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deMOcrAzIA epArtecIpAzIOne - Federazione Trentina delle ...

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GeneraziOni a COnFrOntO.<br />

tOrna eDuCa<br />

Per due anni migliaia di bambini e<br />

ragazzi, genitori ed insegnanti, educatori<br />

ed esperti hanno raccolto l’invito<br />

dei promotori di Educa - tra i quali la<br />

Cooperazione trentina e nazionale - ad<br />

incontrarsi e dialogare sull’educazione.<br />

Ben 12.000 persone l’anno scorso<br />

hanno riempito le sale dei seminari,<br />

partecipato agli spettacoli nei teatri e ai<br />

laboratori creativi nelle strade e nelle<br />

piazze. “Un grande successo per l’evento<br />

- spiega Michele Odorizzi, presidente<br />

di Educa - che ha alimentato non solo<br />

la voglia di consolidarlo, ma anche di<br />

avviare un percorso di condivisione più<br />

ampio e continuo. Ci ritroveremo quindi<br />

con entusiasmo a Rovereto dal 23 al 26<br />

settembre, ma già in questi mesi faremo<br />

un percorso con appuntamenti in<br />

diverse città italiane (tra le quali Padova,<br />

Trento, Bergamo) che avrà al centro il<br />

tema di quest’anno: generazioni. Ci sarà<br />

anche uno spazio virtuale: il forum sul<br />

sito www.educaonline.it per discutere e<br />

fare proposte”.<br />

Il calendario si è aperto ad aprile con un<br />

incontro a Rovereto cui ha partecipato<br />

il filoso Ivo Lizzola (nella foto), preside<br />

della Facoltà di Scienze della formazione<br />

dell’Università di Bergamo e autore<br />

del libro Di generazione in generazione.<br />

Nella sua lectio magistralis ha ripreso<br />

alcune parole chiave con cui il comitato<br />

promotore di Educa declina il tema <strong>delle</strong><br />

relazioni fra generazioni: futuro, memoria<br />

e contestazione.<br />

perché oggi si torna a parlare di<br />

generazioni?<br />

Dopo l’ubriacatura intorno all’individuo<br />

autonomo e autosufficiente nel pensare<br />

e realizzare il proprio progetto di vita,<br />

oggi si è “costretti” a costruire la propria<br />

storia con altri. I destini <strong>delle</strong> generazioni<br />

sono fortemente disegnati dalle<br />

relazioni con le altre generazioni, dentro<br />

ai vincoli e alle possibilità che queste<br />

permettono, basti pensare alle opportunità<br />

di lavoro per i giovani e ai bisogni di<br />

cura per gli anziani. Sono cambiamenti<br />

già in atto, ciò non significa però che<br />

non sia necessario aumentare i livelli<br />

di consapevolezza per mostrare che<br />

quelli rappresentati spesso come sacrifici,<br />

costrizione di ruolo, sono in realtà<br />

luoghi di nuova possibilità e libertà. Ed<br />

Educa è ad esempio una grande occasione<br />

per guardare e capire quello che<br />

sta già avvenendo.<br />

il titolo del suo libro, Di generazione<br />

in generazione, rimanda<br />

ad un passaggio, contiene il<br />

senso di una consegna. Ma che<br />

cosa si consegna in una società<br />

in cui si continua a parlare di<br />

13<br />

C O O P E R A Z I O N E T R E N T I N A N ° 5 - M A G G I O 2 0 1 0<br />

NEWSCOOP<br />

“ Come è difficile restare padre<br />

quando i figli crescono.<br />

”<br />

Franco Battiato<br />

crisi di valori?<br />

Si consegna ciò che si è colto come<br />

buono e giusto, che si è colto come<br />

“avente valore”. Non si può quindi fare<br />

una consegna che non comprenda<br />

anche i valori. Quelli di cui parliamo non<br />

sono però valori astratti; attraverso i<br />

racconti si trasmette ciò che piano piano<br />

si è decantato come davvero essenziale.<br />

Sembra riferirsi alle storie<br />

familiari, ai racconti di padre<br />

in figlio. Ma quali sono i modi<br />

invece di consegna della memoria<br />

collettiva, della storia sociale<br />

che fa comunità?<br />

Ci sono le storie collettive che passano<br />

attraverso le esperienze come quelle<br />

fatte dai ragazzi che compiono il viaggio<br />

della memoria ad Auschiwtz e Dakau.<br />

Ci sono poi molti esempi anche di piccole<br />

comunità che coinvolgono i ragazzi<br />

in attività di partecipazione responsabile<br />

alla vita comunitaria, ad esempio attraverso<br />

il volontariato nelle case di riposo<br />

e in percorsi di recupero della storie<br />

collettive, ad esempio di fabbriche che<br />

hanno chiuso. Sono “consegne” che<br />

passano attraverso l’esperienza, anche<br />

se poi c’è bisogno di ricostruire anche i<br />

riti e le celebrazioni (s.d.v.).

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