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ttendiamo con ansia i conte-<br />
Anuti del nuovo piano regolatore<br />
di Vicenza, il Pat. Passeranno<br />
ancora mesi e mesi. Nel frattempo,<br />
la politica urbanistica della<br />
giunta Variati ci piace poco o<br />
punto. E dire che avevamo salutato<br />
con s<strong>per</strong>anza l’arrivo di una<br />
lady di ferro come Francesca Lazzari<br />
all’assessorato al Territorio,<br />
dove prima a spadroneggiare era<br />
Lorella Bressanello, altra forte<br />
ma infausta donna (qualcuno si<br />
ricorda dello scambio Pomari-<br />
Nuovo Teatro, <strong>per</strong> dirne una?).<br />
La Lazzari è una dura. Una che ci<br />
tiene alla propria indipendenza,<br />
una fuori dai clan. Ma evidentemente<br />
non basta, se dobbiamo già<br />
attribuirle tre sconfi tte.<br />
No demolition<br />
La prima potrebbe trasformarsi<br />
in vittoria da un giorno all’altro,<br />
e saremmo ben lieti di essere così<br />
smentiti. A luglio l’assessore aveva<br />
promesso «un segnale chiaro<br />
sul rispetto delle regole» mediante<br />
la demolizione di un abuso<br />
edilizio. Un forte gesto simbolico<br />
<strong>per</strong> mettere in chiaro che la mu-<br />
dalla parte del torto<br />
Qui serve demolire<br />
Della serie “promesse non mantenute”: nessun abuso edilizio demolito,<br />
anzi spunta un nuovo i<strong>per</strong>mercato a Vicenza Est. E c’è un sospetto sull’ex Q8<br />
di Alessio Mannino<br />
sica è cambiata. Siamo a dicembre<br />
e non abbiamo visto niente.<br />
Forse la Lazzari - allora responsabile<br />
anche dell’edilizia privata<br />
oggi andata a Pierangelo Cangini<br />
- pensava alla Torre Girardi, che<br />
in base a un’ordinanza emessa<br />
ancora dall’amministrazione<br />
Hullweck dovrebbe essere rasa<br />
al suolo? Faccia presente la cosa<br />
a Cangini, magari si è ancora in<br />
tempo <strong>per</strong> dare fi ato alle ruspe.<br />
Brutto guaio a est<br />
«No alle varianti spot, sì alla pianifi<br />
cazione complessiva», proclamava<br />
la Lazzari. Alleluja. Tuttavia,<br />
pare proprio che la sua sia<br />
rimasta una pia intenzione. Di recente,<br />
infatti, è stata approvato un<br />
piano da 37 mila metri quadrati<br />
<strong>per</strong> un i<strong>per</strong>mercato a Vicenza Est,<br />
a ridosso di viale Serenissima,<br />
il terzo dopo il Centro Palladio<br />
e l’area Send. I promotori privati<br />
sono il gruppo Unicomm di<br />
Marcello Cestaro, l’immobiliare<br />
Serena e la famiglia Strobbe. La<br />
Unicomm è già presente nella<br />
zona: il Palladio è suo. Progettista<br />
è l’architetto Sergio Carta, assessore<br />
e vicesindaco nella prima<br />
giunta Variati, ex socialista vicino<br />
a Lia Sartori. <strong>Il</strong> quartiere è saturo<br />
di traffi co e di smog, ostaggio<br />
com’è delle lottizzazioni commerciali.<br />
Per usare un francesismo:<br />
fa schifo (anche se mai quanto i<br />
devastati Pomari). Logica avreb-<br />
AI<br />
be voluto che il nuovo corso di<br />
centrosinistra avrebbe fatto di<br />
tutto <strong>per</strong> ostacolare il progetto,<br />
contenuto in una delibera licenziata<br />
dalla giunta Hullweck a fi ne<br />
dicembre 2007. Invece non solo<br />
l’attuale maggioranza ha detto<br />
sì senza batter ciglio, ma la Lazzari,<br />
mordendosi la lingua <strong>per</strong>ché<br />
in cuor suo contrarissima, ha<br />
dovuto fornire la più burocratica<br />
e ipocrita delle motivazioni: «dal<br />
punto di vista formale e normativo<br />
