Diavolo epis Anna Maria

Cesarini e il Diavolo Verde
Quello che subito dopo Lucchesi gli riferí, confermava in pieno l´ipotesi avanzata dalla
Minarelli
-La cameriera di piantone durante la notte precedente la morte della Balleri era Olimpia Sudati,
una giovane del posto. Sulle prime reticente, quando l´ho avvertita che nascondere qualche fatto
che avrebbe potuto portare alla scoperta di un assassino le avrebbe senza dubbio creato serie
difficoltá, si é impaurita ed ha finito con l´ammettere di aver visto, poco prima dell´una dopo
mezzanotte, la signora Balleri uscire dalla sua camera ed entrare in qualla dell´avvocato Centi che
é sullo stesso piano poco distante. Ne é uscita verso le quattro. Ha anche dichiarato che non era
la prima volta ma che accadeva ogni notte, poteva affermarlo sia per averlo constatato
personalmente e sia perché la collega con la quale si alterna notte sí e notte no, le ha detto di
averlo notato anche lei.-
Centro! Ma perché l´avvocato avrebbe mentito?
Centi si trovava nella sua camera, rispose al telefono interno
-Scendo subito. Se per Lei va bene ci incontreremo nella sala di lettura.-
Cesarini senza mezzi giri andó direttamente al nocciolo della questione
-Avvocato, Lei mi ha nascosto la veritá, non mi ha detto che ogni notte, all´una la Balleri entrava
nella sua camera e vi si tratteneva fin verso le quattro. Ci sono testimoni che lo affermano senza
ombra di dubbio. Lo ammette? E c´é dell´altro, Lei come avvocato potrá capirlo senza bisogno
di dettagli. Poiché certamente non occupavate quelle due o tre ore a dire il rosario, quello che
invece avete fatto ha lasciato tracce inevitabili che l´autopsia ha rilevato e di cui, con l´esame del
DNA, si puó individuare l´origine e attribuirlo a qualcuno senza tema di errori. Che mi dice?
Non ritiene opportuno modificare la sua deposizione? Dimostrerebbe buona volontá evitandoci
una perdita di tempo prezioso.-
-Commissario, comprendo benissimo il suo messaggio e affermo che sono disposto a
collaborare facendole peró rilevare che per ottenere l´autorizzazione a sottomettermi all´esame
del DNA ci vorrebbe tempo, ammesso che l´otteniate.
Sí, é vero. Ivonne ultimamente passava parte delle sue notti con me e chiaramente non
recitavamo il rosario. Se non l´ho ammesso prima é perché sono un gentiluomo e ho voluto
rispettarne la memoria. Inoltre in coscienza sapevo che quello che era accaduto tra noi non
aveva assolutamente nulla a che fare con la sua morte.-
-Quando era cominciato, l´anno scorso, due anni fa?-
-Niente affatto, é cominciato quest´anno. Ormai avevo perduto le speranze non avrei nemmeno
tentato. Invece, con mia grandissima sorpresa, é stata lei a prendere l´iniziativa ed io,
naturalmente, non mi sono tirato indietro.-
-A cosa ha attribuito questo cambiamento?-
-Francamente non so, non riesco ad immaginarlo, anche perché Ivonne da questo lato é stata
una grandissima delusione. Non partecipava, se Lei mi capisce. In un caso come questo e cioé di
una donna sposata che tradisce il marito, si presuppone un movente molto forte, una attrazione
irresistibile. Specialmente nel caso di una donna dotata di una fortissima personalitá, come lei
era. E invece no. Ivonne rimaneva assolutamente passiva come una moglie che si sottopone a
malavoglia ai doveri coniugali. Glielo feci notare e mi rispose ‘Sono fatta cosí, apparentemente
frigida, preferisco nascondere le mie sensazioni. Se non mi piacesse ritieni che verrei qui tutte le
notti mettendo a rischio la mia reputazione?’ Il ragionamento sembrava non facesse una grinza
eppure non mi convinceva. Se fosse stata un´altra l´avrei mandata al diavolo ma con lei non ne
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