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deMOcrAzIA epArtecIpAzIOne - Federazione Trentina delle ...

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IN PRIMO PIANO<br />

dEMOCRAzIA E PARTECIPAzIONE<br />

cooPerazione,<br />

diamoci una mano<br />

(ma è una mano che tira tutto iL trentino)<br />

di Franco de Battaglia<br />

Diego Schelfi conclude, con l’assemblea<br />

di giugno, il primo anno del<br />

suo terzo mandato alla presidenza<br />

della Cooperazione <strong>Trentina</strong>. Ne<br />

restano altri due. E’ stato un anno<br />

in cui la Cooperazione ha dimostrato<br />

la sua centralità necessaria<br />

all’economia del Trentino ed alla<br />

sua dimensione sociale, non senza<br />

l’emergere di antiche e nuove debolezze.<br />

Nel 2009 la Cooperazione<br />

ha fatto da volano alle misure anticrisi<br />

promosse dalla Provincia, si è<br />

spesa per non far mancare l’ossigeno<br />

finanziario alle piccole imprese<br />

e alla famiglie, ha evitato clamorosi<br />

tracolli. I bilanci <strong>delle</strong> casse rurali<br />

sono eloquenti al riguardo: meno<br />

profitti e più “sofferenze”, non perché<br />

ci sia stata minor efficienza, ma<br />

perché si sono aperte linee di credito<br />

sulla fiducia di chi lavora con<br />

difficoltà. D’altra parte nel 2009<br />

sono venute al pettine difficoltà<br />

che si erano accumulate nel corso<br />

degli anni passati, a volte frutto di<br />

ambizioni eccessive, a volte di crisi<br />

non prevedibili… Fiavé, Folgarida,<br />

le eccedenze del vino, il deprezzamento<br />

<strong>delle</strong> mele… investimenti,<br />

indebitamenti… La Cooperazione<br />

non è mai stata così presente, ma<br />

non ha mai neppure avuto tanta<br />

carne al fuoco.<br />

Presidente Schelfi: un anno trascorso.<br />

E due per rafforzare ulteriormente<br />

il ruolo cooperativo. E per<br />

scioglierne i nodi.<br />

Sì, il 2009 è stato un anno difficile,<br />

nel quale però le scelte hanno ulteriormente<br />

legittimato il ruolo della<br />

cooperazione nel Trentino. Ma i<br />

prossimi due anni saranno ancora<br />

più importanti. Straordinari. Sono<br />

decisive le sfide che si pongono al<br />

movimento cooperativo dopo la<br />

grande crisi, in questa fase di ripensamento<br />

del mondo, dell’Europa ed<br />

anche della nostra autonomia.<br />

Iniziamo dal futuro, allora.<br />

Questa non è una poltrona facile.<br />

La Cooperazione non è un settore<br />

facile. Vive nell’economia, ma<br />

non è un’impresa come le altre,<br />

non può misurare i suoi obiettivi<br />

solo sull’utile che accumula. La<br />

Cooperazione deve saper mettere<br />

insieme un sistema di imprese ed<br />

essere al tempo stesso movimento.<br />

Deve innanzitutto saper preparare<br />

i suoi uomini, a tutti i livelli: cooperatori,<br />

consumatori, direttori…<br />

Occorre capire che la Cooperazione<br />

è innanzitutto un gruppo di per-<br />

8<br />

C O O P E R A Z I O N E T R E N T I N A N ° 5 - M A G G I O 2 0 1 0<br />

sone.<br />

Manager competenti, ma radicati<br />

in profondi valori? Non è facile.<br />

E’ necessario. Come si legge nell’ultima<br />

enciclica del Papa, sostenuta<br />

da grandi economisti, oggi l’unico<br />

modo per fare una buona impresa<br />

è di farla in modo etico. Una buona<br />

impresa economica, non un’associazione<br />

di beneficenza. Noi soprattutto<br />

dobbiamo essere coerenti su<br />

questo punto.<br />

Ci vorrebbero uomini in controtendenza<br />

rispetto a come vengono<br />

preparati dalle scuole economiche:<br />

tutto Pil, finanza, derivati ecc.<br />

Esistono anche percorsi di studio<br />

“altri”, straordinari per i giovani<br />

d’oggi. Dobbiamo cercarli, incentivarli.<br />

C’è gente splendida che si<br />

sta impegnando. Io dico: “Dateci<br />

idee, dateci uomini”. Questo è il<br />

futuro. Uomini e donne nuovi,<br />

molte donne, stanno emergendo nei<br />

settori cooperativi. Nelle valli, nei<br />

paesi, sta emergendo un fermento<br />

giovanile e femminile che da tempo<br />

non si notava. Dico ai cooperatori,<br />

ma anche ai politici, ai giornalisti:<br />

seguite da vicino quanto sta avvenendo.<br />

Non è scontato. Seguitelo<br />

con generosità. Questa mi sembra la

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