Lola Bleus - Patrizio Marozzi

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ichiamo freddo del tempo… io ti conosco e mi sei sempre piaciuto. Continuando a leggerti, ho notato che hai mischiato Paolo Poli con la tua urina, hai parlato di lui e poi sembra che lo abbia associato al tuo bisogno fisico: ti ho odiato per questo!!! Ma aspetterò con impazienza quante altre cose hai da dirmi e spero lo farai molto presto. Sasia mailto:Peraverde@usa.net 130
Da: bernardo@joyce.it A: Peraverde@usa.net Oggetto: guarda un po‘ Data: martedì 9 giugno 2002 17.48 Cara Sasia, La sorpresa che può accogliere una novità è quella di qualcosa di semplice che accade, di così immediato da poter essere vero. In realtà penso che non ci sia niente di più bello che passeggiare con se stessi, come se vicino ci fosse sempre qualcuno; come se i nostri luoghi che ci vivono dentro non aspettino altro che di essere abitati da qualcuno che semplicemente li guarda con gli occhi di qualcosa da scoprire, di qualcosa che cerca di esprimersi. Il piacere di esprimersi è troppo bello perché chiunque che non sia uno sciocco lo impedisca, quando qualcuno vuole dirci qualcosa non dobbiamo far altro che dare — avviene così quell‘alchimia che ci permette di vivere e camminare insieme. C‘è sempre tra un suono e un altro quello strano silenzio che ci fa capire che stiamo aspettando, ma quando percepiamo questo silenzio ci rendiamo conto che l‘attesa non è più, perché il tempo è tutto lì; non c‘è più paura, ma soltanto la consapevolezza che il mondo è più grande di quanto possiamo immaginare, che le cose che incontriamo non ci dicono altro che di respirare i nostri passi perché il mondo esiste; a noi non spetta altro che esistere con lui afferrando quella responsabilità che ci chiede di elaborare la nostra storia, di trovare la nostra esperienza. Già ora che ci penso è proprio per questo che ogni tanto mi manca l‘aria, perché non mi accorgo che quel silenzio così bello, ogni tanto c‘è chi se lo scorda. 131
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Prologo relativo Aveva servito un
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La forma del tempo è determinata d
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esplodere. Io nel frattempo mi ero
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l‘uscita passando tra i tavoli -
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nella mano il suo bicchiere, vuoto;
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«Ehi ragazzo prendi questo… aspe
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alcuni giorni. Prese il padre e las
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Lolì lo guarda allontanarsi, con l
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— Toccami! Sente il calore e l‘
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Devo sentire come si chiama. ―Le
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facendo capire in tutti i modi; vai
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―Disgraziato hai visto che hai fa
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―Non ti capisco.‖ Eravamo sedut
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Perché, quanto tempo c‘è stato
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Cara Monia con questa ti chiedo un
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dentro; ricominciare è sempre fati
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il ritorno di esse, questa volta, l
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malinconia; è un film che durante
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locale pubblico, ma quella volta ac
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asciugare: si apriva si faceva pass
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tutti e due. A me andò meglio, mi
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giocare prima dovevamo aver fatto i
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tema e presi sette e mezzo. Quando
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quando ci sentiamo felici finiamo p
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eputo un prodotto artistico e ciò
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scrivere, avverto un leggero senso
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ho provato ad utilizzare il telefon
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La creatività dell’artista si di
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— Non so come dirtelo. Sai che ti
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— Senti Matilde, io ti desidero,
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locale, c‘è musica; vede le cabi
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stavano guardando e tra un momento
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Giunsi nella città dove viveva Emi
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La tua lettera è… non trovo un a
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Era appena salita sul treno portand
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