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quartieri<br />
ViPiù quartieri<br />
dal 1993 che a Casale si<br />
E’ attende l’attuazione del<br />
Piano urbanistico: fu proprio in<br />
quell’anno – regnante il primo<br />
Variati – che un’equipe di professori<br />
universitari, su incarico<br />
del Comune, fece un’approfondito<br />
studio della frazione, e, nel<br />
nome della “progettazione partecipata”,<br />
compilò il primo dei<br />
Piani Frazione. Le norme attuative<br />
furono approvate con una<br />
delibera del 1995, e le cose da<br />
fare nel quadrante che si estende<br />
dalla complanare sud, al Bacchiglione<br />
alla ferrovia <strong>per</strong> Padova,<br />
erano chiare: l’adeguamento<br />
della strada di Casale, troppo<br />
stretta <strong>per</strong> il passaggio degli autobus,<br />
la costruzione di un marciapiede<br />
lungo via Zanecchin,<br />
l’illuminazione (ora ci sono lampioni<br />
solo ogni duecento metri),<br />
e la costruzione delle fognature<br />
che in molte vie ancora mancano.<br />
«Ora finalmente i lavori <strong>per</strong><br />
le fognature sono iniziati, e <strong>per</strong><br />
noi va bene che siano in contemporanea<br />
alla chiusura dei ponti<br />
di Debba» dice Giuseppe Romio,<br />
il portavoce del comitato dei residenti<br />
di Casale. Alcuni commercianti<br />
della zona, supportati<br />
dall’ex assessore Marco Zocca<br />
(ora consigliere d’opposizione<br />
con il Pdl), si sono<br />
invece lamentati<br />
<strong>per</strong> i disagi causati<br />
dai lavori. «Oggi chi<br />
era al governo fino<br />
all’altro ieri cavalca<br />
la protesta di alcuni<br />
abitanti – commenta<br />
Romio -. La verità<br />
è che negli ultimi<br />
quindici anni siamo<br />
stati abbandonati,<br />
forse <strong>per</strong>ché siamo<br />
considerati una “riserva<br />
di voti” buoni<br />
solo <strong>per</strong> le campagne elettorali.<br />
Ma ci auguriamo che questa<br />
amministrazione affronti i problemi<br />
della zona trascurati dalla<br />
precedente amministrazione».<br />
Quando entriamo nel bar dei<br />
laghetti Berici (le ex cave ora<br />
adibite alla pesca, accanto alla<br />
riserva rinaturalizzata dell’oasi<br />
di Casale) qualcuno lo apostrofa<br />
scherzosamente: «Toh, il sindaco<br />
di Casale, quale onore!». Romio<br />
si schernisce: è stato consigliere<br />
di circoscrizione dell’Udc<br />
<strong>per</strong> dieci anni, ma ora si dedica<br />
solo al comitato. E’ molto arrabbiato<br />
<strong>per</strong> come gli hanno ridotto<br />
la strada delle Ca<strong>per</strong>se, interessata<br />
a dei lavori negli<br />
anni scorsi: «In centro<br />
ci sono rotatorie<br />
anche dove non ser-<br />
vono, in <strong>per</strong>iferia ci<br />
sono strade da terzo<br />
mondo» dice, mentre<br />
la macchina sobbalza<br />
fra una buca e<br />
l’altra.<br />
A Casale vivono<br />
1800 <strong>per</strong>sone: è<br />
un angolo di campagna<br />
a due passi<br />
dalla città, ma non<br />
è un idillio. Oltre ai disagi <strong>per</strong><br />
la mancanza di alcuni servizi<br />
essenziali – ad esempio non c’è<br />
un’edicola, e a parte qualche bar<br />
e trattoria non ci sono attività<br />
commerciali di rilievo, nemme-<br />
no i piccoli negozi di vicinato<br />
dove comprare il latte o il pane<br />
– ha pagato anche in termini<br />
ambientali. In passato le cave<br />
che hanno aggredito il territorio<br />
vicino al Villaggio degli americani,<br />
ora “risanate” <strong>per</strong> farne<br />
circa trenta ettari di oasi gestita<br />
dal WWF (che <strong>per</strong>ò ai proprietari<br />
del bar dei laghetti piacerebbe<br />
poter sfruttare di più, aprendola<br />
più spesso). E poi il depuratore<br />
in riva al Bacchiglione, che<br />
serve già la parte orientale della<br />
città, e in futuro potrebbe essere<br />
ampliato, assorbendo anche<br />
la zona servita dall’impianto di<br />
Sant’Agostino. «E’ un paradosso<br />
che qui depuriamo mezza città, e<br />
non abbiamo le fognature» dice<br />
Romio. Ora qualcosa si muove.<br />
Ma <strong>per</strong> rendere Casale un posto<br />
vivo andrebbe tirato fuori dal<br />
cassetto il piano particolareg-<br />
numero 128 del 6 dicembre 2008 pag 12<br />
Casale, un’oasi nel deserto<br />
Immersa nel verde di uno dei pochi angoli di campagna sopravvissuti attorno alla città,<br />
la frazione da 15 anni chiede più servizi: non ha un’edicola, né una piazza,<br />
né un negozio di alimentari, né le fognature. In cambio il depuratore è qui<br />
di Giulio Todescan<br />
| La chiesa di Casale<br />
Bisognerebbe<br />
ripescare<br />
il piano<br />
particolareggiato<br />
degli<br />
anni ‘90<br />
giato degli anni novanta, dice il<br />
comitato. Un piano che prevedeva<br />
nuove case <strong>per</strong> trecento abitanti<br />
nei pressi della parrocchia,<br />
con la nascita di una vera piazza,<br />
che oggi manca.<br />
Nel frattempo, se, a causa della<br />
chiusura dei ponti di Debba,<br />
passano meno auto, non è un<br />
dramma. Anzi. «Molti hanno<br />
sco<strong>per</strong>to che esiste la tangenziale<br />
sud, che porta direttamente<br />
dalla Riviera Berica al casello<br />
dell’autostrada, invece di usare<br />
strada Ca<strong>per</strong>se – dice Giuseppe<br />
Romio -. Ovviamente s<strong>per</strong>iamo<br />
che i ponti siano ria<strong>per</strong>ti presto.<br />
Ma mi chiedo se poi avrà<br />
senso realizzare anche il terzo<br />
ponte progettato dalla Provincia.<br />
Quando sarà pronta la Valdastico<br />
Sud, ci sarà un casello a<br />
Costozza di Longare, e il traffico<br />
pesante potrà passare di là».