deMOcrAzIA epArtecIpAzIOne - Federazione Trentina delle ...
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dalla Famiglia Cooperativa Bassa<br />
Valsugana che ha dato vita alla rinascita<br />
di Carzano dal punto di vista<br />
sociale (vedi box a destra).<br />
i gruppi operativi locali<br />
Per i soci di cooperative di grandi<br />
dimensioni, con una presenza diffusa<br />
su ampi territori, un sistema che<br />
incentiva la partecipazione, sperimentato<br />
in Trentino dalla Rurale<br />
Giudicarie Valsabbia Paganella, è<br />
quello dei ‘gol’, i gruppi operativi<br />
locali. La Cassa sviluppa la propria<br />
operatività su un territorio d’azione<br />
molto vasto che va dall’Altopiano<br />
della Paganella, attraverso la Valli<br />
Giudicarie, fino ad includere la zona<br />
del lago d’Idro e della Conca d’Oro.<br />
Inoltre, negli ultimi 5 anni la compagine<br />
sociale dell’istituto presieduto<br />
da Bruno Martinelli e diretto da<br />
Davide Donati è passata da 5mila<br />
a 7200 soci (+43%). Due motivi<br />
che hanno fatto sentire il bisogno di<br />
La Cassa Rurale<br />
Giudicarie Valsabbia<br />
Paganella ha attivato<br />
i gol, gruppi operativi<br />
locali, per fare da<br />
ponte tra base<br />
sociale e consiglio<br />
di amministrazione.<br />
Nella foto il presidente<br />
dell’istituto Bruno<br />
Martinelli<br />
IN PRIMO PIANO | democrazia e partecipazione<br />
nuovi strumenti di partecipazione.<br />
I gol (quattro, uno per territorio)<br />
hanno funzione consultiva e fanno<br />
da ponte tra base sociale e consiglio<br />
di amministrazione.<br />
un’assemblea al mese<br />
Il Consorzio Lavoro Ambiente ha<br />
invitato Marco Mazzoli, docente<br />
alla Cattolica, Benito Benati, già<br />
direttore finanziario della Sacmi<br />
e il suo presidente Domenico<br />
Olivieri, a presentare la storia della<br />
cooperativa di produzione e lavoro<br />
di Imola considerata dagli ambienti<br />
accademici un vero e proprio case<br />
study sotto diversi profili: umano,<br />
imprenditoriale, manageriale.<br />
Un’impresa industriale manifatturiera,<br />
fondata nel 1919 da 9<br />
operai metalmeccanici disoccupati,<br />
che in poco meno di un secolo<br />
è cresciuta fino a diventare una<br />
multinazionale presente nei mercati<br />
di oltre 100 Paesi; un transatlantico<br />
cooperativo di oltre 1700<br />
soci lavoratori che si riuniscono<br />
tutti i mesi in assemblea. “Il meccanismo<br />
dell’assemblea mensile<br />
– spiega Mazzoli – ha come<br />
premessa una selezione all’entrata:<br />
in questa cooperativa, infatti,<br />
non c’è il principio della porta<br />
aperta, ma i soci vengono valutati<br />
in base all’impegno sul lavoro<br />
e alla condivisione dello spirito<br />
cooperativo. Questo fa in modo<br />
che entrino a far parte della base<br />
sociale soltanto i lavoratori più<br />
motivati a partecipare. Una scelta<br />
molto dibattuta a livello nazionale<br />
– prosegue il docente – talvolta<br />
anche criticata, ma che ha rivelato<br />
altissima efficacia” (d.p.).<br />
7<br />
C O O P E R A Z I O N E T R E N T I N A N ° 5 - M A G G I O 2 0 1 0<br />
L’incontro con Marco Mazzoli, docente alla<br />
Cattolica, Benito Benati, già direttore finanziario<br />
e Domenico Olivieri, presidente della Sacmi,<br />
che hanno presentato presso il Consorzio<br />
Lavoro Ambiente il libro Partecipazione ricerca<br />
innovazione.<br />
CARzANO, LA<br />
RIVOLUzIONE PARTE<br />
DALLA ‘FAMIGLIA’<br />
A Carzano, comunità di 500 anime in<br />
Valsugana, qualche anno fa il piccolo punto<br />
vendita della Famiglia Cooperativa Bassa<br />
Valsugana faticava a sopravvivere. Così,<br />
all’interno del progetto Restore finanziato<br />
dal Fondo sociale europeo e promosso dalla<br />
<strong>Federazione</strong>, la cooperativa ha proposto un<br />
questionario alla popolazione, per rilevare<br />
le esigenze della comunità e raccogliere<br />
le disponibilità <strong>delle</strong> persone a mettersi in<br />
gioco per attivare servizi che mancavano o<br />
che potevano essere rinforzati.<br />
Da questa scintilla è nata l’associazione di<br />
promozione sociale ‘Casa dei Pioveghi’, che<br />
oggi conta 49 soci, tra cui Comune, Famiglia<br />
Cooperativa, Nido gestito dalla cooperativa<br />
Bellesini e 7 associazioni di volontariato.<br />
Il suo scopo è operare per lo sviluppo<br />
della comunità e di tutti i suoi membri per<br />
realizzare, attraverso forme organizzate di<br />
partecipazione, una rete stabile di attività e<br />
servizi in grado di migliorare le condizioni di<br />
vita di tutta la popolazione e di ogni singolo<br />
cittadino.<br />
I servizi che l’associazione offre sono: spesa<br />
a domicilio, aiuto e sostegno nei compiti<br />
scolastici, microassistenza e piccoli lavori<br />
di manutenzione. Il meccanismo di fornitura<br />
dei servizi ruota attorno alla ‘banca del<br />
dono’, quindi al principio del mutuo aiuto: le<br />
persone possono offrire le proprie capacità<br />
e disponibilità ma anche richiedere quello di<br />
cui hanno bisogno. E, proprio sul tema del<br />
dono, il 6 giugno l’Associazione organizza<br />
una grande festa per tutto il paese, coordinata<br />
da un gruppo di giovani di Carzano e dei<br />
comuni vicini.