48 La nostra storia La storia più antica dell’odierna <strong>Tahiti</strong> e delle sue <strong>isole</strong> è intrecciata al dibattito, ancora aperto, sulle origini delle prime popolazioni che si stabilirono in questa parte dell’enorme Oceano Pacifico e che, in seguito, divennero note come Polinesiani. La spiegazione oggi prevalente è che gli attuali Polinesiani appartenessero originariamente ai popoli cosiddetti Austronesiani. Queste popolazioni, tra il 1600 e il 1200 a. C. sarebbero migrate via mare, partendo dall’arcipelago malese, dove si possono rintracciare le loro origini preistoriche, per dei viaggi che li avrebbero portati a coprire oltre ventimila chilometri (12.427 miglia). Portando con sé elementi di quella che è ora la lingua polinesiana e le proprie piante e i propri animali domestici, queste coraggiose popolazioni presero il mare su canoe a doppio scafo. Come guide nei lunghi viaggi da isola a isola usavano le stelle, il vento e le correnti oceaniche. I loro viaggi di esplorazione li portarono, infine, a toccare i tre vertici di quello che è ora noto come il Triangolo polinesiano: Hawaii, Isola di Pasqua e Nuova Zelanda. Lasciandosi alle spalle la loro originaria cultura Lapita, questi uomini avventurosi svilupparono, strada facendo, una propria civiltà. La società polinesiana originaria era rigidamente gerarchica, organizzata in un sistema di caste e governata da tabù draconiani, fatti rispettare da potenti capi tribali responsabili della sopravvivenza di tutti i membri del loro gruppo. La loro cultura si sviluppò, forte e potente, come riflesso della loro vita quotidiana e dell’abbondanza dei doni che la natura offriva. Le loro danze, le loro canzoni, il battito dei loro tamburi culminavano regolarmente nelle celebrazioni per il succedersi delle stagioni. Tra i primi navigatori europei a giungere sull’isola ci fu un viaggiatore francese che definì queste <strong>isole</strong> “Nouvelle Cythère”, o Nuova isola dell’amore, per via della somiglianza tra i riti d’amore tahitiani e quelli dedicati alla dea Afrodite, Venere per i romani, nata sull’isola greca di Citera. LA STORIA DI TAHITI CON UN’OCCHIATA • Intorno al 1500 a.C., i popoli austronesiani, gli antenati delle popolazioni aborigene della Polinesia, si diressero verso est dall'arcipelago malese, arrivando fino alle odierne Fiji, Samoa e Tonga, dove la scoperta moltissimo tempo dopo della ceramica lapita indicò i primi insediamenti polinesiani intorno al 1300 a.C.. • 300-1000 d. C. Popolazioni appartenenti alla civiltà polinesiana, in via di sviluppo, partono dalle attuali Cook, <strong>Tahiti</strong> e dagli arcipelaghi di Tuamotu e delle Marchesi, in direzione est, per stabilirsi poi, intorno al 1000 d. C., in quelle che oggi sono l’Isola di Pasqua (Rapa Nui), le Hawaii (intorno al 500 d. C.) e la Nuova Zelanda (Aotearoa). • 1520. L’esploratore portoghese Ferdinando Magellano è il primo europeo a entrare nell’Oceano a cui attribuisce il nome di “Pacifico”. • 1767. Il navigatore britannico capitano Samuel Wallis è il primo europeo ad avvistare l’isola di <strong>Tahiti</strong>. • 1768. L’ammiraglio francese Louis Antoine de Bougainville scopre <strong>Tahiti</strong> per la Francia, chiamandola “Nouvelle Cythère”. • 1769. Il tenente britannico James Cook visita per la prima volta <strong>Tahiti</strong> con una spedizione scientifica incaricata di osservare il transito del pianeta Venere davanti al sole. Vi tornerà, come capitano Cook, nel 1773, 