Cap.5 - Le carte di navigazione
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MARIO VULTAGGIO<br />
(luminosi o non), stazioni ra<strong>di</strong>o, secche, rotte consigliate, allineamenti<br />
<strong>di</strong> sicurezza, zone <strong>di</strong> ancoraggio e <strong>di</strong> Quarantena, declinazione<br />
magnetica,dati <strong>di</strong> marea, <strong>di</strong> correnti, vortici, ecc. Sono in<strong>di</strong>cate anche la<br />
scala lineare, le fonti utilizzate, le unità <strong>di</strong> misura adoperate, la data dei<br />
rilievi effettuati e quella relativa all' ultimo suo aggiornamento che in<br />
genere corrisponde a quella dell'acquisto da parte dell' utente; da quest'<br />
epoca in poi occorre consultare gli avvisi ai naviganti, pubblicazione a<br />
carattere perio<strong>di</strong>co e<strong>di</strong>ta dagli Istituti idrografici o dagli enti e<strong>di</strong>tori <strong>di</strong><br />
pubblicazioni nautiche per l'aggiornamento della propria produzione.<br />
Infine , ogni carta è in<strong>di</strong>viduabile dal titolo e dal numero del catalogo.<br />
Operare sulla carta <strong>di</strong> Mercatore (carta nautica) è oltremodo semplice<br />
a patto <strong>di</strong> ben ricordare le sue proprietà: isogonismo, rettificazione della<br />
lossodromia, misura delle <strong>di</strong>stanze sulla scala delle latitu<strong>di</strong>ni con la<br />
lunghezza del miglio uguale a quella del primo <strong>di</strong> latitu<strong>di</strong>ne, che varia al<br />
variare della latitu<strong>di</strong>ne; inoltre occorre possedere chiare nozioni sulla<br />
lossodromia quale traiettoria seguita dalla nave, sugli angoli <strong>di</strong> prora e<br />
<strong>di</strong> rotta e sui luoghi <strong>di</strong> posizione in <strong>navigazione</strong> costiera. Anche un<br />
neofita del mare non trova <strong>di</strong>fficoltà a rilevare dalla carta le coor<strong>di</strong>nate<br />
<strong>di</strong> un punto o, viceversa, fissare su <strong>di</strong> essa un punto <strong>di</strong> note coor<strong>di</strong>nate,<br />
tracciare per un punto una rotta vera o misurare l' angolo <strong>di</strong> una rotta<br />
segnata sulla carta.<br />
Volendo misurare la <strong>di</strong>stanza tra i punti A e B della carta (il segmento<br />
AB rappresenta l'arco lossodromico passante per essi), si apre il<br />
compasso in modo che le due punte cadano una in A e l' altra in B, lo si<br />
porta poi, così aperto sulla scala delle latitu<strong>di</strong>ni in modo che la cerniera<br />
venga a capitare approssimativamente sul parallelo me<strong>di</strong>o della zona in<br />
cui sono compresi i due punti: il numero <strong>di</strong> primi compresi tra le due<br />
punte rappresenta la <strong>di</strong>stanza desiderata, tanto più precisa quanto più<br />
grande risulta la scala della carta (<strong>carte</strong> particolari: rappresentazioni <strong>di</strong><br />
piccole regioni, con lunghezza pressappoco uguale dei primi <strong>di</strong><br />
latitu<strong>di</strong>ne alle loro varie latitu<strong>di</strong>ni). Se i due punti A e B sono situati<br />
sullo stesso meri<strong>di</strong>ano, la <strong>di</strong>stanza risulta uguale al numero <strong>di</strong> primi <strong>di</strong><br />
latitu<strong>di</strong>ne compresi tra i loro paralleli; se, invece, sono situati sullo<br />
stesso parallelo, l’apertura del compasso va posta sempre sulla scala<br />
delle latitu<strong>di</strong>ni con la cerniera in corrispondenza del loro parallelo.<br />
Nel caso <strong>di</strong> <strong>carte</strong> generali rappresentanti estese regioni della<br />
superficie terrestre, la congiungente i due punti è frazionata in vari<br />
tratti, operando per ognuno nel modo innanzi in<strong>di</strong>cato: la somma delle<br />
<strong>di</strong>stanze parziali dà la <strong>di</strong>stanza lossodromica tra i due punti, tanto più<br />
precisa quanto più grande risulta il frazionamento, non necessario se i<br />
punti sono situati sullo stesso meri<strong>di</strong>ano.