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dell’Unione Rugby Capitolina, afferma di aver visto molte volte
rappresentanti del Comune di Roma circolare in quell’edificio, quindi pur
essendo a conoscenza del fatto, fanno finta di niente. Ai rappresentanti del
Comune di Roma non doveva sfuggire neppure lo showroom di abbigliamento
della Blu S.r.l., che ha la sede proprio sopra la clinica. Il proprietario è
Riccardo Dell’Anno, vicepresidente dell’Unione Rugby Capitolina: ancora
una volta viene utilizzato un bene pubblico da una società privata, che ne
ricava guadagni proficui. Altri otto beni confiscati da dieci anni, sono in
completo stato di abbandono, nella borgata Finocchio, vicino la Tuscolana, la
Cristoforo Colombo e sulla via Anagnina, abbandonato anche quello di Acilia,
dove nel 2009 è stato ucciso Emidio Salomone, un altro boss della Banda
della Magliana. Cinquanta metri più in là, qualche anno prima era stata
confiscata una sala giochi. Il giornalista si dirige personalmente sul luogo
notando altri undici immobili occupati abusivamente, che sommati a quelli
vuoti fanno diciannove immobili per un valore di tredici milioni di euro. Dopo
questa segnalazione che risale al 7 ottobre 2011, nella data del 21 ottobre il
Comune di Roma ha finalmente assegnato nove immobili. L’ambiguità sta nel
fatto che tra le associazioni c’è la fondazione Roma Solidale dove il Comune è
socio insieme al gruppo BNL; poi c’è l’associazione dei carabinieri Podgora
dove tra i fondatori c’è Giuseppe La Fortuna, consigliere comunale del PdL. A
seguire l’ultimo caso d’indagine: l’11 Marzo 2011, con l’accusa di concorso
esterno in associazione mafiosa, va in carcere Giorgio Magliocca, che da
pochi mesi, per diretta volontà del sindaco Gianni Alemanno, viene assunto
come dirigente presso la sua segreteria politica. L’indagine della Procura di
Napoli riguarda il suo ruolo a Pignataro Maggiore, piccolo paese del
casertano, di cui Magliocca è sindaco dal 2002. Il giornalista inviato Enzo
Palmesano afferma: “Tra le ipotesi dell'accusa c'è proprio quella di aver
favorito il clan non utilizzando coscientemente questi beni a fini sociali di
ripristino della legalità.”
Nel ’97 viene confiscata la villa di Raffaele Ligato, condannato all’ergastolo
per l’omicidio del fratello del giudice Ferdinando Imposimato, che nei primi
anni ’80 stava indagando sui rapporti tra la Banda della Magliana e la mafia
siciliana a Roma. Su questo immobile confiscato, il sindaco Magliocca non è
riuscito ad avviare nessun progetto. L’immobile viene sgomberato dalla
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