Europa Immobiliare N° 1 - Poste Italiane
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Se è vero che il premio al rischio (cd. spread) dei paesi periferici si è fortemente ridimensionato<br />
rispetto al Bund, i rischi permangono tuttavia piuttosto elevati, e l’economia resta fragile ed esposta a<br />
turbolenze ed attacchi speculativi. Il sistema bancario, pur rafforzato da interventi patrimoniali ed<br />
attraversato da una profonda ristrutturazione, resta poco disponibile a supportare la crescita, ed in<br />
particolare a riprendere una politica di erogazione di mutui a favore del comparto immobiliare se non<br />
a condizioni particolarmente penalizzanti.<br />
Spread sovrani e indicatori del mercato creditizio<br />
Fonte: Fondo Monetario Internazionale, World Economic Outlook 10/2012 e 01/2013<br />
In questo quadro di moderata stabilizzazione gli investitori hanno avviato una rotazione di portafoglio<br />
verso asset class più rischiose, tra le quali i maggiori benefici hanno riguardato i mercati azionari a<br />
livello globale. Per quanto riguarda il mercato degli immobili commerciali, il maggior appetito verso un<br />
più elevato livello di rischio non è diventato ancora sufficientemente evidente.<br />
Per quanto riguarda la situazione europea, grazie ad un quarto trimestre particolarmente positivo, nel<br />
quale il volume di transazioni ha registrato un incremento del 53% rispetto al corrispondente periodo<br />
del 2011 (€ 44,8 miliardi), l’anno passato ha visto un volume di scambi di immobili commerciali<br />
superiore ad € 120 miliardi (+ 6% a/a). In linea con le attese, la crescente avversione al rischio degli<br />
investitori ha determinato una contrazione degli investimenti in tutti i paesi europei dell’area<br />
mediterranea (Italia, Portogallo, Spagna) ed in quelli dell’<strong>Europa</strong> orientale, mentre l’interesse si è<br />
progressivamente spostato sui paesi tradizionalmente ritenuti più sicuri o per situazione<br />
macroeconomica (Germania, Irlanda) o per valuta diversa dall’euro (UK, paesi nordici).<br />
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