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magazine SAPER VIVERE LA CITTÀ - Chiaiamagazine.it

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Lo sapevate che...<br />

di Massimo Gallotta<br />

<strong>LA</strong> FUNIVIA<br />

FANTASMA<br />

In via Manzoni c’è la stazione di una funivia,<br />

abbandonata e dismessa da quasi mezzo secolo.<br />

L’impianto collegava la collina di Posillipo<br />

con il sottostante quartiere di<br />

Fuorigrotta: il terminal a valle si trovava ai<br />

confini della Mostra d’Oltremare, proprietaria<br />

tuttora della struttura. La funivia fu realizzata<br />

nel 1940 su progetto dell’arch<strong>it</strong>etto<br />

Giulio De Luca ed era lunga 1629 metri. Poi<br />

il progressivo declino fino alla chiusura nel<br />

1961 per motivi di sicurezza, data l’urbanizzazione<br />

prodotta dal boom edilizio sul versante<br />

collinare. Da tempo l’ente fieristico ha<br />

messo in vend<strong>it</strong>a le due stazioni, a quanto<br />

pare senza risultato, e attualmente la stazione<br />

a monte è stata trasformata in bar panoramico.<br />

Nella vicenda, intanto, si è inser<strong>it</strong>a<br />

dal 2006 la Prima Municipal<strong>it</strong>à che incalza,<br />

ma invano, il Comune perché acquisti le<br />

strutture in prospettiva di un rilancio del vecchio<br />

impianto a fune. Ma tra Palazzo San<br />

Giacomo e la Mostra una trattativa non è mai<br />

nemmeno iniziata. Peccato perché collegare<br />

Bagnoli a Posillipo potrebbe essere una indovinata<br />

mossa turistica e risolverebbe al<br />

contempo i problemi di traffico che coinvolgono<br />

Coroglio. Dunque: l’ennesima occasione<br />

sprecata per la rimonta di una parte importante<br />

della c<strong>it</strong>tà.<br />

SOS<br />

CITY<br />

2 CHIAIA<strong>magazine</strong> 6-7 / giugno luglio 2010<br />

Hai qualcosa da segnalarci? Scrivi a: info@chiaia<strong>magazine</strong>.<strong>it</strong><br />

anno V n.6/7<br />

giugno luglio 2010<br />

DIRETTORE RESPONSABILE<br />

Massimiliano De Francesco<br />

RESPONSABILE <strong>SAPER</strong> <strong>VIVERE</strong><br />

Laura Cocozza<br />

PROGETTO E REALIZZAZIONE GRAFICA<br />

Ferdinando Polverino De Laureto<br />

REDAZIONE<br />

Iupp<strong>it</strong>er Group<br />

Via dei Mille, 59 - 80121 Napoli<br />

Tel. 081 19361500<br />

Fax 081 2140666<br />

info@chiaia<strong>magazine</strong>.<strong>it</strong><br />

SOCIETÀ EDITRICE<br />

Iupp<strong>it</strong>er Group<br />

Via dei Mille, 59 - 80121 Napoli<br />

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÀ<br />

Alabama srl<br />

Tel. 081 19573381 - 331 1887959<br />

STAMPA<br />

Tuccillo Arti grafiche srl<br />

Contrada Regina Trav. via Donadio<br />

80024 Card<strong>it</strong>o (NA)<br />

Reg. Tribunale di Napoli<br />

n. 93 del 27 dicembre 2005<br />

Iscrizione al Roc n° 18263<br />

Lancia il tuo Sos, indica<br />

disservizi e problemi del tuo<br />

quartiere e proponi<br />

soluzioni per rendere più<br />

vivibile la c<strong>it</strong>tà.<br />

Contiamo su di te.<br />

Le lettere, firmate con nome<br />

e cognome, vanno inviate a<br />

Chiaia Magazine<br />

Via dei Mille, 59<br />

80121 Napoli<br />

oppure alla e-mail<br />

info@chiaia<strong>magazine</strong>.<strong>it</strong><br />

Posta in arrivo<br />

Gentile direttore,<br />

via Cavallerizza è diventata terra di nessuno. Le<br />

scorribande notturne di centauri impazz<strong>it</strong>i sono<br />

ormai diventate un’assurda consuetudine e ciò<br />

che più mi preoccupa, è il silenzio delle<br />

ist<strong>it</strong>uzioni. E’ sempre più difficile essere c<strong>it</strong>tadini<br />

