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Diavolo epis Anna Maria

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Cesarini e il <strong>Diavolo</strong> Verde<br />

taglia il bosco per far piú presto ed é stato allora che per poco non mi scontravo con il diavolo<br />

verde che é sbucato all´improviso da dietro una macchia. Correva, ma ha fatto in tempo a<br />

fermarsi prima di investirmi.-<br />

-Il diavolo verde? E chi sarebbe questo diavolo verde?-<br />

-Non so. Era la prima volta che lo vedevo ma era verde, tutto verde, dalla testa ai piedi.-<br />

-Sei riuscito a vederlo in viso?-<br />

-Ti ho detto che era tutto verde, anche il viso era verde. Ma non aveva naso, questo ho potuto<br />

vederlo bene, non aveva naso.-<br />

-Non vorrei contraddirti, ma il diavolo non é forse rosso, rosso come il fuoco dell´inferno? E<br />

poi, hai visto se aveva la coda, le corna?-<br />

-Di questo sono sicurissimo, non aveva né coda né corna, brandiva solo una forca.-<br />

-Non aveva né coda né corna, e non era rosso. E allora com´é che hai pensato che fosse il<br />

diavolo?-<br />

-Perché quando gli ho chiesto ‘E tu chi sei?’ mi ha risposto “Io sono il diavolo” e se il diavolo<br />

dice di essere il diavolo come si puó dubitarne?-<br />

Cesarini si arrese di fronte a quella logica stringente alla Carletto, non conveniva insistere su quel<br />

tasto, almeno per il momento.<br />

- Va bene, era il diavolo. E a questo punto, cos´ha fatto il diavolo?-<br />

-Mi ha messo in mano un paio di mutandine rosa e mi ha detto ‘Conservale! Uno di questi giorni<br />

verró a riprenderle.’<br />

-.E poi?-<br />

-Poi é corso via a tutta velocitá ed é sparito in un batter d´occhio.-<br />

-E tu?-<br />

-Me le sono messe in tasca ed ho pensato bene di tornarmene al paese prendendo una<br />

scorciatoia. Sono arrivato a casa, ho mangiato perché morivo di fame. Non sapevo che farmene<br />

delle mutandine e pensavo di chiederlo a don Onorio ma non sono riuscito a trovarlo. Poi ho<br />

incontrato questo qui...- indicando l´appuntato -...che mi ha detto che il maresciallo voleva<br />

parlare con me e siamo venuti qui ad aspettarlo. È stato allora che gli ho fatto vedere la<br />

mutandina e lui se l´é presa dicendo che doveva farla vedere a non so chi. Ma io che faccio se<br />

stanotte il diavolo viene a riprendersela?-<br />

-Non verrá, puoi star tranquillo. Non é vero, don Onorio?-<br />

La mattina dopo Cesarini andó direttamente alla Villa dei Castagni. Voleva approfondire<br />

le indagini soprattutto insistendo sulla pista che gli aveva dato il giorno prima Bartolomei.<br />

Sapeva che era qualcosa di molto labile ma per il momento la situazione non gli offriva<br />

alternative, almeno fino a conoscere il risultato dell´autopsia.<br />

Comunque occorreva sapere qualcosa di piú, sia sul Bartolomei che su Torquato Centi, e chi<br />

meglio di tutti avrebbe potuto fornirgli informazioni piú dettagliate era Pinotti, il direttore dell<br />

´albergo.<br />

Infatti Pinotti disse subito<br />

-Conosco bene, sia il Bartolomei che Centi, da diversi anni passano qui l´estate. Ruggero<br />

Bartolomei é professore di paleontologia, ottima persona con pochissima fortuna nelle vicende<br />

familiari. È vedovo, perse la moglie tre anni fa e Mariolina, l´unica figlia é morta quest´inverno<br />

di leucemia. La conoscevo perché anche lei d´estate era ospite dell´albergo. Dopo la perdita della<br />

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