br />
altro ancora, ma sono anche<br />
contenitori privilegiati di tante<br />
storie minimali, quelle di individui<br />
che una sorte malevola ha condotto<br />
a vivere in quel chiuso recinto,<br />
il più <strong>del</strong>le volte privandoli <strong>del</strong>la<br />
speranza, smarrendoli nel vasto<br />
territorio <strong>del</strong>le patologie <strong>del</strong>la<br />
mente, estranei al fluire <strong>del</strong> tempo.<br />
<strong>Il</strong> progetto nazionale per il re<br />
cupero degli archivi psichiatrici,<br />
significativamente denominato<br />
“Carte da legare”, restituisce al<br />
mondo le tracce di tante vite, non<br />
più annotazioni nascoste fra le pieghe<br />
di relazioni mediche, quasi a<br />
negarne l’esistenza, ma elevate a<br />
nitide biografie di quella vita “in<br />
tono minore” trascorsa nei monumentali<br />
edifici, menti ritrovate dai<br />
posteri.<br />
NOTE<br />
[1] Titolo di sapore proustiano il<br />
cui “copyright” appartiene al<br />
nostro collaboratore arch. Paolo<br />
Botteon.<br />
[2] Pantozzi 1989.<br />
[3] Luciani 1992: 8.<br />
[4] Mastrogregori 1986.<br />
Casimira Grandi è Ricercatrice di Storia<br />
economica presso la Facoltà di Sociologia<br />
<strong>del</strong>l’Università degli Studi di Trento. Ha<br />
coordinato il gruppo di studio sul “riuso”<br />
<strong>del</strong>l’Ospedale psichiatrico di Pergine.