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Seduzione - Credit Suisse eMagazine

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dalla circolazione. Farinet evade, ma il proprietario di casinò Fama<br />

finanzia una caccia all’uomo che si protrae per anni. Arresto, evasione,<br />

perseguimento, beffardi articoli di giornale a difesa di Farinet. Una<br />

taglia, colpi di arma da fuoco, infine un corpo senza vita rinvenuto sul<br />

fondo di una profonda gola – era il 17 aprile 1880. Omicidio? Suicidio?<br />

Incidente? Fama muore nel 1882; il casinò aveva chiuso i battenti<br />

già nel 1877. Vendetta di Farinet o, perlomeno, giusto castigo.<br />

Joseph-Samuel Farinet,<br />

contrabbandiere e<br />

falsario attivo in Vallese,<br />

leggendario Robin Hood<br />

delle Alpi. In realtà, altri<br />

commisero più danni<br />

di lui. (Immagine: Jean-<br />

Louis Barrault nel film<br />

«Farinet ou L’Or dans la<br />

montagne»)<br />

Farinet invece entra nella leggenda: nobile<br />

falsario, Robin Hood delle Alpi, immancabilmente<br />

ammirato dalle donne, come conviene<br />

a un falsario. Lo scrittore Ramuz lo<br />

promuove a eroe popolare nel 1932 con il romanzo<br />

«Farinet il falsario», intriso di simpatia<br />

per il personaggio. Sei anni dopo, il film di<br />

Max Haufler ne sancisce definitivamente il<br />

mito. Non manca il fan club, «Amis de Farinet»,<br />

con tanto di sito Web (www.farinet.net)<br />

che mette in palio un cospicuo Prix Farinet<br />

per ricompensare opere di riconosciuto valore<br />

sociale o culturale. Siamo in presenza di<br />

un vero e proprio Guglielmo Tell vallesano,<br />

soggetto di innumerevoli reportage, oltre a<br />

questo. Irresistibile forza di seduzione della<br />

fama, del denaro. ❙<br />

Attenti ai falsi euro<br />

Le denunce di contraffazioni di euro sono in aumento. Lo confer-<br />

ma Robert Weibel, del servizio di sicurezza del <strong>Credit</strong> <strong>Suisse</strong>: «Non<br />

ci ha colto di sorpresa, a differenza di altri, lo scarso volume di contraffazioni<br />

rilevato in concomitanza con l’introduzione dell’euro.<br />

Nel frattempo però i falsari hanno acquisito dimestichezza con<br />

le banconote e gli elementi di sicurezza». Data l’ottima formazione<br />

del personale agli sportelli, il denaro falso non costituisce<br />

un’eccessiva preoccupazione per il <strong>Credit</strong> <strong>Suisse</strong>, che subisce una<br />

perdita annua dell’ordine di 10 000 franchi. Lo stesso non si può<br />

dire del cliente. Dei circa due milioni di falsi che la banca sequestra<br />

ogni anno senza compensazione e che è tenuta a centralizzare<br />

a Berna, la quota preponderante è costituita da divise straniere.<br />

Ma al privato duole anche una piccola somma, come i falsi euro<br />

portati a casa dalle vacanze. Come tutelarsi? Weibel consiglia di<br />

evitare di pagare in contanti, cambiare divise presso le banche e<br />

dar prova di particolare prudenza con i tagli dai 50 euro in su. Troverete<br />

nell’emagazine, al sito www.credit-suisse.com/bulletin,<br />

suggerimenti pratici per riconoscere le banconote false, come<br />

quello di inclinarle per verificare la presenza di elementi di sicurezza.<br />

(schi)<br />

Afrodisiaco 7<br />

Il sedano<br />

Il sedano non può mancare, come il prezzemolo,<br />

in nessuna cucina moderna. Ma non è sempre<br />

stato così. Per i Greci e i Romani il sedano era sia<br />

la pianta della morte sia un afrodisiaco. Secondo<br />

il poeta greco Omero, il sedano cresceva<br />

sui prati della seducente ninfa Calipso, che usava<br />

trasformare in maiali i visitatori pazzi d’amore<br />

che si avventuravano sulla sua isola. Nel<br />

Medioevo medici e guaritori consigliavano ai mariti<br />

stanchi un impacco di sedano schiacciato<br />

nel miele. Oggi si otterrebbe probabilmente lo<br />

stesso risultato con un’insalata o una<br />

minestrina di sedano.<br />

Afrodisiaco 8<br />

La vaniglia<br />

Un altro aroma di cucina adorato dagli Aztechi.<br />

Per molto tempo il Messico è stato l’unico<br />

fornitore di vaniglia, finché un governatore della<br />

Francia non riuscì a coltivare la pianta fuori<br />

dai confini messicani, sull’Isola di Bourbon (oggi<br />

La Réunion). Il frutto nero della vaniglia di<br />

Bourbon è attualmente il più apprezzato al mondo.<br />

La vaniglia sviluppa tutto il suo aroma se abbinata<br />

a piatti dolci. Trovatosi a tu per tu con una<br />

cioccolata calda arricchita con un pizzico di<br />

vaniglia, un padre gesuita del 17° secolo mise su<br />

carta la sensazione che lo avvolse al primo sorso:<br />

«Le mie labbra si avvicinano avide alla tazza<br />

schiumosa per sfiorare e risucchiare<br />

la bevanda degli dei. Che sapore meraviglioso!<br />

Un nuovo risveglio! Un fiore profumato!»<br />

<strong>Credit</strong> <strong>Suisse</strong> Bulletin 3-03 25

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