Lola Bleus - Patrizio Marozzi

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Abbandoniamo questi suoni, queste parole e perdiamoci nei molti suoni del locale, passiamo da un tavolo all‘altro, sperando di trovare altre parole, persone che ci dicano alcuni dei loro pensieri. C‘è un tavolo nel lato opposto a dove è seduto quell‘uomo con quel pacco di fogli, in questo altro lato del locale, c‘è un gruppo di persone che sembrano impegnate in una discussione, al dialogo, uomini e donne di cui non conosciamo il nome; ma avviciniamoci, inavvertiti e quasi invisibili, ascoltiamo quello che si dicono. Anche se io invento queste parole, ne so quanto voi, non so quello che ascolteremo, per ora il dialogo che si cela dentro i loro pensieri è avvolto in quel mistero che solo il suono di una voce, la prima che ascolteremo, ci svelerà: ―Buonasera! ―Salve! ―C‘è un posto dove posso sedermi. ―Guardi quel tavolo là in fondo, è occupato da una sola persona, è abbastanza ampio e può starci senza essere disturbata. ―Grazie. La persona che abbiamo sentito conversare con Sciappi è appena entrata nel locale, ci ha distratto dalle persone che stavamo per ascoltare, lasciamole e seguiamo questa donna, sento ch‘è la pista giusta per questa storia. Si siede guardandosi intorno, si distrae e guarda verso la band che sta suonando, concentrata sulla musica. Si sente osservata, si volta e incontra lo sguardo di un‘altra donna… L‘aveva vista entrare sola, parlare con il ragazzo che serviva ai tavoli e poi sedersi lì dove c‘era quello sconosciuto, Lolì aveva osservato quella donna: bionda con una leggera permanente, dal viso ovale, quando le era passata vicino aveva incrociato i suoi occhi, occhi di uno strano colore azzurro verdi, una donna bella come tante, come tante. Ora loro si 70
stavano guardando e tra un momento si sarebbero dimenticate. …Poi prende un quaderno dalla sua borsa, lo apre e inizia a scrivere. 71
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www.ilmanoscrittodipatriziomarozzi.
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Prologo relativo Aveva servito un
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La forma del tempo è determinata d
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esplodere. Io nel frattempo mi ero
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l‘uscita passando tra i tavoli -
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nella mano il suo bicchiere, vuoto;
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«Ehi ragazzo prendi questo… aspe
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alcuni giorni. Prese il padre e las
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Lolì lo guarda allontanarsi, con l
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dimenticato se stessa, i suoi valor
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Da: nobody@nsm.htp.org A: bernardo@
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Da: bernardo@joyce.it A: Peraverde@
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Da: Anonymous A: bernardo@joyce.it
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così intensi da restare in te per
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computer e aspetti un mio segnale.
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devi cucinare; sorridi è quello ch
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proprio da un sentire profondo che
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muovono come impazziti; la notte è
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umani. In questa acquisita auto-evo
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possibilità da parte del telespett
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―fortunati‖ che risponderanno.
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periodo dell‘alfabetizzazione, at
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terza volte che incontrai Elena era
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imanemmo a parlare, le raccontai qu
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lungo quella strada buia; la feci s
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