Diavolo epis Anna Maria

Cesarini e il Diavolo Verde
Il maitre disse subito
-Il signor Cavalieri ha chiesto che gli venisse servito il pranzo in camera. Pare che non
stia bene, non lo si vede dall´altro ieri sera...-
Nella testa di Cesarini squilló il campanello di allarme
-Dall´altro ieri sera? Da quando é scomparsa Giuseppina Savoldi.-
Il maitre confermó
-Esattamente, dall´altro ieri sera.-
Una coincidenza molto strana, cosa poteva essere accaduto al Cavalieri da impedirgli di
apparire al ristorante? I sospetti cominciavano a prender corpo, qualcosa di strano c´era.
Si rivolse al maitre
-E la moglie?-
-La moglie é scesa per il pranzo con le figlie.-
-E allora, per favore, Le dica che avrei bisogno di parlare col marito. Peró la lasci
terminare il pranzo tranquillamente, poi le dica che aspetteró il signor Cavalieri nella sala
di lettura alle due e mezzo. Grazie.-
Se Ulisse aveva sperato di incontrarsi con Cavalieri, le sue speranze andarono deluse.
Puntualmente alle due e mezzo si presentó la moglie, una signora sulla quarantina,
piuttosto sfiorita, gentilissima
-Mio marito la prega di scusarlo, ma non é ancora in condizioni di uscire dalla camera.-
-Come mai? Ha febbre?-
-No. È solamente indisposto.-
-E che dice il medico?-
-Non l´abbiamo chiamato.-
-Mi sembra strano, suo marito non sta bene da due giorni, almeno da quanto ho saputo,
tanto da non poter uscire dalla camera e non avete chiamato un medico? Non deve poi
star tanto male. Comunque preferisco non insistere, ma gli dica che torneró domani
mattina e conto assolutamente di parlare con lui. Per il momento non mi rimane che
augurargli una pronta guarigione.-
Ma nemmeno la mattina dopo Cavalieri si sentiva in grado di incontrarsi con
Cesarini. Glielo mandó di nuovo a dire dalla moglie, imbarazzatissima e che si
profondeva in scuse.
Stavolta Cesarini non perdonó
-Per favore, signora, dica a suo marito che oggi saró qui alle due per incontrarmi con lui.
Se proprio non é in condizioni di scendere deve esibire un certificato medico che lo
attesti, in caso contrario gli faró avere una intimazione ufficiale alla quale non potrá
sottrarsi in nessun modo.
La minaccia produsse l´effetto desiderato e alle due del pomeriggio Ernesto
Cavalieri si presentava a Cesarini.
Era un uomo piuttosto alto, di corporatura regolare, non indossava la camicia azzurra a
scacchi peró c´era del´altro che destó i sospetti di Ulisse,. una vistosa medicazione alla
nuca, garza e cerotto evidentemente applicati da una mano non molto esperta. Ecco
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