magazine SAPER VIVERE LA CITTÀ - Chiaiamagazine.it
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29<br />
PINKO, UN “BEAUTY DAY” ALL’INSEGNA DELLO STILE<br />
CHIAIA<strong>magazine</strong> 6-7 / giugno luglio 2010<br />
na giornata targata Pinko. “A beauty day - Nail Style” è stata l’occasione per le appassionate della griffe di<br />
essere protagoniste di una vera e propria “remise en forme” in vista dell’estate. Il 21 maggio, infatti, la<br />
boutique Pinko di via dei Mille 1/7 ha osp<strong>it</strong>ato un evento aperto a tutte le ragazze disposte a giocare con la<br />
propria immagine e gli ab<strong>it</strong>i della nuova collezione Pinko. Dal trucco alle unghie, dai vest<strong>it</strong>i agli accessori, gli<br />
esperti look makers ingaggiati per l’occasione da Pinko hanno consigliato lo stile più adatto a tutte le ragazze,<br />
aiutandole a scegliere gli outf<strong>it</strong> più adeguati in base al loro aspetto fisico e alla loro personal<strong>it</strong>à. Chi è accorso<br />
all’evento hanno potuto apprezzare le ultime nov<strong>it</strong>à della collezione Primavera/Estate Pinko 2010. Osare, questa<br />
la parola che meglio esprime la filosofia e lo stile Pinko, anche attraverso un evento che ha aiutato le ragazze a<br />
valorizzarsi e le ha spinte a mettersi in mostra, sperimentando con la moda e la propria immagine. Un input<br />
ripreso anche da Gina, la nail artist professionista che ha convinto anche le più timide a provare smalti dai colori<br />
vivi e appariscenti. “Rispetto alla nail art le donne napoletane preferiscono restare sul tradizionale - spiega -<br />
unghie bianco latte, toni pastello o french manicure sono quelle che vanno per la maggiore qui, nonostante le<br />
tendenze moda per l’estate seguano una direzione ben diversa”. Allora quali i colori must di quest’estate?<br />
“Sicuramente i colori accesi - prosegue Gina - e tanto rosa, fuxia, corallo, rosso brillante, persino giallo fluo. Addio<br />
Amarcord<br />
di Rosario Scavetta<br />
<strong>LA</strong> MALEDIZIONE<br />
DEL<strong>LA</strong> GAIO<strong>LA</strong><br />
ai colori scuri come il blu elettrico, ormai passato di moda”. E per sfoggiare sempre unghie sane e alla moda c’è la<br />
nov<strong>it</strong>à dello smalto semi-permanente, uno smalto speciale che non ispessisce l’unghia e non la indebolisce come i<br />
trattamenti in gel, ma garantisce una durata di due settimane.<br />
1 Da Sx Francesca Pignalosa, Alessandra Puca, Martina D'Amodio, Fiorenza Mauro, Carlotta Migliarotti<br />
2 La nail artist Gina con Ludovica Cosentino<br />
3 Ludovica Cosentino e Maria Flavia Augenti<br />
4 Da Sx Maria Mazza, Roberta Defez, Ilaria Bianchin<br />
el corso del tempo, in particolare<br />
negli anni ’20 del Novecento, Nl’isola<br />
della Gaiola, cominciò ad<br />
acquisire una notorietà sinistra e i napoletani<br />
che credono al malocchio, immediatamente<br />
le attribuirono la fama di<br />
“portatrice di jella”. Un episodio tragico<br />
1 2<br />
avvenuto ai proprietari della villa di quegli<br />
anni, il medico Hans Braun e il profumiere<br />
Otto Gruback, mer<strong>it</strong>a di essere<br />
ricordato: l’isola era all’epoca collegata<br />
alla terraferma da una piccola teleferica.<br />
Una sera di maltempo Braun rientrò a<br />
casa servendosi della teleferica ma una<br />
sua connazionale che viveva con lui, bellissima<br />
e sui trent’anni, fu strappata dal<br />
seggiolino, forse da un’onda più alta, e<br />
scomparve in mare. Il suo corpo fu ripescato<br />
a Santa Lucia qualche giorno<br />
3 4<br />
dopo. Braun, che aveva assist<strong>it</strong>o impotente<br />
alla tragica fine della compagna, si<br />
sparò con un colpo di rivoltella alla tempia.<br />
Un suicidio misterioso, dato che il<br />
corpo con la pistola nella mano fu trovato<br />
avvolto in un tappeto. La vicenda<br />
ispirò un dramma teatrale a Cesare Giulio<br />
Viola, il quale lo ambientò nell’isola<br />
dei Galli per non far riconoscere i personaggi.<br />
Anche l’altro proprietario, Otto<br />
Gruback, morì suicida in Germania.<br />
Sant’Agnello, nello splendido scenario<br />
Aofferto dalla costiera Sorrentina, sulle<br />
terrazze del Grand Hotel Cocumella, è nato<br />
COKU, SAPORI D’ORIENTE<br />
A SORRENTO<br />
polpo agli agrumi della costiera, gli scampi<br />
wasabi con limone, il merluzzo nero marinato<br />
con alghe conbu, il maialino allo zenzero con<br />
Coku, il primo “robata” restaurant in Italia. La “robata” è una particolare tecnica soya e purè di mele, il filetto di beef-terri-yaki, la tempura di pesce azzurro, il<br />
di cucina tipica del Giappone del Nord che utilizza una piastra a fiamma aperta, tutto accompagnato da ortaggi di stagione. Il restyling del locale è stato affidato<br />
ideale per la cottura lenta degli alimenti. Il principio ispiratore di Coku è al giovane designer Iacopo Taddeo che ha combinato, in perfetta armonia,<br />
l’incontro di due culture, a partire dai due Chef, Misao Ozone e Carlo Matarese elementi di arch<strong>it</strong>ettura med<strong>it</strong>erranea con l’eleganza di dettagli orientali.<br />
che per i loro piatti si servono di materie prime di provenienza esclusivamente Dall’aper<strong>it</strong>ivo al tramonto per il cocktail, ad una suggestiva cena ammirando un<br />
locale. Gli ortaggi campani, il pescato del golfo, gli inconfondibili profumi del panorama mozzafiato, o per un fine serata, Coku si propone come un nuovo<br />
terr<strong>it</strong>orio sono reinventati grazie a tecniche e ricette orientali che ne esaltano le punto di riferimento per la Costiera Sorrentina, un ponte da scoprire tra<br />
preziose e uniche qual<strong>it</strong>à. Il cliente può gustare così special<strong>it</strong>à uniche quali il Med<strong>it</strong>erraneo e Giappone.