scarica la tesi - Liberanet
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scopo di garantire speranza, rifugio e concretezza ai cittadini danneggiati dalle<br />
mafie, attraverso <strong>la</strong> gestione e <strong>la</strong> fruizione dei beni di cui le organizzazioni<br />
criminali si erano appropriati in modo illecito. Si tratta di un percorso non<br />
privo di difficoltà. 38 Può risultare interessante un’analisi del dossier presentato<br />
nel febbraio 2011 da Libera, da Sud, Action diritti in movimento, CNCA<br />
Lazio, Gioventù Attiva e EQUORETE, intito<strong>la</strong>to “Riprendiamoci il maltolto –<br />
Dal<strong>la</strong> confisca all’effettivo riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie a<br />
Roma e provincia”. Si è potuto constatare che esistono locali formalmente<br />
assegnati e ancora vuoti, di altri occupati da sconosciuti, in molti casi, invece,<br />
l’utilizzo a fini sociali dei beni risulta solo sul<strong>la</strong> carta e non appartiene al<strong>la</strong><br />
realtà dei fatti. Nel Comune di Roma sono stati esaminati 117 beni confiscati<br />
su 135 totali, ossia l’86%. Ne risulta che l’8,5% dei beni sia vuoto ed<br />
inutilizzato o in stato di abbandono per un valore complessivo di circa<br />
4.726.00,00 euro, il 24,7% dei beni sia occupato da persone o attività<br />
differenti rispetto a quelle previste dagli accordi, per un valore complessivo di<br />
circa 19.799.00,00, il 7,6% del totale dei beni sia occupato da attività a fini di<br />
lucro anziché a fini sociali, come previsto dal<strong>la</strong> procedura del<strong>la</strong> destinazione.<br />
Infine per il 39,3% non è stato possibile trarre delle conclusioni effettive in<br />
quanto si tratta di appartamenti situati in zone o edifici molto ampi e<br />
dispersivi, segna<strong>la</strong>ti con il solo numero civico ma non con l’interno<br />
condominiale: il valore ammonta a circa 9.256.00,00 euro. Spesso gli enti<br />
gestori che si occupano dei patrimoni sottratti alle mafie, subiscono minacce,<br />
aggressioni, da aggiungere ai problemi di natura burocratica come i ritardi e <strong>la</strong><br />
mancata trasparenza nel<strong>la</strong> fase di assegnazione dei beni.<br />
Molte volte nell’assegnazione, <strong>la</strong> truffa per lo Stato ed i cittadini è inevitabile<br />
a causa dei numerosi prestanome delle cosche e dei vincoli ipotecari che<br />
spesso gravano sugli immobili sequestrati. Altra questione problematica è <strong>la</strong><br />
necessità di finanziamenti per ristrutturare i beni. 39 Il Lazio è <strong>la</strong> sesta regione<br />
per numero di beni confiscati presenti sul territorio. Come si può rilevare dai<br />
documenti dell’Agenzia Nazionale dei beni confiscati 40 , nel 2011 sono<br />
38 Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, Dossier, AA. VV., Riprendiamoci il<br />
maltolto. Dal<strong>la</strong> confisca all’effettivo riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie a Roma e<br />
Provincia, Febbraio 2011, Roma<br />
39<br />
Gambacurta A. ,Or<strong>la</strong>nducci E. , Percorsi politici e civili, Ed.Mediascape, 2011<br />
40<br />
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