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45 Cfr. GEANAKOPLOS, 1985, p.401.<br />
46 Cfr. NICOL, 1994, pp. 93- 106.<br />
47 Cfr. GREGORA, I,1829- 1855, p. 160.<br />
<strong>Porphyra</strong> Anno III, numero VII, Aprile 2006<br />
“L’ultima dinastia di Bisanzio: i Paleologi<br />
1259-1453”<br />
Durante questo periodo d’esilio Teodora compose<br />
un’opera che ha come soggetto la vita dei fratelli Teodoro e<br />
Teofane, conosciuti come Graptoi, nominativo a loro attribuito a<br />
causa della persecuzione subita durante il periodo iconoclasta.<br />
L’appellativo si riferisce infatti alla punizioni inflitta: furono<br />
marchiati a fuoco sulla fronte con dodici versi giambici.<br />
Quest’opera, ricca di citazioni dalle Sacre Scritture e da autori<br />
greci classici, è esempio dell’elevata cultura di Teodora e,<br />
contemporaneamente, dell’esperienza da lei vissuta in prima<br />
persona. Traspare chiaramente il legame tra coloro che furono<br />
vittime della persecuzione iconoclasta e la persecuzione subita da<br />
lei e dai suoi cari durante il regime dello zio Michele VIII. Filo<br />
conduttore dell’opera è il parallelismo tra i due fratelli graptoi e i<br />
cognati di Teodora Manuele e Isacco Raul.<br />
L’unione di Lione proclamata nel 1274, salvò<br />
Costantinopoli dai nemici occidentali, che erano intenzionati a<br />
ricon<strong>qui</strong>stare quello che avevano perduto nel 1261.<br />
Anche i pontefici si resero ben presto conto che l’unione era un<br />
inganno e una strategia politica, tanto che nel 1281 Papa Martino<br />
IV scomunicò il Paleologo, rendendo l’unione insignificante.<br />
Pochi mesi dopo, l’11 dicembre del 1282, l’imperatore Michele<br />
VIII Paleologo morì all’età di 58 anni, dopo una reggenza di<br />
ventiquattro anni 45 . Con la sua morte svanì ogni pretesa di unione<br />
forzata con la chiesa di Roma.<br />
V. Il ritorno dell’ortodossia e l’amicizia con il patriarca<br />
Gregorio di Cipro.<br />
Il successore e figlio di Michele VIII, Andronico II<br />
Paleologo 46 , permise a tutti coloro che erano stati allontanati<br />
dall’impero di ritornare a Costantinopoli e il patriarca Giuseppe<br />
rivestì nuovamente la sua carica.<br />
Teodora e la madre, finalmente libere, rientrarono a<br />
Costantinopoli. Eulogia insistette con Andronico suo nipote,<br />
affinché firmasse un decreto in cui confermava la definitiva<br />
rinuncia ad ogni pretesa unionista con Roma 47 .<br />
L’ortodossia nella sua forma più intollerante fu ristabilita a<br />
Costantinopoli.<br />
Nel 1283, il patriarca Giuseppe si ritirò definitivamente dal<br />
suo incarico e morì pochi mesi dopo. Questo ritiro riaccese i<br />
contrasti tra i sostenitori di Arsenio, che speravano in un<br />
legittimo successore di quest’ultimo. La decisione<br />
dell’imperatore Andronico di eleggere patriarca un uomo come<br />
Giorgio di Cipro fu inaspettata e creò un certo disappunto tra gli<br />
arseniti.<br />
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Rivista online a cura dell’Associazione Culturale Bisanzio