Lola Bleus - Patrizio Marozzi
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suo televisore a valvole e cambiare canale; la tecnologia<br />
del futuro sarà sempre più facile da usare e un bambino<br />
sarà in grado di far funzionare macchine tecnologiche con<br />
potenzialità molto maggiori di un computer attuale, ma<br />
quello che gli permetterà di sviluppare, le vere capacità<br />
per poter sfruttare le possibilità della tecnologia, non<br />
potrà essere niente altro che la crescita delle sue capacità<br />
di capire le informazioni e così ―interrelazionare‖ pragmaticamente<br />
con la tecnologia; forse non sarà un bambino<br />
ma certamente ciò sarà possibile ad un uomo adulto; per<br />
questo, anche se ancora si sente parlare di scuole che non<br />
finiscono mai, l‘uomo ―colto‖ riuscirà a conquistarsi il suo<br />
posto fino a trasformare anche l‘intera struttura della<br />
memoria, perché in una realtà che produce e produrrà<br />
informazione in una dimensione senza più limiti, non sarà<br />
più possibile per il cervello umano contenere la nozione,<br />
ma dovrà appropriarsi, (pensando al vissuto di Jung) ed<br />
incarnare l‘esperienza della nozione stessa, producendola<br />
nella comunicazione, esprimendone il senso.<br />
Pensare ora ad un‘evoluzione lontana, non è facile,<br />
forse per capire le strutture future, è necessario fare un<br />
balzo immaginativo in avanti, non una volta, ma due<br />
volte. Si sente parlare di globalizzazione planetaria, ma la<br />
tecnologia sembra già aver superato il nostro concetto di<br />
globalizzazione; anzi in realtà già essa si è verificata,<br />
anche se in modo distorto. I popoli sparsi sul pianeta già<br />
percepiscono la reciprocità del loro comportamento che<br />
influisce sulle trasformazioni, socio culturali e ambientali<br />
dell‘intero pianeta. Per questo è tornata forte la richiesta,<br />
dei vari popoli della terra di riappropriarsi di una nuova<br />
identificazione, nella loro dimensione locale; questo per<br />
approdare ad un nuovo concetto di globalità, che si<br />
realizza attraverso l‘attività sinergica dello scambio del<br />
costituente informazionale delle varie identità.<br />
Immaginare la gestione di tale ―stato‖, non è semplice; si<br />
può ipotizzare che esso sia affidato, allo stesso sviluppo<br />
del sistema, che generandosi crei una forma endogena di<br />
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