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deMOcrAzIA epArtecIpAzIOne - Federazione Trentina delle ...

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JENNy CAPUANO (con il fazzoletto rosso in testa)<br />

a lezione in attesa della scuola che sta sorgendo<br />

alle sue spalle a Chetala. Jenny nasce a Caserta<br />

nel 1973, ma ad appena dieci mesi di vita la<br />

sua famiglia si trasferisce a Torbole. Laureata in<br />

Lingue e Letterature Straniere a Trento, frequenta<br />

numerosi corsi di formazione sui temi della cooperazione<br />

internazionale, con diverse esperienze sul<br />

campo. Facilita la nascita del Tavolo Trentino con<br />

il Mozambico e dal 2001 collabora con il Consorzio<br />

Associazioni con il Mozambico (Cam), per il quale<br />

dal 2003 al 2007 ha svolto il ruolo di coordinatrice<br />

del programma di cooperazione decentrata tra la<br />

Provincia di Trento e, in Mozambico, la Provincia<br />

di Sofala nel distretto di Caia. Oggi coordina le<br />

attività del Centro per la Formazione alla solidarietà<br />

Internazionale di Trento.<br />

bambini dai 3 ai 6 anni dove giocare<br />

ed apprendere la lingua portoghese,<br />

necessaria per poter frequentare la<br />

scuola, perché la gente parla prevalentemente<br />

la locale lingua bantu, il<br />

chisena. Poi un’officina pedagogica<br />

con lezioni di inglese, informatica,<br />

cultura generale, cinema e una radio<br />

comunitaria, grande sogno dei giovani.<br />

Oggi tutto è più facile perché<br />

c’è l’energia elettrica. E ancora la<br />

sanità: abbiamo ristrutturato la rete<br />

dei dispensari periferici e formato gli<br />

infermieri. Ma il compito più gravoso<br />

è stato, è e sarà la lotta all’Aids.<br />

Nella provincia di Sofala si stima che<br />

il 30 per cento della popolazione sia<br />

sieropositiva.<br />

Cosa avete fatto per frenarne la<br />

diffusione?<br />

Dal 2006 è stata introdotta la terapia<br />

retro virale, che comunque è complessa<br />

e richiede spesso un’assistenza<br />

domiciliare, garantita da una rete<br />

di operatori che passano di casa in<br />

casa. Per la prevenzione, un lavoro<br />

magnifico lo fanno i gruppi teatrali<br />

composti da giovani che “insegnano”<br />

a difendersi da tutte le malattie.<br />

Ed infine il microcredito, partito un<br />

po’ in sordina, un progetto condiviso<br />

dalla Cassa Rurale di Aldeno-<br />

Cadine. Prima, anche per la scarsa<br />

circolazione di denaro, accadeva che<br />

si ricorresse al baratto in tempi di<br />

carestia. Chi chiedeva una misura di<br />

mais in prestito, doveva restituirne<br />

due: un interesse del 100 per cento.<br />

Siamo soddisfatti, il tasso di insolvenza<br />

non supera il 2 per cento.<br />

Tanti progetti meravigliosi… Ma<br />

l’Africa? Quale Africa ha conosciuto?<br />

L’Africa, nell’immaginario di tanti<br />

europei, è in bilico tra due opposti:<br />

o terra senza speranza, martoriata da<br />

guerre e corruzione, o paradiso terrestre,<br />

dove la natura ancora può essere<br />

incontaminata… Due stereotipi<br />

entrambi fuorvianti. Il Mozambico,<br />

in particolare, ha una sventura: è<br />

povero di risorse minerarie; che è<br />

anche la sua fortuna, perché non fa<br />

così gola. Riserve forestali e terra a<br />

parte.<br />

E qual è il modo giusto per guardare<br />

al Mozambico e all’Africa? Che<br />

cosa dire a chi avesse l’intenzione di<br />

compiere la sua stessa esperienza?<br />

È sbagliato pensare che ci sia da una<br />

43<br />

C O O P E R A Z I O N E T R E N T I N A N ° 5 - M A G G I O 2 0 1 0<br />

CULTURA COOPERATIVA | finestra sul mondo<br />

parte chi dà e dall’altra chi riceve, e<br />

basta. Anche noi volontari doniamo<br />

ma riceviamo, e così dev’essere.<br />

Mettiamoci nei panni degli africani<br />

che ci vedono arrivare tra loro: come<br />

potrebbero avere fiducia in chi fosse<br />

disposto soltanto a dare, e non anche<br />

a ricevere?<br />

E lei che cosa ha ricevuto?<br />

Ho imparato, ma per davvero, che<br />

abbiamo bisogno gli uni degli altri.<br />

Che dobbiamo spogliarci completamente<br />

di ogni genere di preconcetto.<br />

Ho imparato la lezione fondamentale<br />

che i problemi vanno affrontati<br />

assieme, tutti assieme. E che ovunque<br />

tu vada, anche nell’angolo più remoto<br />

e miserabile del continente africano,<br />

troverai sempre persone disposte<br />

a mettersi in gioco, a cambiare. Con<br />

te, se anche tu sarai disposto a metterti<br />

in gioco e a cambiare con loro.<br />

E se all’inizio si sentiva scrutata…<br />

… a poco a poco siamo diventati ciascuno<br />

parte della vita dell’altro. Ed è<br />

così che si fa cooperazione.

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