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Il recupero del parco - Trentino Salute

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Bruno Caruso,<br />

L’armadietto<br />

pedagogico,<br />

disegno<br />

acquarellato,<br />

1958.<br />

Provincia Autonoma di Trento<br />

Punto Omega n. 12/13<br />

sivo l’introduzione <strong>del</strong>le conifere<br />

anche sulle superfici a ridosso <strong>del</strong><br />

padiglione centrale, la comparsa<br />

<strong>del</strong>la Douglasia e <strong>del</strong> Pino Strobo,<br />

specie a rapido accrescimento che<br />

andarono di moda, per così dire,<br />

negli anni sessanta. La cosiddetta<br />

Legge Fanfani (prevedeva incentivi<br />

per il rimboschimento di superfici<br />

nude) promosse molteplici<br />

di questi interventi e dalla fine degli<br />

anni cinquanta fin dopo la metà<br />

degli anni sessanta si sono succe­<br />

duti anche gli interventi di rimboschimento<br />

<strong>del</strong>la collina <strong>del</strong> castello,<br />

anche dopo la sua vendita da<br />

parte <strong>del</strong> Comune di Pergine al signor<br />

Oss. Furono introdotte soprattutto<br />

conifere, in particolare<br />

Abete rosso, Douglas, Pino strobo<br />

hymalaiano. La presenza <strong>del</strong> dott.<br />

Castelli diede nuovo spunto alle<br />

attività di giardineria; numerosi<br />

furono gli impianti effettuati negli<br />

anni sessanta, anche se sembra<br />

verosimile pensare che gli stes­<br />

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