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Gennaio-marzo 2012 - Link Campus University

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link journal 1/<strong>2012</strong> italia<br />

Sviluppo:<br />

da dove ripartire<br />

Nel tentativo di contribuire a dare una risposta a questo<br />

interrogativo fondamentale per il futuro del nostro<br />

Paese, non si intende entrare nella analisi e nella<br />

valutazione delle misure che il nuovo Governo nazionale intende<br />

proporre all’approvazione del Parlamento e soprattutto<br />

nel dibattito circa l’opportunità di una strategia di pareggio<br />

di bilancio alla luce di una (adeguata) politica monetaria a scala<br />

di Governo della Unione Europea.<br />

Se si guarda al di là dell’attuale situazione di crisi economica<br />

e finanziaria e al futuro a medio-lungo termine, non si può<br />

non condividere l’ipotesi che l’Italia deve svilupparsi e strutturarsi<br />

come una effettiva Società della Conoscenza.<br />

Anche se sono possibili diverse declinazioni<br />

del concetto di Società della Conoscenza, nondimeno<br />

sono assunti alcuni aspetti strutturali<br />

sui quali si fonda una tale Società: essa si caratterizza<br />

per il fatto che tutti i processi economici<br />

e sociali fanno un uso estensivo e<br />

approfondito di conoscenze avanzate (in particolare<br />

quelle di tipo tecnico-scientifico) ed<br />

esiste una diffusa propensione di tutte le componenti<br />

sociali alla generazione e all’utilizzo di<br />

tali conoscenze.<br />

L’implementazione in Italia di tale modello di<br />

Società appare irrinunciabile se si vuole evitare<br />

la marginalizzazione dell’economia nazionale<br />

nel contesto competitivo globalizzato, in cui i modelli produttivi<br />

‘tradizionali’, basati sull’efficienza delle operations e sull’innovazione<br />

incrementale, non risultano più sostenibili a<br />

fronte della concorrenza dei Paesi di nuova industrializzazione,<br />

che dispongono di non imitabili differenziali positivi<br />

nei costi del lavoro e delle materie prime.<br />

Perseguendo con tali modelli di business, si estenderebbero<br />

Claudio Roveda , <strong>Link</strong> <strong>Campus</strong> <strong>University</strong><br />

Sviluppo<br />

L’implementazione<br />

di un nuovo modello<br />

di Società appare<br />

irrinunciabile<br />

se si vuole evitare<br />

la marginalizzazione.<br />

19<br />

in modo diffuso i processi di crisi aziendale, che hanno portato<br />

molte aziende, soprattutto di piccole e micro dimensioni,<br />

ad uscire dal mercato, con gravi ripercussioni negative sul<br />

piano dell’occupazione e del reddito. Appare quindi necessario<br />

modificare la struttura dell’economia e della società italiana<br />

secondo queste direttrici di fondo:<br />

• mantenere, all’interno del sistema produttivo nazionale,<br />

il ruolo strategico del manufacturing in quanto motore<br />

della dinamica, se non della stessa esistenza, degli altri settori,<br />

dall’agricoltura ai servizi;<br />

• fondare la capacità di offerta e la competitività di<br />

tutti i settori produttivi, sulla innovazione knowledge based, in<br />

particolare quella tecnico-scientifica;<br />

• assicurare, attraverso l’attività di ricerca, una<br />

“produzione” di conoscenze avanzate, rispondenti<br />

sia alle esigenze di sviluppo del sistema<br />

produttivo nella logica di sostenibilità sia alle<br />

aspettative di qualità della vita dei cittadini, sia<br />

alla soluzione delle grandi problematiche sociali<br />

(in particolare nei campi della salute, della<br />

sicurezza, dell’ambiente);<br />

• accrescere la dotazione di capitale<br />

umano qualificato, in grado sia di contribuire<br />

alla generazione di conoscenze avanzate sia<br />

all’utilizzo intelligente e consapevole delle soluzioni<br />

applicative realizzate a partire da tali conoscenze,<br />

in tutti i processi economici e sociali.<br />

Assunti questi elementi strutturali fondamentali della Società<br />

della Conoscenza che si intende costruire in Italia, è possibile<br />

delineare le strategie di azione che i diversi stakeholder della economia<br />

e della società nazionale, in primo luogo a livello di governo<br />

pubblico, sono chiamati a elaborare e implementare.<br />

Tali azioni devono svilupparsi prioritariamente per:<br />

• promuovere e sostenere lo sviluppo nelle imprese di<br />

un modello strategico di business, fondato sull’innovazione,

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