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Seduzione - Credit Suisse eMagazine

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PET nonché barattoli di latta e lattine di alluminio<br />

le quote di restituzione sono aumentate<br />

notevolmente e oggi si situano spesso al<br />

di sopra dell’80 per cento (si veda la tabella).<br />

Sul piano internazionale la Svizzera occupa<br />

una posizione di vertice. Quali sono le<br />

ragioni di questo successo? Un importante<br />

contributo è senz’altro fornito dalle campagne<br />

informative ad ampio raggio. Ma un ruolo<br />

centrale è assunto anche dagli incentivi<br />

economici: da un lato il ricorso alla raccolta<br />

differenziata non è collegato a costi diretti e,<br />

grazie a un’infrastruttura capillare, richiede<br />

un onere di tempo esiguo; dall’altro i rifiuti<br />

domestici, con l’introduzione delle tasse sui<br />

rifiuti, hanno un prezzo fissato dallo Stato.<br />

Chi non getta i materiali recuperabili nel bidone<br />

delle immondizie ha la possibilità di risparmiare.<br />

Questo vale in particolare per i<br />

prodotti di un certo volume. In senso inverso<br />

è spiegabile la quota di restituzione relativamente<br />

modesta delle batterie scariche: nonostante<br />

la loro nocività, essendo piccole finiscono<br />

facilmente nel sacco dei rifiuti.<br />

Le raccolte differenziate sono generalmente<br />

finanziate tramite le tasse di smaltimento<br />

anticipate (TSA). L’addebito diretto,<br />

infatti, avrebbe ripercussioni troppo negative<br />

sulle quote di restituzione. In parte si tratta<br />

di soluzioni ancorate nella legge, in parte di<br />

interventi facoltativi. Già da molto tempo la<br />

TSA è contenuta nel prezzo d’acquisto per<br />

lattine di alluminio, bottiglie in PET, pneumatici<br />

per vetture, autoveicoli, latta bianca,<br />

batterie e vari apparecchi elettrici. Nel 2002<br />

una tassa simile è stata introdotta per le bottiglie<br />

di vetro, mentre quest’anno ne è prevista<br />

l’introduzione per gli apparecchi domestici.<br />

È inoltre oggetto di discussione una<br />

52 <strong>Credit</strong> <strong>Suisse</strong> Bulletin 3-03<br />

TSA per la carta usata, la cui raccolta pesa<br />

attualmente sulle casse dei comuni. Inoltre,<br />

il finanziamento tramite gli introiti fiscali è in<br />

conflitto con il principio di causalità.<br />

Il riciclaggio ha i suoi limiti<br />

Il riciclaggio risolve il nodo dei rifiuti? Non<br />

completamente. Il recupero dei materiali non<br />

è infatti sempre opportuno: l’impatto che ne<br />

deriva per l’ambiente deve essere inferiore<br />

rispetto a quello provocato dallo smaltimento<br />

e dalla nuova fabbricazione del prodotto.<br />

Un ulteriore aspetto è la sostenibilità economica:<br />

accanto ai costi per la raccolta, la<br />

pulizia e la separazione occorre valutare se<br />

esiste un mercato di sbocco per i riciclati, che<br />

spesso devono affrontare la concorrenza di<br />

materie prime primarie a basso costo e che<br />

rispetto a quest’ultime presentano quasi<br />

sempre una qualità inferiore. Per assicurare<br />

le basi vitali naturali delle generazioni future<br />

non possiamo fare a meno di affrontare il<br />

problema alla radice: più importante di smaltire<br />

i rifiuti è fare in modo che non vengano<br />

generati. In un paese industrializzato come la<br />

Svizzera, l’elevato livello di benessere e produzione<br />

fa nascere montagne di scarti. D’altro<br />

canto ci sono i mezzi per investire in metodi<br />

di smaltimento innovativi, nel riciclaggio<br />

e soprattutto nello sviluppo di prodotti e procedure<br />

che limitano la generazione di rifiuti.<br />

Affinché ciò avvenga con maggiore incisività<br />

occorre migliorare le condizioni generali sul<br />

piano legislativo: chi rispetta l’ambiente non<br />

deve essere premiato solo con una coscienza<br />

tranquilla, bensì anche a livello finanziario.<br />

Leonie Risch<br />

Telefono 01 333 56 61, leonie.risch@credit-suisse.com<br />

Un popolo di diligenti raccoglitori<br />

In Svizzera, nel 2001 per ogni abitante sono stati recuperati con la raccolta differenziata<br />

303 kg di materiali usati. Le quote di riciclaggio sono notevolmente aumentate. Rimane problematico<br />

lo smaltimento delle batterie nei rifiuti domestici.<br />

Quote di riciclaggio 1990* 2001 1990–2001<br />

Carta usata 49% 69% +20%<br />

Vetro 65% 92% +27%<br />

Bottiglie in PET 13% 82% +69%<br />

Lattine di alluminio 40% 91% +51%<br />

Barattoli di latta 19% 70% +51%<br />

Batterie 58% 67% +9%<br />

Rifiuti urbani pro capite senza riciclaggio (kg)<br />

*PET: valori del 1991. Batterie: valori del 1993. Fonte: UFAFP<br />

431 352 –18%<br />

«I collaboratori<br />

hanno un ruolo<br />

centrale»<br />

Patrik Burri, Management ambientale<br />

del <strong>Credit</strong> <strong>Suisse</strong> Group<br />

Quali sono le principali categorie<br />

di rifiuti per un grande istituto finanziario<br />

come il CSG?<br />

In primo luogo la carta (3400<br />

tonnellate), seguita da spazzatura<br />

e merce ingombrante con<br />

2330 tonnellate. Altre importanti<br />

categorie sono il cartone,<br />

«altri materiali commercializzabili»<br />

(metallo, vetro, PET, ecc.)<br />

nonché rifiuti speciali e rottami<br />

informatici. Nel 2002 sono<br />

state generate 6700 tonnellate<br />

di rifiuti e materiali commercializzabili,<br />

cifra equivalente a<br />

290 kg per collaboratore.<br />

Cosa fa il CSG per garantire<br />

che i rifiuti vengano smaltiti nel<br />

rispetto dell’ambiente?<br />

La gestione dei rifiuti è parte<br />

integrante del nostro management<br />

ambientale, che è certificato<br />

secondo la norma ISO<br />

14001. A livello operativo, la<br />

MIB AG garantisce su nostro<br />

incarico che i rifiuti siano presi<br />

in consegna solo da ditte di<br />

smaltimento provviste dell’apposita<br />

licenza. Ciò comprende<br />

il rispetto esplicito delle leggi<br />

e norme ambientali rilevanti.<br />

Qual è il contributo fornito dai<br />

dipendenti?<br />

I collaboratori hanno un ruolo<br />

centrale. Senza la separazione<br />

sistematica e corretta dei rifiuti<br />

sul posto di lavoro non è possibile<br />

ottenere risultati convincenti.<br />

3 Rapporto sulla sostenibilità 2002<br />

del <strong>Credit</strong> <strong>Suisse</strong> Group al sito:<br />

www.credit-suisse.com/sustainability<br />

Foto: Rainer Wolfsberger (p. 52), Martin Barraud/Stone (p. 53)

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