Diavolo epis Anna Maria

Cesarini e il Diavolo Verde
assolutamente inconsistente ed anzi maldestro e controproducente perché se non lo avesse fatto
difficilmente saremmo andati ad indagare alle agenzie di noleggio. Pensando di avere le spalle
coperte é salito a Danzo, ha lasciato la macchina dietro al muro della villetta, poi ha scavalcato il
muro, aperto un varco nel vetro della porta finestra ed é entrato nell camera della moglie, l´ha
ucccisa e rifatto il cammino all´incontrario. La mattina dopo ha consegnato l´auto e se ne é
probabilmente andato in ufficio convinto di aver compiuto il delitto perfetto. Per completare il
quadro nei dettagli e scoprire il movente, non si ammazza la moglie solo perché é brutta, mi
occorrono le informazioni che aspetto da Fausto.
Per guadagnar tempo si recó direttamente alla Questura di Milano a riceverle in prima mano.
Quello che Fausto gli riferí confermava ció che piú o meno giá sapeva, ma esisteva anche
un fatto nuovo che spiegava ogni cosa.
Girgio Donovani aveva un´amante, Marika Zolktar, una giovane ungherese venuta in Italia per
tentare la carriera da attrice. Aveva giá ottenuto qualche piccola parte prima di conoscerlo.
Giorgio se ne era innamorato al punto da impegnarsi al di lá delle sue possibilitá per farle
ottenere una parte di una certa importanza in un film che si stava girando in Lombardia e a tale
scopo era intervenuto con un apporto finanziario di notevole entitá. Nell´ambiente si diceva che
aveva letteralmente perso la testa per la ragazza che lo dominava e gli faceva fare quel che
voleva, e poiché personalmente non disponeva di risorse adeguate, si doveva ragionevolmente
ritenere che avesse fatto ricorso ai fondi della Fravani, naturalmente all´insaputa dell´azionista di
maggioranza, cioé la moglie, la quale sarebbe inevitabilmente venuta a saperlo, prima o poi, con
conseguenze facilmente prevedibili e soprattutto inevitabili.
Il quadro era delineato, il movente piú che chiaro. “Cherchez la femme”, avrebbero detto i
francesi.
A questo punto doveva fare una visita alla Fravani, sperando di incontrarvi Donovani e
metterlo con le spalle al muro.
Giorgio c´era. Si fece annunziare ed entró nell´ufficio insieme a Lucchesi e Pentassuglia..
Donovani li accolse cortesemente ma si vedeva chiaramente che era teso e preoccupato.
Domandó esitante
-Che sorpresa, Commissario! A che devo l´onore della sua visita ?-
Cesarini attaccó senza perder tempo, voleva approfittare del momento di incertezza
-Le diró subito che sono sorti elementi nuovi e non abbiamo piú la certezza che sua moglie sia
stata assassinata dal serial killer. Abbiamo dovuto quindi dare una svolta alle indagini ed
esaminare i movimenti nella notte tra il dodici e il tredici agosto di tutte le persone
eventualmente interessate, tra le quali naturalmente Lei, dottor Donovani. Cosa dichiara ? -
-L´ho passata nella mia casa, come del resto le notti del lunedí e martedí, quando sono tornato
da Danzo.-
-Ne é proprio sicuro ? Se la sente di dichiarare che non é andato e tornato da Danzo in quella
notte ? -
-Sicurissimo, dottor Cesarini. Come avrei potuto dimenticarmene ? Il fatto é che non ci sono
stato. Anzi, ripensandoci bene posso anche provarlo. Mercoledí sera, il dodici agosto, appunto,
ho fatto cambiare l´olio alla mia auto e subito dopo l´ho stazionata nel garage di casa dove é
rimasta fino alle dodici circa del giorno dopo quando mi hanno avvisato della morte di Franca e
sono corso immediatamente alla Villa dei Castagni. Lei sa che quando si cambia l´olio alla
stazione di servizio applicano un bollino dove sono indicati la data e il chilometraggio. Possiamo
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