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La strada del formaggio - Gustolocale

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abc<br />

Cosa piace<br />

ai bambini?<br />

I genitori, quasi tutti, ripetono lo stesso ritornello: ai bambini piacciono<br />

solo i farinacei (pasta, riso, patate), i formaggi più sapidi e le carni più<br />

insipide, come il petto di pollo. Perché i bambini cominciano la loro vita<br />

alimentare con questi alimenti insipidi? Come metterli nella giusta<br />

<strong>strada</strong>?<br />

L’intuizione dei genitori è giusta: i bambini scelgono soprattutto i<br />

farinacei e la carne; i formaggi scelti hanno poco gusto e una consistenza<br />

molle. Al pane - segno dei tempi - i bambini preferiscono gli altri<br />

farinacei: pasta, riso e patate fritte. I piatti più consumati sono per<br />

l’appunto le patate fritte, la pasta, il pesce impanato e fritto, il riso, il<br />

purè, il prosciutto e la bistecca. Per quanto riguarda la scelta <strong>del</strong>le carni,<br />

i bambini non hanno <strong>del</strong>le vere preferenze, mentre, per quanto riguarda<br />

le verdure (scelte meno frequentemente <strong>del</strong>la carne) le preferenze sono<br />

precise: il tipo di verdura e il tipo di preparazione culinaria determinano<br />

le scelte dei bambini. Gli spinaci, ad esempio, che hanno una così cattiva<br />

reputazione tra i bambini, sono invece la verdura più consumata quando<br />

preparati con la besciamella. Le verdure come il radicchio, le verze, i<br />

pomodori e i fagiolini verdi attirano poco; apparentemente i prodotti dalla<br />

consistenza dura e fibrosa (difficili da masticare) non sono graditi, come<br />

anche quelli dall’amarezza pronunciata.<br />

Che cosa dunque spiega le preferenze dei bambini?<br />

Si è cercato di mettere in relazione queste scelte con il loro valore<br />

nutrizionale e si è scoperto che più gli alimenti hanno un valore<br />

energetico importante e più sono scelti (tranne i formaggi a pasta dura<br />

e compatta, stagionati). È il segno <strong>del</strong>l’influenza ancora forte <strong>del</strong>l’innato<br />

dei bambini?<br />

Si sa da tempo che i neonati che assaggiano <strong>del</strong>le soluzioni salate, dolci,<br />

acide o amare fanno una smorfia di disgusto per l’acido e l’amaro e una<br />

mimica di piacere per le soluzioni zuccherate: sono simili alle scimmie<br />

frugivore che associano il sapore dolce alla presenza di zuccheri,<br />

molecole a forte densità energetica, e l’amaro ai vegetali che contengono<br />

di Amedeo Sandri<br />

degli alcaloidi tossici.<br />

È solo progressivamente che il bambino impara, per condizionamento e<br />

cultura, a diversificare la sua alimentazione: il condizionamento permette<br />

ad esempio al cervello di associare sazietà e consumo preliminare di<br />

molecole energetiche ma non zuccherate, come i grassi; la cultura,<br />

invece, spiega perché alcuni bambini, anche in tenerissima età, si<br />

dilettano di piatti dal gusto intenso, che le spiegazioni biologiche non<br />

riescono a giustificare. <strong>La</strong> seconda conclusione importante riguarda la<br />

grande variabilità nella scelta dei prodotti dal gusto intenso. A tutt’oggi,<br />

nessuno dei fattori analizzati è riuscito a spiegare tale variabilità: né il<br />

sesso, né l’allattamento materno, né il rango <strong>del</strong> bambino nella famiglia,<br />

né il suo indice di massa corporea. Non si sanno quindi ancora spiegare<br />

le variazioni importanti che esistono tra un bambino e l’altro, ma le scelte<br />

alimentari dei bambini in tenera età sono state finora poco esplorate, ed<br />

è normale che questi primi studi lascino <strong>del</strong>le zone d’ombra incomprese.<br />

Ecco dunque alcune semplici regole da tenere presenti quando si tratta<br />

di far mangiare i bambini in tenera età:<br />

- varietà in tavola: di tutto un po’;<br />

- più cereali, legumi, ortaggi e frutta;<br />

- meno carne rossa e, possibilmente, più pesce;<br />

- cotture semplici, con pochi grassi;<br />

- più olio extravergine di oliva;<br />

- meno burro e grassi animali;<br />

- l’acqua fresca è tutta salute;<br />

- le bibite gassate vanno date con giudizio;<br />

- usando meno sale, si fa si che il bambino scopra il gusto naturale<br />

<strong>del</strong>l’alimento;<br />

- lo zucchero e i dolci si possono dare, ma senza esagerare, e poi…<br />

Amicizie, interessi, vita attiva e soprattutto sport, tanto sport. Così si<br />

crescono bambini sani e felici che vivranno d’aria e d’amore, perché i loro<br />

genitori l’hanno insegnato loro prima e tradotto in pratica poi!<br />

Amedeo Sandri

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