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La firma digitale è sempre più in auge Investimenti È giunto il ...

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Foto: Eva-Maria Züllig<br />

In tempi recenti, tuttavia, si sono levate<br />

voci di dissenso nei confronti dell’attuale<br />

sistema commerciale mondiale e della globalizzazione.<br />

L’OMC diventa <strong>sempre</strong> <strong>più</strong> <strong>il</strong><br />

capro espiatorio di tutti i problemi connessi<br />

all’<strong>in</strong>ternazionalizzazione dell’economia, e<br />

questo sebbene sia proprio l’OMC a fissare<br />

efficaci condizioni quadro per <strong>il</strong> commercio<br />

mondiale. In quest’ottica <strong>è</strong> un paradosso<br />

che le critiche <strong>più</strong> aspre all’Organizzazione<br />

provengano da quelle cerchie che si oppongono<br />

a un processo di globalizzazione<br />

sprovvisto di regole.<br />

Nuovi temi all’orizzonte<br />

L’Organizzazione mondiale del commercio<br />

dovrà confrontarsi anche <strong>in</strong> avvenire con<br />

l’ulteriore allentamento dei v<strong>in</strong>coli imposti<br />

agli scambi. <strong>La</strong> Svizzera <strong>è</strong> <strong>in</strong>teressata <strong>in</strong><br />

primis ai dossier agricoltura e servizi, considerati<br />

l’importanza del decentramento<br />

degli <strong>in</strong>sediamenti e della produzione di alimenti<br />

rispettosa dell’ambiente, da un lato,<br />

e l’auspicata maggiore apertura dei mercati<br />

dei servizi f<strong>in</strong>anziari, dall’altro.<br />

Le economie nazionali avanzate come<br />

l’Unione europea (UE), gli Stati Uniti<br />

d’America o <strong>il</strong> Giappone solleciteranno<br />

l’OMC a <strong>in</strong>serire nuovi temi nella propria<br />

agenda. Proponiamo di seguito alcuni<br />

aspetti importanti.<br />

■ Nel campo degli <strong>in</strong>vestimenti diretti, che<br />

assumono <strong>sempre</strong> maggiore valenza, l’ord<strong>in</strong>amento<br />

commerciale globale rischia di<br />

perdere l’aggancio allo sv<strong>il</strong>uppo dell’economia<br />

mondiale. Da <strong>più</strong> parti viene pertanto<br />

<strong>in</strong>vocato un quadro normativo mult<strong>il</strong>aterale<br />

a protezione degli <strong>in</strong>vestimenti diretti all’estero<br />

proprio nei paesi <strong>in</strong> via di sv<strong>il</strong>uppo,<br />

mediante pr<strong>in</strong>cipi come la non discrim<strong>in</strong>azione<br />

e procedure efficaci per risolvere i<br />

contenziosi.<br />

■ <strong>È</strong> ipotizzab<strong>il</strong>e che nel quadro dell’OMC<br />

si debba riflettere sul rapporto fra commercio<br />

e politica concorrenziale. Molte aziende<br />

<strong>in</strong>ternazionali detengono larghe fette di<br />

mercato <strong>in</strong> diversi paesi e subiscono la sorveglianza<br />

di varie autorità garanti della concorrenza.<br />

L’armonizzazione del diritto della<br />

concorrenza <strong>in</strong> seno all’OMC contribuirebbe<br />

a evitare controversie tra le autorità.<br />

■ Il rapporto fra commercio e sv<strong>il</strong>uppo ha<br />

<strong>sempre</strong> occupato l’agenda della diplomazia<br />

commerciale. F<strong>in</strong>ora molti paesi <strong>in</strong> via di sv<strong>il</strong>uppo<br />

non sono riusciti a ridurre <strong>il</strong> divario di<br />

benessere che li separa dalle economie <strong>più</strong><br />

avanzate. Nondimeno, considerato <strong>in</strong> particolare<br />

che l’80 per cento degli stati membri<br />

dell’OMC sono paesi <strong>in</strong> via di sv<strong>il</strong>uppo,<br />

questo tema f<strong>in</strong>irà <strong>sempre</strong> <strong>più</strong> spesso sul<br />

