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CULTURA COOPERATIVA<br />
qUI EUROPA<br />
Hervé Guider,<br />
segretario generale<br />
dell’Associazione <strong>delle</strong><br />
banche cooperative<br />
europee.<br />
Molto partecipata la quarta convention <strong>delle</strong> banche cooperative europee a Bruxelles.<br />
Banche cooPeratiVe euroPee<br />
Forza trainante deLLa riPresa<br />
di Letizia Piangerelli *<br />
Rete e motore dell’economia: ecco<br />
il ruolo rivendicato dalle banche<br />
di credito cooperativo europee,<br />
riunite a Bruxelles per la loro quarta<br />
convention.<br />
La delegazione di Federcasse, in<br />
rappresentanza <strong>delle</strong> banche di<br />
credito cooperativo italiane. Da<br />
sinistra Federico Cornelli e Sergio<br />
Gatti, rispettivamente direttore<br />
operativo e direttore generale di<br />
Federcasse.<br />
La quarta convention <strong>delle</strong> banche<br />
cooperative europee – che si è tenuta<br />
l’8 aprile a Bruxelles nel quadro del<br />
40° anniversario dell’Associazione<br />
<strong>delle</strong> banche cooperative europee<br />
(Eacb) – ha permesso ai leader del<br />
credito cooperativo di delineare le<br />
prospettive del settore e riflettere<br />
su come comunicare efficacemente<br />
la “diversità” del proprio modello.<br />
L’evento si inserisce in un panorama<br />
di intensa attività del legislatore europeo,<br />
che fa presagire un forte giro<br />
di vite nell’architettura del settore<br />
finanziario del prossimo futuro.<br />
inasprimento<br />
legislativo<br />
Tra i nodi emersi con la crisi finanziaria,<br />
spiccano anche le lacune del<br />
sistema di vigilanza europeo, ancora<br />
frammentato a livello nazionale.<br />
Una prima risposta della<br />
Commissione Europea in tal senso<br />
era arrivata a settembre 2009, quan-<br />
38<br />
C O O P E R A Z I O N E T R E N T I N A N ° 5 - M A G G I O 2 0 1 0<br />
do il Commissario al mercato interno<br />
Barnier aveva annunciato iniziative<br />
legislative sui mercati dei derivati<br />
(entro l’estate), sui credit default<br />
swaps (autunno) e sui requisiti di<br />
capitale (entro fine anno). Nel frattempo,<br />
i legislatori europei discutono<br />
di un sistema europeo di supervisori<br />
finanziari (Esfs), di tre nuove autorità<br />
europee di vigilanza per i settori bancario,<br />
assicurativo e previdenziale, e<br />
di diverse opzioni per un fondo di<br />
salvataggio <strong>delle</strong> banche. A fronte di<br />
questa intensa agenda, emerge l’inquietudine<br />
<strong>delle</strong> banche cooperative<br />
europee, confermata da tendenze<br />
all’inasprimento registrate anche in<br />
seno al Comitato di Basilea. Secondo<br />
il vicepresidente dell’Eacb, Gerhard<br />
Hofmann, il legislatore europeo deve<br />
“tenere presente il principio di proporzionalità<br />
ed evitare un eccesso<br />
di regolamentazione, volto solo ad<br />
impressionare l’opinione pubblica”.<br />
Constatando che la crisi segna una<br />
svolta nella percezione del legislatore