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L'integrazione dei Disabili in Europa - European Agency for ...

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<strong>European</strong> <strong>Agency</strong> <strong>for</strong> Development <strong>in</strong> Special Needs Education<br />

2. L’<strong>in</strong>serimento degli alunni con handicap all’<strong>in</strong>terno della scuola ord<strong>in</strong>aria e la qualità <strong>dei</strong><br />

servizi offerti deve essere monitorata con maggiore sistematicità. Le procedure di<br />

monitoraggio e di valutazione dovrebbero essere effettuate dalle strutture educative<br />

differenziate. Soprattutto nell’attuale contesto di decentralizzazione <strong>in</strong> corso <strong>in</strong> molti<br />

paesi. Sembra necessario regolamentare una verifica sistematica delle procedure per<br />

monitorare i progressi e i risultati. Il monitoraggio e la valutazione sono elementi<br />

essenziali per ottenere una ‘contabilità’ dell’istruzione <strong>in</strong> generale e anche e soprattutto<br />

della <strong>for</strong>mazione degli alunni disabili. Questo controllo dovrebbe portare a migliorare<br />

l’efficienza e l’efficacia dell’utilizzo <strong>dei</strong> fondi pubblici. Inoltre, e questo è il caso<br />

dell’<strong>in</strong>tegrazione, gli utenti delle facilitazioni educative (nello specifico gli alunni e i loro<br />

genitori) devono avere la certezza che i provvedimenti adottati siano di buona qualità: le<br />

<strong>for</strong>me (esterne) di monitoraggio, il controllo e la valutazione sono qu<strong>in</strong>di necessari.<br />

È qui che possono emergere alcune tensioni. Alcuni paesi rilevano che l’<strong>in</strong>tegrazione<br />

richiede una attenuazione delle procedure di classificazione e di assegnazione.<br />

Certamente è importante che i fondi siano <strong>in</strong>vestiti il più possibile nell’istruzione<br />

(<strong>in</strong>segnamento, servizi aggiuntivi e d’aiuto ecc.) e non nelle diagnosi, nei test, nelle<br />

procedure di assegnazione e nelle querelle amm<strong>in</strong>istrative. Comunque, è fondamentale<br />

monitorare e valutare i progressi degli alunni, ad esempio per migliorare la coerenza tra la<br />

necessità effettiva e il sussidio economico percepito. Inoltre, i genitori devono essere<br />

<strong>in</strong><strong>for</strong>mati sui progressi <strong>dei</strong> loro figli.<br />

3. L’<strong>in</strong>serimento nella scuola secondaria è un area di <strong>in</strong>teresse. Accrescere le possibilità di<br />

<strong>for</strong>mazione (<strong>in</strong> servizio) degli <strong>in</strong>segnanti e stimolare attitud<strong>in</strong>i positive nel corpo docente<br />

sono le sfide del prossimo futuro.<br />

4. Una stima ‘approssimativa’ degli alunni europei con handicap attesta al 2% la quota che<br />

frequenta settori scolastici differenziati. È difficile stabilire i progressi raggiunti <strong>in</strong><br />

relazione alla percentuale degli alunni. Comunque è possibile dire che, durante gli ultimi<br />

anni, i paesi a sistema scolastico differenziato mostrano un <strong>in</strong>cremento delle percentuali<br />

degli alunni iscritti. Pur non essendoci cifre precise di riferimento, è possibile dire che ci<br />

sono stati molti passi avanti verso l’<strong>in</strong>tegrazione negli ultimi dieci anni. Ma la stima più<br />

credibile rivela, <strong>in</strong>vece, un <strong>in</strong>cremento lento ma costante dell’<strong>in</strong>serimento <strong>in</strong> settori<br />

differenziati. Alcuni paesi devono ancora realizzare le loro scelte politiche. Comunque<br />

l’impressione di base resta ottimista, soprattutto per i paesi che hanno già visto un<br />

notevole aumento del numero degli alunni iscritti nelle scuole differenziate e che sono <strong>in</strong><br />

fase di attuazione delle politiche promesse.<br />

5. La responsabilità è un argomento chiave nel campo della <strong>for</strong>mazione degli alunni con<br />

handicap. Nella maggior parte <strong>dei</strong> paesi è di competenza del M<strong>in</strong>istero dell’Istruzione o<br />

di altre autorità educative. In alcuni paesi, co<strong>in</strong>volge anche altri m<strong>in</strong>isteri. La Francia e il<br />

Portogallo sono chiari esempi di strutture nazionali <strong>in</strong> cui la responsabilità <strong>dei</strong><br />

provvedimenti è condivisa tra diversi m<strong>in</strong>isteri.<br />

In alcuni paesi, questa condivisione delle responsabilità è, più che una scelta, il<br />

risultato della tradizione e ha <strong>for</strong>ti radici storiche. Comunque, uno svantaggio è il fatto<br />

che possono emergere diversi punti di vista nell’applicazione della stessa politica<br />

educativa. Mentre il passaggio da un paradigma medico ad altre tipologie di def<strong>in</strong>izioni<br />

più moderne (come quelle educative ed <strong>in</strong>terattive nelle diagnosi, nelle assegnazioni ma<br />

anche nei provvedimenti) emerge più facilmente all’<strong>in</strong>terno del contesto educativo,<br />

<strong>in</strong>sieme ad altri m<strong>in</strong>isteri <strong>in</strong>teressati ad altre materie di competenza. Inoltre, sembra che il<br />

monitoraggio, la valutazione e l’<strong>in</strong><strong>for</strong>mazione (ad esempio riguardo il numero degli<br />

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