in questa c<strong>it</strong>tà perché non esiste protezione né<br />

percezione di sicurezza. Tempo fa sentivo che si<br />

parlava di sistemi di videosorveglianza per<br />

mon<strong>it</strong>orare e controllare le vie del quartiere:<br />

immagino che tutto sia rimasto in qualche<br />

cassetto o si sia perso nei “palazzi” perché ci<br />

sono altre prior<strong>it</strong>à. Segnalo, inoltre, che le gang<br />

della notte, oltre a utilizzare la via come circu<strong>it</strong>o,<br />

si divertono a rompere bottiglie e dare calci alle<br />

saracinesche. Senza contare gli scippi che,<br />

soprattutto in questo periodo, aumentano a<br />

dismisura. Non se ne può più. Sono sempre più<br />

tentata a lasciare tutto e trasferirmi altrove.<br />

Lucia Canale, Napoli<br />

Via Cavallerizza,<br />

promesse e gang<br />

Chiaia Magazine e 10<br />

tornano a settembre<br />

A tutti i lettori la redazione<br />

augura BUONE VACANZE<br />

Gentile direttore,<br />

Salvatore Di Giacomo visse buona parte della<br />

sua v<strong>it</strong>a nel quartiere Chiaia, pertanto sembra<br />

strano che il mensile “Chiaia Magazine”, che<br />

si occupa dei vari problemi e degli episodi<br />

storici di questa elegante zona di Napoli, non<br />

abbia ricordato il 150esimo anniversario della<br />

nasc<strong>it</strong>a del grande scr<strong>it</strong>tore e poeta<br />

napoletano ricorso il 12 marzo 2010. A tal<br />

propos<strong>it</strong>o invio un mio articolo dedicato alla<br />

ricorrenza digiacomiana con la speranza che<br />

possa essere pubblicato.<br />

Renato Scalfaro, Giugliano<br />

Ringraziamo il signor Scalfaro per<br />

la segnalazione anche se del poeta<br />

che visse e morì a Chiaia<br />

(precisamente nel palazzo di via<br />

San Pasquale 35, su cui c’è in<br />

bella vista una lapide<br />

commemorativa) ce ne siamo<br />

occupati più di una volta nella<br />

rubrica “Sguardi Lontani” curata<br />

da Francesco Iodice. Comunque, il<br />

documentato contributo del nostro<br />

lettore sulla v<strong>it</strong>a e le opere di<br />

Salvatore Di Giacomo lo<br />

pubblicheremo a breve sul s<strong>it</strong>o<br />

www.chiaia<strong>magazine</strong>.<strong>it</strong><br />

Di Giacomo,<br />

il poeta di Chiaia<br />

La Iervolino è agli sgoccioli.<br />

Caldoro è agli<br />

inizi. Ovvero: il vecchio<br />

è duro a morire, il<br />

piazza<br />

deimartiri<br />

di Nino De Nicola<br />

CORPORATIVISMO<br />

LETALE<br />

nuovo in ginocchio e<br />

trionfo del corporativismo<br />

con la tolleranza di pubblici<br />

amministratori, quelli<br />

nuovo è appena arrivato.<br />

del Comune, storicamente<br />

E così la c<strong>it</strong>tà, che non<br />

educati dalla propria cul-<br />

chiede la luna ma solo<br />

tura alla solidarietà nei<br />

normal<strong>it</strong>à, resta crocifissa<br />

confronti dei sindacati. I<br />

ai peccati mortali di sem-<br />

dir<strong>it</strong>ti dei lavoratori non si<br />

pre: centro storico in<br />

discutono. Ma una capi-<br />

pezzi, monnezza a tutto<br />

tale in ostaggio è davvero<br />

gas, commercio che non<br />

troppo. Lo diciamo da<br />

campa e non crepa, cri-<br />

commercianti che puntano<br />

mine organizzato e di<br />

sui Centri Commerciali<br />

strada, sprechi, degrado.<br />

Naturali (progetto che<br />

Storie vecchie. Su una,<br />

prevede il sostegno al-<br />

però, vale la pena rifletl’economia<br />

al dettaglio dei<br />

tere. Dopo l’apocalisse ri-<br />

centri storici), lo diciamo<br />

fiuti di due anni fa, è tornato il terrore. Ma la come asse portante dell’economia c<strong>it</strong>tadina,<br />

ragione, stavolta, si è rivelata proprio terra malgrado le umiliazioni sub<strong>it</strong>e. Lo diciamo<br />

terra: una vertenza sindacale, un braccio di convinti che anche in democrazia serve una<br />

ferro tra Asìa e lavoratori. Risultato: c<strong>it</strong>tà di mano responsabile e dura.

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