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organizzato, sconfiggere la malavita. Libera è un ente di promozione sociale,
senza scopo di lucro, che si finanzia con le quote di adesione e con i contributi
di enti locali per la progettazione di percorsi nelle scuole e per i cittadini.
Oggi più che mai assume una reale consistenza la dizione Associazioni,
numeri e nomi contro le mafie, voluta per indicare come Libera sia il punto di
ritrovo di quanti vogliano battersi per la legalità e contro le mafie, con
l’obiettivo ambizioso di promuovere un’antimafia dei diritti e delle
opportunità. La caratteristica fondamentale del cartello di associazioni è data
dal fatto che nessuna di esse perde la propria specificità e il caratteristico
ambito d’azione, ma tutte sono disposte a unire le forze per la promozione nei
propri territori delle campagne nazionali che sostanziano tre grandi filoni:
l’educazione alla legalità democratica nelle scuole italiane, la promozione
della legge 109/96 per il riutilizzo sociale dei beni confiscati ai mafiosi e
l’attività di informazione, formazione e cultura sui temi della legalità, della
lotta alle mafie e alla corruzione nel nostro Paese. Tra le maggiori
associazioni ricordiamo Legambiente, Arci, Azione Cattolica, Magistratura
Democratica.
Fin da subito Libera sceglie la scuole per far crescere una rinnovata coscienza
civile, fondata sul riconoscimento di valori quali verità e giustizia, in
contrapposizione netta al modello mafioso: l’ambito educativo è
assolutamente strategico per combattere le cosche mafiose e solo da esso può
venire speranza di cambiamento autentico. Oltre un milione di studenti e
decine di migliaia di insegnanti di tutta Italia hanno già partecipato a incontri
di formazione e convegni sull’educazione alla cittadinanza e alla legalità
democratica. La necessità di attribuire alla legalità l’aggettivo democratica
sorge negli ultimi anni, di fronte ai ripetuti tentativi di sottomettere la legge a
interessi di parte. La legalità per cui si batte Libera è fondata sì sul rispetto
delle regole, ma di quelle formate con il procedimento democratico previsto
dalla Costituzione e non ottenute forzando procedure parlamentari a colpi
della maggioranza contingente.
Risale al 1999 il primo importante riconoscimento da parte del Ministero
dell’Istruzione, con la stipula del Protocollo d’intesa per la valorizzazione
dell’educazione alla legalità negli istituti scolastici. Nel 2002, il nuovo
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