Scuola e Cultura - Ottobre 2012 - scuola e cultura - rivista

More documents

Recommendations

Info

Scuola e Cultura Anno X - n. 4 Direttore responsabile Rocco Aldo Corina Condirettore Rita Stanca Caporedattore Michela Occhioni Ottobre 2012 Settore linguistico-espressivo Giuseppe Piccinno Settore umanistico Rossella Rossetti Settore scientifico Patrizia Dragonetti Redazione grafica Giuseppe Piccinno Michela Occhioni Logo Scuola e Cultura di Maria Teresa Caroppo Direzione Scuola Media Statale “Tito Schipa” Via Martiri D’Otranto 73036 Muro Leccese - Lecce Registrazione del Tribunale di Lecce n° 824 dell’ 8 aprile 2003 Tutti i diritti sono riservati Manoscritti, foto e altro materiale, anche se non pubblicati non si restituiscono La Redazione non è responsabile delle opinioni espresse dagli autori degli articoli pubblicati Scuola e Cultura è su internet http://www.comprensivomuro.gov.it e-mail scuolaecultura@libero.it Tel. 0836-341064 0836-354292 Stampato in proprio EDITORIALE POESIA SOCIETA’ SCIENZE VIROLOGIA DIDATTICA TEATRO SOCIOLOGIA IL LIBRO RUBRICA Società della bambagia e società del pavone di Lucilla A. Macculi Nell’anima del poeta, il sublime Per Melissa di Maria Modesti Cooperazione locale nella rete globale di Rita Levi-Montalcini e Giuseppina Tripodi La nuova astronomia del '900: l’astrofisica e la natura fisica delle stelle di Margherita Hack Una interessante ricerca per la vita di Folco Quilici Influenza e incertezza: un binomio inscindibile di Fabrizio Pregliasco Lezioni di Griko di Eufemia Attanasi La follia di Fedra di Maria Modesti La civiltà delle culture e prospettive I nuovi diritti e le culture “altre” che hanno cambiato il mondo. Funzione e ruolo della scuola di Maria A. Nucita Stefanelli Quando comincia il canto di Cristina Martinelli con note della Redazione Preannunci e marine di Maria Modesti con note di Cristina Martinelli Sfogliando …Sfogliando… a cura di Rita Stanca SOMMARIO In copertina: Van Gogh: Paysage d'automne à 4 arbres, 1885 2 3 4 5 7 9 10 12 29 43 48 49 50
Ottobre 2012 Società della bambagia e società del pavone Siamo abituati a considerare l’umanità come l’espressione più alta, tra quanto conosciamo, del Creato: l’attività educativa, di conseguenza, dovrà essere la più alta espressione umana. In essa si è sempre cercato di trasmettere ai giovani responsabilità, reciprocità, costruttiva disponibilità per gli altri, in particolare per i più deboli, siano essi i piccoli, gli anziani, i disabili oppure la natura o l’ambiente o gli animali. E’ importante comunicare rispetto per il Tutto Universo in cui noi viviamo, realizzando ogni gesto in piena consapevolezza, non perché sia di grande moda e neppure perché faccia parte della pratica tradizionale, ma per fare sintesi delle finalità, esplicitando gli obiettivi e tracciando un percorso professionalmente e razionalmente valido. Attraverso l’attività pedagogica si cerca di porre incrollabili presupposti positivi, psichici, morali ed estetici, al fine di evitare che i nostri ragazzi più deboli si accartoccino su se stessi alle prime serie difficoltà. Di conseguenza, è bene aiutare a superare la fragilità dei cosiddetti “ragazzi-peluche” che talora ricorrono anche a gesti estremi, dinanzi a rimproveri, ad un insuccesso scolastico o ad una delusione affettiva. Il vuoto, le fragilità aumentano se l’apparenza, il look, l’immagine arrivano invece a valere più di tanti valori morali, di competenza scientifica, di capacità intellettive e di sensibilità estetiche, interiormente coltivati e sviluppati. E per ben apparire con la propria immagine ogni sforzo anche positivo è concepito come qualcosa che abbrutisce e schiavizza, così che viene accuratamente tenuto lontano; quindi trionfano i “sofficini” in tutti i campi. Alla fine, abolito ogni impegno, ci sentiamo dire che la testa non serve più. Anche l’esame di quinta EDITORIALE elementare è stato eliminato nella nostra società della bambagia (su cui si fonda la società dell’immagine ormai esagerata, e quindi divenuta società del pavone), come società della comodità fisica o delle pantofole. Nella nostra società dell’immagine si può essere perdonati come criminali, purché si indossi un gradevole abito firmato: “chi non si firma è perduto!”