tavolo delle trattative.<br />

■ Il quadro normativo dell’Organizzazione<br />

mondiale del commercio contempla una serie<br />

di disposizioni che discipl<strong>in</strong>ano la relazione<br />

fra commercio e ambiente, almeno<br />

sotto <strong>il</strong> prof<strong>il</strong>o teorico. L’Unione europea<br />

vuole però che l’OMC dia maggiore r<strong>il</strong>ievo<br />

a questo aspetto.<br />

■ Numerosi negoziati <strong>in</strong>centrati sulla politica<br />

commerciale sono stati caratterizzati<br />

negli ultimi anni da controversie sui diritti dei<br />

lavoratori. Ampie fasce dell’op<strong>in</strong>ione pubblica<br />

dei paesi <strong>in</strong>dustrializzati, unitamente a<br />

numerose delle <strong>sempre</strong> <strong>più</strong> <strong>in</strong>fluenti organizzazioni<br />

non governative (ONG), criticano<br />

aspramente le condizioni di lavoro vigenti <strong>in</strong><br />

molti stati. I governi della maggior parte dei<br />

paesi <strong>in</strong> via di sv<strong>il</strong>uppo sono tuttavia del pa-<br />

ECONOMIA E FINANZA<br />

FINANCIAL<br />

SERVICES<br />

rere che la richiesta di meglio tutelare i diritti<br />

dei loro lavoratori sia una forma di protezionismo<br />

che m<strong>in</strong>accia <strong>il</strong> loro vantaggio<br />

competitivo sul piano <strong>in</strong>ternazionale derivante<br />

dal m<strong>in</strong>or costo del lavoro.<br />

Voci critiche dubitano che l’OMC costituisca<br />

un foro adeguato <strong>in</strong> cui sv<strong>il</strong>uppare gli<br />

argomenti s<strong>in</strong> qui menzionati. In particolare<br />

mettono <strong>in</strong> guardia dal pericolo che l’attuale<br />

meccanismo, f<strong>in</strong>ora abbastanza efficace,<br />

diventi troppo oberato per potersi occupare<br />

dell’appianamento dei conflitti, un’attività<br />

che per vari osservatori costituisce la pr<strong>in</strong>cipale<br />

conquista dell’Organizzazione mondiale<br />

del commercio.<br />

Il successo dell’OMC nell’affrontare le<br />

sfide future dipenderà <strong>in</strong> ultima analisi dalla<br />

volontà politica di tutti gli attori co<strong>in</strong>volti<br />

di superare i conflitti d’<strong>in</strong>teresse. Per questo<br />

motivo non <strong>è</strong> ancora dato di sapere se,<br />

come auspicato da numerosi governi, <strong>in</strong> occasione<br />

della prossima Conferenza m<strong>in</strong>isteriale<br />

di Doha verrà <strong>in</strong>detto un nuovo<br />

round sul commercio mondiale. I colloqui<br />

prelim<strong>in</strong>ari hanno portato alla luce vari contrasti<br />

pr<strong>in</strong>cipalmente fra l’Unione europea e<br />

gli Stati Uniti, da un lato, e numerosi paesi<br />

<strong>La</strong> rapida crescita del commercio mondiale<br />

A livello mondiale, dal 1950 <strong>è</strong> aumentato soprattutto l’export di prodotti <strong>in</strong>dustriali.<br />

Fonte: OMC, International Trade Statistics 2000, US Census<br />

100 Indice logaritmico (1950 = 1)<br />

10<br />

1<br />

Esportazioni di prodotti <strong>in</strong>dustriali<br />

Fattore di crescita dal 1950<br />

36<br />

Esportazioni globali di merci 19<br />

Esportazioni di materie prime 8<br />

Produzione mondiale 6<br />

Esportazioni di prodotti agricoli 6<br />

Popolazione mondiale 2,3<br />

1950 1955 1960 1965 1970 1975 1980 1985 1990 1995 2000<br />

Credit Suisse Bullet<strong>in</strong> 5|01<br />

43

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