Seduzione - Credit Suisse eMagazine

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Una ricerca svolta nel 2001 dall’Istituto
tedesco di fisiologia dell’abbigliamento
di Hohenstein ha
evidenziato che appena la metà
delle donne è soddisfatta della
vestibilità dell’abbigliamento intimo
femminile e che oltre il 52
per cento ha difficoltà a trovare
vestiti adatti alla propria taglia.
Peraltro sono in buona compagnia:
Marlene Dietrich comprava
ogni marca e ogni modello di
reggiseno disponibile. «Appena
credeva di aver trovato quello
giusto, ne ordinava parecchie
dozzine, che andavano immancabilmente
a finire in qualche
vecchia scatola quando si rendeva
conto che non la soddisfacevano»,
ricorda Maria Riva, figlia
dell’attrice.
In Svizzera, l’intimo realizza
ogni anno un fatturato di circa un miliardo di franchi; si vendono
capi di biancheria intima maschile e per bambini per un valore di all’incirca
350 milioni, cifra che ascende a 650 milioni per l’intimo femminile.
I reggiseni costituiscono quasi la quarta parte del mercato.
Ci si può legittimamente chiedere perché ricerca e sviluppo siano
ey assume la seducente posa della «Maja vestita»
d erotismo. 3 Lo striptease della callgirl Mara (Sophia
rcello Mastroianni) dal cammino della virtù e lo vota
tanto restii a puntare all’indossabilità. In tema di abbigliamento intimo,
infatti, l’attività in ambito ricerca e innovazione è molto intensa.
Ogni anno vengono messi a punto nuovi filati, sempre più leggeri e
confortevoli. A metà dello scorso anno, il marchio elvetico Hanro ha
lanciato una nuova linea di lingerie in fibra di cellulosa «SeaCell»,
estratta da alghe marine, contenente sali minerali e che vanterebbe
proprietà curative della pelle. Il sito Web di Triumph, leader nel comparto
dei reggiseni, pubblicizza il «Weftloc» e la formula «Autosoft».
Il profano si crederebbe dal meccanico, senonché viene immediatamente
illuminato riguardo a questo «tessuto moderno e di gran pregio
per la corsetteria» e a quella «più avanzata tecnologia di applicazione
di raffinatissima microfibra elastica».
La concorrenza nel commercio dell’intimo è grande. Chi non
vuole soccombere deve catturare quanto fa tendenza, anche in tema
di nomi delle collezioni. I capi si chiamano suggestivamente «Basic
Lola», «Laser Curves» o «Short Messages». Suggestiva è anche la
pubblicità, che accosta innocenza e purezza di linee a sfrontatezza
e sex appeal. La seduzione, un automatismo. ❙
Afrodisiaco 3
Il miele
Il miele è un alimento importantissimo in
pressoché tutte le culture del mondo. Gli antichi
Germani lo utilizzavano per produrre il
met, bevanda ottenuta dalla sua fermentazione,
mentre nell’America del Nord e del Sud è parte
integrante dell’alimentazione dei lattanti.
Il miele può essere mischiato con ogni sorta di
erba aromatica e di condimento e trova impiego
anche nella preparazione di filtri magici ed
elisir d’amore. In molte parti dell’Asia è ancora
radicata la credenza secondo cui il miele
accrescerebbe la fecondità della donna e
riaccenderebbe il piacere dell’uomo.
Afrodisiaco 4
L’aglio
Temuto dai vampiri, l’aglio possiede proprietà
apprezzatissime dal resto degli esseri viventi.
Nell’antico Egitto veniva somministrato ai
costruttori di piramidi quale ricostituente, in Cina
è considerato una panacea da oltre 5000 anni e
in Occidente viene raccomandato per i benefici
che apporta al cuore e alla circolazione: gustato
regolarmente, l’aglio abbassa la pressione
arteriosa e migliora la vascolarizzazione delle
coronarie. Unica controindicazione: gli effetti
sull’alito! Paradossalmente, nell’antica Grecia,
chiunque avesse consumato dell’aglio era bandito
dal tempio di Afrodite, la dea dell’amore, a cui
gli afrodisiaci devono il nome. È possibile rendere
meno penetrante il fatidico odore levando il
germoglio dal centro dello spicchio. In ogni caso,
l’ideale è che entrambi i partner ne assaporino
l’aroma insieme.
Credit Suisse Bulletin 3-03 13