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75. Zingara Kalderas in Svezia<br />
u baro drom<br />
L’ambiente raccontato<br />
Nonna indovina 2<br />
Mi chiamo Annibale Niemen, zingaro sinto. Sono nato in gennaio, nel 1944, da Niemen<br />
Nello e Dubois Margherita. (…)<br />
Mio padre proviene da una delle più antiche famiglie di artisti d’Italia. Mio nonno paterno<br />
gestiva un circo, lasciatogli da mio bisnonno. Gli artisti erano la sua famiglia: mia nonna<br />
Lucia e i suoi figli Guido, Ferruccio, Nello, Emma, Renato e Imperia. (…)<br />
Molto spesso mia nonna Lucia si improvvisava indovina, come tutte le donne anziane e<br />
sfruttava il fatto che le donne di paese volevano conoscere il futuro.<br />
Nella loro ingenuità, senza rendersene conto, dicevano quello che era successo loro e<br />
quello che volevano sapere. Le indovine, ripetendo con diverse parole, davano la risposta.<br />
Le paesane andavano via soddisfatte e davano in cambio qualche soldo e il più delle volte<br />
contraccambiavano in natura con polli, conigli, verdura, salami, patate.<br />
Tutto questo era un reato (…), così le nostre nonne stavano molto attente a non farsi<br />
scoprire e chiedevano alle loro interlocutrici di non parlare con nessuno, altrimenti la profezia<br />
non si sarebbe avverata, anzi avrebbero avuto una disgrazia…<br />
I cortili delle osterie 3<br />
I cortili delle osterie erano anche luoghi in cui si facevano gli spettacoli<br />
sia con le marionette che quelli cantati. La scelta era un po’ a caso,<br />
se per esempio ci si doveva fermare perché il viaggio era lungo e il<br />
tragitto richiedeva le tappe.<br />
Quindi, dopo un giorno, per non sfiancare i cavalli, si sostava nei<br />
paesi che si incontravano.<br />
Ricordo di una volta che ci fermammo ad Acquatico, piccolo paese<br />
in provincia di Imperia. Mio padre e i miei zii chiesero subito al padrone<br />
dell’Osteria se nel suo cortile, che era anche il campo di bocce, si<br />
poteva fare uno spettacolo di teatro.<br />
L’oste disse di sí e il giorno dopo<br />
montammo tutto. Alla sera il cortile<br />
era pieno di gente, il pubblico si<br />
divertì molto e chiesero a mio padre<br />
di fare un altro spettacolo. In<br />
quel paese non c’era nessun divertimento<br />
e il giorno dopo ci sarebbe<br />
stato ancora più pubblico, perché<br />
sarebbero scesi anche i montanari.<br />
76. Otto Pankok, Pranzo, 1965<br />
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