1774 e 1777. • 1788 . Il primo sovrano di <strong>Tahiti</strong>, re Pomare I, riunisce diverse tribù in unico regno. Abdica nel 1791 ma resta reggente di <strong>Tahiti</strong> fino al 1803. • 1789. Storico ammutinamento a bordo della H. M. S. Bounty al comando del capitano britannico William Bligh. • 1797. La nave Duff, della London Missionary Society, attracca nella baia di Matavai aprendo un nuovo capitolo nella storia di <strong>Tahiti</strong>. • 1819. Dopo il battesimo, re Pomare II, primo convertito dai missionari, proibisce l’adorazione degli antichi dei polinesiani, i tatuaggi, le danze e i canti tradizionali. • 1836-1838. Cinquant’anni dopo le prime traduzioni in tahitiano del Nuovo Testamento, l’intera Bibbia viene tradotta. • 1844 -1847. Guerra franco-tahitiana. • 1842. Il contrammiraglio francese Abel Du Petit-Thouars instaura un protettorato francese sull’isola di <strong>Tahiti</strong> e sulle Marchesi. • 1844-1846. Nel marzo 1844 scoppia la Guerra franco-tahitiana. Durerà tre anni, fino alla pace dichiarata il 17 dicembre 1846. • 1880. Re Pomare V, figlio della regina Pomare, il 29 giugno firma un atto di annessione, cedendo <strong>Tahiti</strong> e le regioni sotto il suo controllo alla Francia, e creando così una colonia francese. • 1885. Canti e danze tradizionali sono nuovamente consentiti in occasione del primo Tiurai, o Festival di luglio, oggi noto come Heiva i <strong>Tahiti</strong>, o Festival di <strong>Tahiti</strong>. • 1903. Vengono creati gli “Etablissement Français d’Océanie” (EFO), o Stabilimenti francesi d’Oceania. • 1906-1966 . Il fosfato, scoperto nel 1906 sull’isola Makatea, nelle Tuamotu, dopo l’avvio dell’attività estrattiva, che si chiuderà nel 1966, diventa il principale prodotto di esportazione di <strong>Tahiti</strong>. • 1914. Il 22 settembre due incrociatori da Guerra tedeschi bombardano Papeete affondando nel suo porto una nave della marina militare francese. • 1916. Circa mille soldati tahitiani combattono per la Francia durante la I Guerra mondiale. • 1940. Circa trecento volontari tahitiani si uniscono al battaglione francese del Pacifico per combattere a fianco della Francia libera durante la seconda guerra mondiale. • 1946. Gli “Etablissements Français d’Oceanie” (EFO) diventano “Territoire d’Outre Mer” (TOM), o Territori francesi d’Oltremare, riunendo tutte le <strong>isole</strong> oggi appartenenti alla Polinesia francese e dando ai Polinesiani la nazionalità francese. • 1958. Gli EFO diventano Polinesia Francese. • 1961. Nel mese di maggio viene inaugurato l’aeroporto <strong>Tahiti</strong>-Faa’a. • 1963. Il “Centre d’Expérimentation du Pacifique” (CEP), o Centro di test nucleari del Pacifico, viene installato sugli atolli di Mururoa e Fangataufa, alle Tuamotu. • 1977. Il Parlamento francese approva l’autonomia amministrativa della Polinesia francese. Nel 1984 il parlamento approva il primo statuto di autonomia interna, rafforzata nel 1990, ulteriormente estesa nel 1994. Nel 2004 l’autonomia è stata consolidata con l’approvazione, il 27 febbraio, di una legislazione organica, parzialmente modificata il 21 febbraio 2007. • 1997. Fine dei test nucleari. • 2004. Il 27 febbraio una legislazione organica approvata dal Parlamento francese modifica la designazione ufficiale della Polinesia francese da Territorio francese d’Oltremare a Paese d’Oltremare all’interno della Repubblica francese e Collettività d’Oltremare, la cui autonomia è protetta dalla Costituzione francese.
