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Lola Bleus - Patrizio Marozzi

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Da quel giorno ho sempre cercato di prevenire le<br />

situazione, scegliendo sempre le conseguenza accettando<br />

di pagarne il prezzo. (è per questo che sono sempre in<br />

crisi di astinenza)<br />

Quell‘estate prosegui, incontrai Frida.<br />

Frida, non era italiana, aveva sedici anni e una sorella<br />

gemella. Era libera di sentire le sue sensazioni e le<br />

esprimeva, così come le sentiva. Dentro ogni essere ci<br />

sono le origini del proprio cuore e Frida a me sembrava<br />

appartenere a quel mondo che non ha bisogno di molte<br />

spiegazione. Ero sorpreso dal suo essere, io ragazzo di<br />

provincia e lei che con i suoi sedici anni, che mi stupiva<br />

colla conoscenza che aveva del mondo, della sensualità…<br />

e poter parlare con lei così come a me è sempre piaciuto,<br />

senza falsi veli in diretta con le emozioni, vicino a ciò che<br />

si sente dentro, mi era sembrato incredibile.<br />

La nostra comitiva era seduta davanti alla gelateria, si<br />

rideva e scherzava. Frida era seduta vicino a me,<br />

silenziosa; sapevo che era venuta in vacanza per<br />

incontrare un ragazzo, ma la cosa non era andata come<br />

aveva creduto. Ci eravamo conosciuti la sera prima,<br />

presentati da comuni amici. Una lacrima e gli occhi azzurri<br />

pieni di pianto, subitaneo e improvviso come ogni<br />

respiro, l‘apparente silenzio e lei sulla mia spalla. Provo a<br />

dirle qualcosa ma… lei non parla italiano e io non conosco<br />

la sua lingua. L‘abbraccio e le faccio capire che è meglio<br />

alzarsi camminare un po‘; camminare trovare, scoprire,<br />

senza accorgersi di quello che già sta accadendo. Il suo<br />

non è più un pianto: lei piange, singhiozza, la gente ci<br />

passa accanto e ci osserva. ―Cosa hai, perché.?‖ Lei mi<br />

guarda ma non può che piangere; la stringo a me la bacio,<br />

sento il suo corpo che si aggrappa al mio bacio, il sapore<br />

delle sue lacrime, lacrime di donna che non avevo mai<br />

conosciuto prima, poi lei che si tranquilla, respira.<br />

Quando ci lasciammo quella sera non pensai a quello che<br />

sarebbe accaduto l‘indomani.<br />

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