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Il pieno, per favore - VicenzaPiù

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movida<br />

opo molti fi lm mediocri, ecco<br />

Dfi nalmente un fi lm di R. Scott<br />

intelligente e ben fatto, tanto più<br />

apprezzabile se lo si confronta con<br />

una recente pellicola sullo stesso<br />

argomento – le o<strong>per</strong>azioni della<br />

CIA in Medio Oriente – quel<br />

Syriana di S. Gaghan (USA, 2005)<br />

dalla sceneggiatura schizzata ai<br />

limiti della comprensione. Qui<br />

invece abbiamo un’ottima storia,<br />

estremamente complessa nello<br />

svolgersi degli eventi (le locations<br />

cambiano in media ogni dieci minuti<br />

e gli eventi sono frenetici), ma<br />

ordinata e rigorosa nel raccontare.<br />

Ambientato in Giordania, Nessuna<br />

verità narra di un’o<strong>per</strong>azione<br />

CIA tesa ad impadronirsi di un<br />

terrorista a capo di una cellula che<br />

sta martoriando l’Europa con san-<br />

guinosi attentati. L’uomo sembra<br />

inafferrabile, non solo <strong>per</strong>ché ben<br />

protetto dai suoi, ma anche <strong>per</strong>ché<br />

i mezzi di comunicazione che usa<br />

sono ‘primitivi’, e dunque non rilevabili<br />

dalle tecnologie dell’intelligence<br />

USA. Così, l’agente Ferris<br />

(un bravo Leonardo di Caprio)<br />

propone al suo capo Hoffman (un<br />

bravissimo Russel Crowe) un’o<strong>per</strong>azione<br />

di infi ltrazione, <strong>per</strong> far<br />

uscire allo sco<strong>per</strong>to il terrorista. <strong>Il</strong><br />

marchingegno avrà successo, ma<br />

Ferris vi rimarrà coinvolto molto<br />

più di quanto avesse progettato.<br />

<strong>Il</strong> fi lm non si schiera, e non propone<br />

alcuna ‘morale’. Con grande<br />

obiettività, anche a costo di rinunciare<br />

a facili tipizzazioni, il giudizio<br />

viene lasciato allo spettatore, messo<br />

di fronte a due fi gure psicologi-<br />

numero 128 del 6 dicembre 2008 pag 21<br />

Popcorn La verità ambigua<br />

di Ridley Scott<br />

Ritmo frenetico, un terrorista inafferrabile<br />

e una coppia di agenti interpretati alla<br />

grande da Di Caprio e Crowe<br />

Ridley Scott è tornato a con un film<br />

che vale tutto il prezzo del biglietto<br />

di Giuliano Corà<br />

di Giovanni Magalotti<br />

opo essere mancato dalle libre-<br />

Drie <strong>per</strong> diverso tempo (<strong>per</strong> volontà<br />

dell’autrice, pare), torna “Intervista<br />

con la Storia”, uno dei libri più<br />

popolari di Oriana Fallaci, nel quale<br />

la giornalista-scrittrice fi orentina più<br />

che intervistare, almeno nel senso<br />

tradizionale del termine, si confronta<br />

a<strong>per</strong>tamente, come nel suo stile, con<br />

26 <strong>per</strong>sonaggi di spicco della politica<br />

internazionale degli anni ‘60 e ‘70.<br />

Fra di loro: Henry Kissinger, Willy<br />

Brandt, Indirà Gandhi, Golda Meir,<br />

Yasser Arafat.<br />

Pubblicato in prima battuta nel 1974,<br />

il libro viene ora riproposto da Rizzoli<br />

con una prefazione di Federico<br />

Rampini che riconosce all’autrice,<br />

ancor oggi, uno sguardo particolarmente<br />

lucido sulla realtà dell’epoca.<br />

Per chi non l’ha letto<br />

allora o prima dell’11<br />

settembre 2001 (cioè<br />

prima dell’assunzione,<br />

da parte della Fallaci,<br />

di discutibili posizioni<br />

anti-musulmane,<br />

culminate in volumipamphlet<br />

di clamoroso<br />

successo editoriale),<br />

o forse anche <strong>per</strong> chi<br />

conosce solo la Fallaci dell’ultimo<br />

<strong>per</strong>iodo, “Intervista con la Storia”<br />

rappresenta una piacevole sorpresa.<br />

Consente infatti di avvicinarsi a una<br />

scrittrice che accompagna a uno stile<br />

di scrittura molto <strong>per</strong>sonale, una visione<br />

del mondo ben più complessa<br />

di quella degli ultimi anni di vita.<br />

Oltre che <strong>per</strong> il coraggio giornalistico<br />

in qualche momento al limite della<br />

sfacciataggine, le interviste si distinguono<br />

<strong>per</strong> l’indomita volontà dell’autrice<br />

di capire, e raccontare dietro<br />

il <strong>per</strong>sonaggio politico, l’uomo. In<br />

questo senso, sono particolarmente<br />

camente molto interessanti. Hoffman<br />

non è ‘cattivo’, ma visceralmente<br />

amorale, <strong>per</strong> cui il cinismo<br />

è una seconda natura. Indifferente<br />

al destino degli uomini sul campo,<br />

interessato solo all’esito della missione,<br />

non prova passioni o sentimenti.<br />

E Ferris non è il suo doppio<br />

‘buono’, ma solo un soldato, che si<br />

stanca di essere usato come una<br />

pedina. Nessuna conversione politica,<br />

ideologica o ideale, in lui: solo<br />

la ‘sco<strong>per</strong>ta’ della realtà. Davvero<br />

un bel fi lm, che vale i soldi spesi.<br />

Un consiglio. La prossima volta<br />

che vi fermate dietro ad un albero<br />

a far pipì, guardate in alto, e se vedete<br />

qualcosa che luccica, beh, la<br />

CIA vi spia!<br />

Nessuna verità, Ridley Scott,<br />

USA, 2008<br />

Sul comodino A colloquio con la storia:<br />

l’altra Fallaci<br />

Torna in libreria un classico della giornalista: una serie di interviste<br />

ai grandi del Novecento, realizzate con una profondità ben diversa<br />

da quella delle celebri invettive post 11 settembre<br />

| Una scena di Nessuna verità<br />

indicative del metodo<br />

e dello spirito con cui<br />

sono state affrontate<br />

le interviste, le parole<br />

della stessa Fallaci,<br />

contenute nella premessa<br />

all’edizione<br />

del 1977: “Non riesco<br />

a escludere che<br />

la nostra esistenza<br />

sia decisa da pochi,<br />

dall’iniziativa o dall’arbitrio di pochi<br />

[...]. Certo è un’ipotesi atroce. È un<br />

pensiero che offende <strong>per</strong>ché, in tal<br />

caso, noi che diventiamo? Ancor più<br />

sconsolato ti chiedi come siano quei<br />

pochi: più intelligenti di noi, più forti<br />

di noi, più illuminati di noi, più intraprendenti<br />

di noi? Oppure individui<br />

come noi, né meglio né peggio di noi,<br />

creature qualsiasi che non meritano<br />

la nostra collera, la nostra ammirazione,<br />

la nostra invidia?”<br />

Oriana Fallaci, Intervista con<br />

la Storia, Rizzoli, 879 pp., € 14<br />

ViPiù bollicine<br />

Wengè Cafè viale della Scienza, 9/11 36100 VICENZA<br />

Tel. 329 3997361 Fax 329 3680547 wenge@wengecafe.com

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