49 NOSTRO INVITO AL VIAGGIO
- Page 5: Signora, signore, gentili partner I
- Page 11 and 12: Nostre informazioni pratiche 7 NOST
- Page 14: Tahiti e le sue isole sul Web COME
- Page 18 and 19: COMPAGNIA DA FREQUENZA DURATA Airca
- Page 21 and 22: Zone Isole Distanza in km Durata ap
- Page 23 and 24: MOOREA TRANSPORT B.P. 3104 - 98728
- Page 26: Tahiti e le sue isole in breve RITR
- Page 29 and 30: QUALCHE INFORMAZIONE PRATICA Il Cam
- Page 31 and 32: NORVEGIA B.P. 274 - 98713 Papeete -
- Page 33 and 34: HEIVA DEGLI ARTIGIANI Grande esposi
- Page 35 and 36: Turismo verde / Escursioni a piedi
- Page 37 and 38: CENTRI D’IMMERSIONE SUBACQUEA DI
- Page 39 and 40: Vela charter nautici LA NAVIGAZIONE
- Page 41 and 42: EQUIPAGGIAMENTI DISPONIBILI La tabe
- Page 43: Spa centri benessere SPA E CENTRI B
- Page 46 and 47: 42 UN INSIEME VASTO QUANTO L’EURO
- Page 48 and 49: 44 PLURIETNICA ED ACCOGLIENTE Nostr
- Page 50 and 51: 46 La fauna e la flora UN AMBIANTE
- Page 54 and 55: 50 TATUAGGIO E DANZA: IL RINNOVAMEN
- Page 56 and 57: 52 UN’ARTE RICONOSCIUTA IPer la c
- Page 58 and 59: 54 Gli alberghi internazionali Gli
- Page 60 and 61: “ FASCINO, AUTENTICITÀ ED ACCOGL
- Page 62 and 63: 58 Le attività terrestri La Poline
- Page 64 and 65: 60 Le attività nautiche L’immens
- Page 66 and 67: 62 UN ALTRO PUNTO DI VISTA Lecrocie
- Page 68 and 69: 64 La immersione subacquea Dei luog
- Page 70 and 71: 66 L’AVVENTURA A PORTATA DI MANO
- Page 72 and 73: 68 IL ROMANTICISMO DELLE ISOLE Luna
- Page 74 and 75: 70 UN’ESPERIENZA UNICA Seminari,
- Page 77 and 78: Nostre isole della Società 73 NOST
- Page 79 and 80: Nostre isole della Società L’arc
- Page 81 and 82: Tahiti L’isola Regina 7 buone rag
- Page 83 and 84: • La Valle di Papenoo A piedi, in
- Page 86 and 87: 82 Carta di Moorea Aeroporto Porto
- Page 88 and 89: Moorea , l’isola magica COSA VEDE
- Page 90 and 91: 86 Carta di Huahine Aeroporto Porto
- Page 92 and 93: Huahine , il giardino dell’Eden C
- Page 94 and 95: 90 Carta di Raiatea Aeroporto Porto
- Page 96 and 97: Raiatea , l’isola sacra COSA VEDE
- Page 98 and 99: 94 Carta di Tahaa Aeroporto Porto C
- Page 100 and 101: Tahaa , l’isola Vaniglia COSA VED
- Page 102 and 103:
98 Carta di Bora Bora Aeroporto Por
- Page 104 and 105:
Bora Bora , la Perla del Pacifico C
- Page 106 and 107:
102 Carta di Maupiti Aeroporto Port
- Page 108:
Maupiti , l’isola preservata COSA
- Page 112 and 113:
108 Carta delle isole Tuamotu-Gambi
- Page 114 and 115:
110 Carta di Rangiroa Aeroporto Por
- Page 116 and 117:
Rangiroa , l’infinita Laguna COSA
- Page 118 and 119:
114 Carta di Tikehau Aeroporto Port
- Page 120 and 121:
Tikehau , l’isola dalle sabbie ro
- Page 122 and 123:
118 Carta di Manihi Aeroporto Porto
- Page 124 and 125:
Manihi , l’isola delle perle 120
- Page 126 and 127:
122 Carta di Fakarava Aeroporto Por
- Page 128 and 129:
Fakarava , tra cielo e mare COSA VE
- Page 130 and 131:
Le altre isole delleTuamotu Takapot
- Page 132 and 133:
128 Carta delle isole Gambier Aerop
- Page 134 and 135:
Mangareva , le isole in capo COSA V
- Page 137 and 138:
Nostre isole Marchesi 133 NOSTRE IS
- Page 139 and 140:
Nostre isoleMarchesi Terra degli uo
- Page 141 and 142:
Nuku Hiva L’isola mistica 5 buone
- Page 143 and 144:
139 NOSTRE ISOLE MARCHESI NUKU HIVA
- Page 145 and 146:
Hiva Oa L’isola di Gauguin 5 buon
- Page 147 and 148:
143 NOSTRE ISOLE MARCHESI HIVA OA
- Page 149:
Tahuata L’isola del monoi Scopert
- Page 152 and 153:
148 Carta delle isole Australi Albe
- Page 154 and 155:
150 Carta di Rurutu Aeroporto Porto
- Page 156 and 157:
Rurutu , l’isola delle balene COS
- Page 158 and 159:
154 Carta di Tubuai Aeroporto Porto
- Page 160 and 161:
Tubuai , l’isola dell’abbondanz
- Page 162 and 163:
Le altre isole delle Australi Raiva