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Diavolo epis Anna Maria

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Cesarini e il <strong>Diavolo</strong> Verde<br />

lasciamo da parte queste considerazioni e veniamo ai fatti. La ragazza ieri sera non é<br />

tornata a casa, i parenti l´hanno aspettata fino alle undici poi sono andati all´albergo<br />

pensando che vi si fosse trattenuta per un lavoro straordinario ma hanno saputo che era<br />

uscita alla solita ora, cioé alle sei. Son andati allora nelle case dei conoscenti per sapere se<br />

qualcuno l´avesse vista, ma senza risultato. Allora son venuti da me, ma che avrei potuto<br />

fare a quell´ora? Era passata la mezzanotte. Li ho mandati a casa dicendo che non<br />

appena fosse spuntato il giorno avrei iniziato le ricerche. L´ho fatto personalmente<br />

questa mattina all´alba ed ho cominciato partendo dall´uscita di Villa dei Castagni, io e<br />

quattro carabinieri, ciascuno prendendo una direzione in modo da esplorare la zona a<br />

raggera. È capitato a me di trovarla. Dopo di essere penetrato per una ventina di metri<br />

in questo boschetto che, come vede ha un fitto sottobosco di cespugli, ho notato alcuni<br />

rametti rotti sparsi lungo una linea ben definita che mi hanno data l´impressione che<br />

fossero stati spezzati da qualcuno, animale o persona, che vi fosse passato correndo. Ho<br />

proseguito seguendo quella pista immaginaria, sempre mantenendomi di lato per non<br />

cancellare eventuali tracce, finché l´ho vista, stesa sotto un albero nella stessa identica<br />

maniera di come furono ritrovate la Balleri, la Volatti e Liliana Casertelli, stessa<br />

posizione, stessi tagli ad ics sul ventre e nuda dalla cintola in giú. Sembrerebbe opera del<br />

<strong>Diavolo</strong> Verde ma ricordando il caso della Donovani é meglio aspettare una prova<br />

definitiva.-<br />

Erano giunti nel frattempo al posto dove giaceva il corpo. Effetivamente sembrava di<br />

rivivere un´altra delle solite scene, peró l´occhio esperto di Cesarini colse una differenza<br />

che poteva avere un significato importante. Le vittime precedenti avevano conservato<br />

sul volto una espressione, se non serena, almeno neutra perché, come affermava<br />

Melandri, erano morte in stato di incoscienza, senza rendersene conto. Ma questa era<br />

differente, il volto contratto in una smorfia di rabbia, di dolore, di paura. “Giuseppina<br />

aveva visto la morte vicina e se ne era resa conto, é morta in preda al terrore. Comunque,<br />

pensó, Roberto potrá enventualmente confermare la mia impressione, dovrebbe star qui<br />

da un momento all´altro.”<br />

Nel frattempo Pentassuglia stava scrutando attentamente il terreno , ogni tanto si<br />

inginocchiava e osservava, seguendo la pista dei rami spezzati, per giungere infine<br />

accanto al cadavere. Rifece il cammino all´inverso fino ad avvicinarsi a Cesarini<br />

-Capo, penso di aver scoperto qualcosa di importante. La vittima correva, tanto vero che<br />

ha lasciato sul terreno molle le impronte dei tacchi, sono a distanza tale l´una dall´altra<br />

che ci permettono giungere a questa conclusione, se avesse camminato normalmente<br />

sarebbero molto piú vicine. Per di piú la forma e la dimensione dei tacchi della morta<br />

corrispondono perfettamente a quelle riscontrate sul terreno. Il terreno mostra anche<br />

che é stato calpestato da qualche altro ma le impronte sono indefinite, se la vittima<br />

avesse calzato scarpe da tennis, per esempio, non avrebbe lasciato tracce definite come<br />

quelle. Venga a vedere.-<br />

Anche Ulisse giunse alla stessa conclusione, la vittima aveva percorso il tratto correndo,<br />

molto probabilmente inseguita dall´assassino le cui calzature avevano lasciato orme<br />

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