Diavolo epis Anna Maria

Cesarini e il Diavolo Verde
sono riuscito, le ho tolto short e mutandine., fatto i tagli sul ventre e l´ho lasciata lí a gambe
spalancate. Il messaggio di avvertimento alle peccatrici, guardate come finisce chi si comporta
male.
E infine fu la volta di Liliana.
Sapevo che l´avrei colta alla corsa, ne ero quasi sicuro. Le era sempre piaciuto assistere al
passaggio delle vetture. Ma come immaginare che avrebbe avuto la spudoratezza di combinare
un incontro con quel ragazzo che non ha saputo resistere alla tentazione del peccato. Li ho
spiati, si sono amati sotto un faggio, una scena perversa che per poco non ha fatto esplodere la
mia rabbia, c´é stato un momento nel quale la tentazione di fare giustizia sommaria stava per
prevalere sulla prudenza, ma erano in due ed il colpo poteva non riuscire. E poi ci avrebbe
rimesso la vita anche quel povero Ugo, poco piú di un adolescente, non aveva colpa, come
resistere alla seduzione di una donna esperta come Liliana. Quanti ragazzini ha sedotto quella
spudorata! Avevo persino fatto il primo passo verso di loro quando sono riuscito a trattenermi,
temevo addirittura che lei mi avesse visto. Grazie a Dio non fu cosí, peró qualche sospetto
doveva averlo perché volle allontanarsi da quel luogo senza immaginare che l´avrei seguita per
colpirla al momento opportuno. E cosí é stato, ho avuto la pazienza di aspettare che rimanesse
sola ed allora sono sbucato alle sue spalle e l´ho colpita. Neanche lei se ne é accorta, é passata
dalla vita alla morte senza rendersene conto. Ma com´era pesante! Per fortuna eravamo a pochi
metri da Le Cinque Miglia e l´ho trascinata sulla strada poco prima che arrivasse la macchina
rossa, addome e gambe nude e spalancate e i tagli sull´addome. Le donne avranno capito il
messggio implicito, il monito contenuto in quei tagli?
Pensavo di aver terminato l´opera quando ho sorpreso il conciliabolo tra Cavalieri e
quella puttanella della Giuseppina. La definizione le va a pennello, puttanella, puttanella. Si dava
per soldi la puttanella. Le altre lo facevano per lussuria, per libidine. Giuseppina no. Giuseppina
si vendeva ed aveva fatto perdere la testa ad Ernesto Cavalieri. Aveva perso completamente la
testa quel citrullo, ormai non pensava piú né alla moglie, né alle figlie, buttava via i soldi, li
toglieva alla famiglia per saziare l´aviditá della ragazza. Non poteva immaginare che c´era
qualcuno che lo sorvegliava per salvarlo. E l´ho salvato anche se dopo, per un paio di giorni, si é
trovato in una situazione difficile. Ma non ho saputo resistere, avevo seguito Giuseppina ben
dentro il Bosco delle Ninfe , stavo per colpirla quando lui é arrivato e le ha dato il denaro.
Quello che mi ha fatto imbestialire é stato il sorriso soddisfatto, quasi beffardo, di lei quando ha
avuto in mano i quattrini e se li é messsi in tasca. Non ho resistito, la rabbia ha preso il
sopravvento, dovevo ucciderla immediatamente. Ho dovuto prima levare di mezzo lui e l´ho
fatto con il solito colpo alla nuca, lei mi ha visto, ha capito, avevo indosso l´abito verde della
cerimonia, é fuggita terrorizzata, ma sono stato piú veloce, l´ho raggiunta ed ho fatta giustizia.
Cavalieri non si é fatto vedere per due giorni, finché ha parlato con Cesarini e si é
tranquillizzato, il Commissario é in gamba, ha capito che quello non era il Diavolo Verde. Un
avversario pericolosissimo il Commissario, ma é tardi ormai, il Diavolo Verde ha terminato il
compito che il destino gli aveva assegnato e non esiste piú.
Si concesse un lungo sospiro di soddisfazione dirigendosi poi al bar, gli era venuta una
gran sete e un bicchierone di birra gelata era la miglior prospettiva nella giornata di caldo
inconsueto per quella zona di montagna.
Venne cosí a sapere che era in programma per il pomeriggio la tradizionale gita al Picco delle
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