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<strong>Porphyra</strong> Anno III, numero VII, Aprile 2006<br />

“L’ultima dinastia di Bisanzio: i Paleologi<br />

1259-1453”<br />

TRE LETTERE GRECO-LATINE<br />

Una<br />

Di Costantino Paleologo ultimo Imperatore bizantino<br />

E due<br />

Di Demetrio Paleologo despota del Peloponneso<br />

Dirette a<br />

Borso Marchese d’Este<br />

Signore di Ferrara 249<br />

Appena intesi come in questo R. Archivio Palatino si<br />

conservano alcune Lettere scritte in carattere Greco, non così<br />

facile a decifrare, mi venne vaghezza di provarmi a leggerle con<br />

quel po' di pratica delle scritture Bizantine che feci un cinquant'<br />

anni sono in Bologna sotto il magistero dell' incomparabile<br />

professore Giuseppe Mezzofanti, poscia Cardinale della Santa<br />

Romana Chiesa. Ed avendo, per cortesia del meritissimo<br />

Direttore del ridetto R. Archivio signor cavaliere ingegnere<br />

Giuseppe Campi, potuto trarne copia, mi parve che meritassero<br />

di vedere la pubblica luce e far parte degli studi della nostra R.<br />

Deputazione di Storia Patria. Mi giovi pertanto darle <strong>qui</strong><br />

fedelmente trascritte, accompagnandole con qualche breve<br />

illustrazione storica e filologica. e disponendole per ordini<br />

cronologico come segue. 250<br />

249 "Tre lettere greco-latine una di Costantino paleologo ultimo imperatore bizantino e due di Demetrio paleologo despota del<br />

Peloponneso dirette a Borso marchese d'Este signore di Ferrara / Celestino Cavedoni " articolo che fa parte di: [Atti e memorie<br />

Deputazione di Storia Patria per le antiche province modenesi]. - [S.l. : s.n.], [186?]. - 1 fasc. ; 33 cm. ((Contiene fascicoli di<br />

interesse ferrarese. Inventario: CAR 12599 Collocazione: SL CARLETTI 12599<br />

250 Per mancanza di caratteri greci forniti de’ suoi segni diacritici, le do senza accenti e senza spiriti, tranne qualcuno apposto alle<br />

voci che senz’essi rimarrebbero e<strong>qui</strong>voche. Omisi altresì gli iota muti; tanto che questi mancano anche nella scrittura originale.<br />

(NdR: nel ripubblicare lo studio, forti anche delle risorse informatiche al servizio della scrittura greca, si è deciso invece di indicare<br />

spiriti, accenti nonché, per una più agevole comprensione del testo, gli iota sottoscritti. La riscrittura del testo è a cura di Matteo<br />

Broggini). Parimente nelle parti latine i dittonghi ae, per star fedele all’originale, si mantengono scritti col semplice e<br />

86<br />

Rivista online a cura dell’Associazione Culturale Bisanzio

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