. Adeguandosi a questa “dolce” società, gli adulti più che premurosamente sottraggono a giovani e bambini ogni peso, fino a togliere loro ogni responsabilità. Giovani e bambini, invece, impegnandosi si rafforzerebbero nel pensiero, nel carattere e nella volontà. Al massimo il mondo degli adulti li lascia scegliere tra patatine e merendine, mentre dappertutto li accompagna doverosamente con l’auto. Dilaga la cultura dell’indulgenza, senza distinzione tra ciò che è bene ed utile e ciò che è male e nocivo. Essa rende friabili, curvi, psicoastenici, essa è la radice del male della nostra attuale società in cui domina un fasullo bambino-centrismo a causa di atteggiamenti troppo protettivi. Ai ragazzi abbiamo sottratto il piacere della conquista, della competitività, di provare a volare con le proprie ali, devitalizzandoli. Nell’egocentrismo si sviluppano il complesso dell’onnipotenza e quello dell’immortalità. D’altro canto, dinanzi alla vita reale, giovani e giovanissimi si rivelano essere i paurosi, quasi figli prolungati nel tempo, la cui reazione più semplice e immediata sono la violenza e la rabbia che sono sempre manifestazioni di paura, sia contro se stessi, come contro gli altri. Aiutiamo i nostri figli a sviluppare energia autoformativa e lungimiranza, trasmettendo valori e verità. Per educare davvero occorrerebbe, quindi, fare qualcosa di meno e non qualcosa di più verso i giovani, tralasciando la iperprotezione ansiosa e ansiogena, al fine di combattere la disfatta della volontà forte e chiara oggi nell’umanità. Lucilla A. Macculi Maria Grazia Pasca, 3C S. Secondaria Palmariggi Riproduzione di: La notte stellata di Vincent Van Gogh 3
Page 1: Anno X - n. 4 - Ottobre 2012 Rita L
Page 5 and 6: Ottobre 2012 Cooperazione locale ne
Page 7 and 8: Ottobre 2012 La nuova astronomia de
Page 9 and 10: Ottobre 2012 Una interessante ricer
Page 11 and 12: Ottobre 2012 Vaccinazione (http://w
Page 13 and 14: Ottobre 2012 canzone Milùme Grìka
Page 15 and 16: Ottobre 2012 Nozioni di grammatica
Page 17 and 18: Ottobre 2012 LEZIONE 2 “I mestier
Page 19 and 20: ESERCIZI Ottobre 2012 1. Individua
Page 21 and 22: Ottobre 2012 Il pronome personale N
Page 23 and 24: Ottobre 2012 Lessico Rìtso - i (m)
Page 25 and 26: Ottobre 2012 Declinazione dei sosta
Page 27 and 28: Ottobre 2012 Es. Stei prikò jatì
Page 29 and 30: Ottobre 2012 La follia di Fedra di
Page 31 and 32: Ottobre 2012 Sei nel fiore degli an
Page 33 and 34: Ottobre 2012 Nutrice Lascia fare a
Page 35 and 36: Ottobre 2012 Ma non ipocrita. Sono
Page 37 and 38: Ottobre 2012 e le tue labbra bluast
Page 39 and 40: Ottobre 2012 Telemaco (affannato) P
Page 41 and 42: Ottobre 2012 Maledire mio figlio. E
Page 43 and 44: Ottobre 2012 La civiltà delle cult
Page 45 and 46: Ottobre 2012 grandi masse umane all
Page 47 and 48: Ottobre 2012 La Scuola è un labora
Page 49 and 50: Ottobre 2012 Preannunci e marine di
Page 51 and 52: Ottobre 2012 Scuola Secondaria di p
Page 53 and 54:
Ottobre 2012 Scuola Secondaria di P
Page 55:
Ottobre 2012 Scuola Secondaria di P
show all

Scuola e Cultura - Ottobre 2012 - scuola e cultura - rivista

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

Delete template?

Save as template?