Scuola e Cultura - Ottobre 2012 - scuola e cultura - rivista
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<strong>Ottobre</strong> <strong>2012</strong><br />
Conto su di te per vendicarti di Teseo rendendo omaggio ad Afrodite.<br />
Perché non ce ne andiamo a vivere assieme, per qualche tempo almeno, servendoci come pretesto della<br />
battuta di caccia?<br />
Nessuno sospetterà dei nostri veri sentimenti. Già alloggiamo sotto lo stesso tetto e il nostro affetto sarà<br />
considerato innocente o persino encomiabile.” (1)<br />
(Pausa)<br />
Ecco, mi pare che così sia tutto spiegato…<br />
Volesse il cielo che Ippolito accetti il mio amore!<br />
(Chiamando, ad alta voce)<br />
Nutrice, dove sei?<br />
Nutrice (Sbucando da una tenda)<br />
Eccomi, sono qui.<br />
Fedra (consegnandole la lettera)<br />
Mi raccomando, non farti vedere da nessuno…<br />
Nutrice<br />
Stai tranquilla, figlia mia.<br />
(Cambiando tono, quasi scherzoso)<br />
Oh guarda come sei pallida!<br />
Su mettiti qualche trucco…e sciogliti i capelli…<br />
Aspetta…ti aiuto io a sistemarti… non vorrai farti vedere così sciatta…<br />
Ma prima un bagno e una veste nuova…<br />
La nutrice le prepara un bagno, che s’intravede al di là delle tende. Fedra vi s’immerge, aiutata dalla nutrice.<br />
Nutrice<br />
Che pelle bianca…come il latte!<br />
Da bambina strillavi come un’ossessa, quando ti facevo il bagno nella tinozza…Mamma mia, che gridi!<br />
Da tapparsi le orecchie!<br />
Ti calmavi solo quando ti asciugavo e ti spalmavo con l’ unguento…<br />
Fedra (ridendo)<br />
Ah, che strigliate mi facevi!<br />
Nutrice<br />
E allora diventavi tutta rossa…paonazza come un papavero…<br />
Fedra<br />
Sai, non te l’ho mai detto…ma avevo il timore di perderti…<br />
Tutte le sciagure che si sono abbattute sulla mia casa…e queste nozze…<br />
Ah, maledizione potessi tornare indietro!<br />
La giovinezza reclama la giovinezza…e Teseo è un vecchio…<br />
mentre Ippolito è giovane, il domani, il mio futuro…<br />
(Riprendendosi, con angoscia)<br />
Ma che dico! Sono impazzita…il fratellastro dei miei due figli…<br />
tenuto per anni lontano da Teseo…considerato quasi un bastardo…<br />
In questo momento odio Teseo con tutte le mie forze…lui sarebbe capace di uccidermi, se solo<br />
immaginasse…<br />
( Soffermandosi un istante)<br />
Nutrice mia, ho un cattivo presentimento…<br />
Io mi preparo, mi cospargo di profumi e di unguenti, ma per cosa?<br />
Per la vita o per la morte?<br />
Sento che la mia vita è sospesa ad un filo…<br />
Nutrice (asciugando con vigore Fedra)<br />
Non lasciarti prendere dalla paura ora…<br />
Qualsiasi cosa accada…ti sarò sempre vicina.<br />
Fedra<br />
Sì, sì…cercherò di farmi coraggio…pur che passi questa follia…questo fuoco che mi brucia dentro…<br />
Segue uno scalpiccio, poi dei passi. Tornano entrambe nella stanza.<br />
Fedra ha indossato una veste rossa, sgargiante.<br />
Nutrice (la guarda con orgoglio, girandole intorno come se dovesse aggiustare qualche lembo della veste, su cui<br />
poggia uno scialle finissimo, trasparente.<br />
Quindi le scioglie i capelli, vi mette sopra una coroncina di fiori di arancio e gelsomino)<br />
Ah, che profumo! Sai di lavanda e di fresco! Sei proprio deliziosa…<br />
Ora un po’ di rosso sulle guance… (porgendole un vasetto)…e sulle labbra…così…<br />
Ma abbi pazienza ancora …<br />
Su, stai ferma, alza la testa…così brava…<br />
(Prendendo delle forbici, ridendo)<br />
Oh, lo faccio solo per scaramanzia…l’antico rito…il taglio di una ciocca di capelli!<br />
Fedra (cercando di schermirsi con le mani)<br />
Una superstizione…per le spose…e io non vado a nozze con lui…<br />
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