il piano è a posto. L’abbiamo<br />
trovato concluso dalla precedente<br />
amministrazione, nessuno aveva<br />
fatto osservazioni su cui pronunciarsi<br />
e il ‘sì’ è diventato <strong>per</strong>ciò<br />
un atto dovuto». Atto dovuto? Ma<br />
come, si saranno detti gli elettori<br />
di Variati a Settecà e Ca’ Balbi, noi<br />
vi abbiamo votati e adesso ci ripagate<br />
facendo passare le delibere<br />
del centrodestra? E in campagna<br />
elettorale, signori del centrosinistra,<br />
non avevate detto “stop a nuovi<br />
centri commerciali”? Dice: se<br />
non si faceva così i privati avrebbero<br />
vinto il prevedibile ricorso al<br />
99%. D’accordo, ma non tentare<br />
nulla, neppure di rimandare (così<br />
come la politica usa fare <strong>per</strong> tante<br />
questioni d’interesse ben più<br />
generale) è un brutto, bruttissimo<br />
segno. Signifi ca che questa giunta<br />
non si fa scrupoli a rimangiarsi<br />
le promesse elettorali. E signifi -<br />
ca soprattutto che Cestaro&Co<br />
sono riusciti a ottenere da Variati<br />
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| La palazzina realizzata davanti alle mura di Santa Lucia<br />
quello che Hullweck non aveva<br />
fatto loro avere in dieci anni. Con<br />
l’opposizione, allora, del centrosinistra.<br />
Cosa vi ha fatto cambiare<br />
idea, signori del Pd? O forse è<br />
stato Cestaro a cambiare, fi nanziando<br />
il vostro partito invece di<br />
Forza Italia?<br />
Amadu, mi piaci tu?<br />
Ma la sconfi tta peggiore è quella<br />
che deve ancora venire. S<strong>per</strong>iamo<br />
di no, naturalmente. <strong>Il</strong> nostro è<br />
solo un sospetto, eppure non vorremmo<br />
che la palazzina residenziale-direzionale<br />
che sta costruendo<br />
a fi anco della propria sede<br />
Fabio Amadu dell’immobiliare Le<br />
Mura (costruttore vicino a Forza<br />
Italia) venga in qualche modo<br />
sanata. Noi siamo rimasti alla<br />
bocciatura emessa dal Consiglio di<br />
Stato contro la richiesta di Amadu<br />
di non far passare il progetto in<br />
consiglio comunale (caso ex Q8).<br />
Ora, poiché lui ha comunque iniziato<br />
i lavori, evidentemente confi<br />
dando nel mettere il Comune di<br />
fronte al fatto compiuto, si apre il<br />
problema di cosa fare dell’edifi cio<br />
numero 128 del 6 dicembre 2008 pag 28<br />
mezzo costruito. Amadu intanto<br />
ha fatto sa<strong>per</strong>e di volere 3 milioni<br />
di euro di risarcimento. Per<br />
essere infl essibile come la legge<br />
richiederebbe, Palazzo Trissino<br />
dovrebbe rispondere picche. E<br />
magari farla lì, la sua demolizione<br />
simbolica. Per dare un segnale<br />
ai furbetti del cementino che <strong>per</strong><br />
non sa<strong>per</strong>e né leggere e né scrivere<br />
fanno partire i cantieri, tanto<br />
poi in qualche modo la sanatoria<br />
arriva. In Italia tutto s’aggiusta,<br />
no? Cara Lazzari, lo dica al collega<br />
Cangini: a muso duro, contro<br />
chi lottizza e cementifi ca a ufo<br />
(tra l’altro rendendosi colpevoli<br />
di veri e propri attentati al buon<br />
gusto: se il piano Amadu andasse<br />
in porto, davanti alle mura<br />
storiche di Santa Lucia avremmo<br />
un cubo e un cuboide, una sorta<br />
di cubismo polenta).<br />
La nostra Vicenza, nonostante<br />
questi buchi neri, è ancora una<br />
cittadina da ammirare. Ma avrebbe<br />
bisogno di una potente lobby<br />
delle ditte di demolizione. Sarebbe<br />
l’unica di cui ci metteremmo<br />
volentieri al servizio.