You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
<strong>Porphyra</strong> Anno III, numero VII, Aprile 2006<br />
“L’ultima dinastia di Bisanzio: i Paleologi<br />
1259-1453”<br />
1354; 1364-1376). Paolo accompagnava il Conte Verde, Amedeo<br />
VI di Savoia (1343-1383), parente dell’imperatore bizantino, che<br />
alla testa di una spedizione crociata liberò Gallipoli dai Turchi e<br />
sconfisse anche i Bulgari. A questo punto però Giovanni V fece<br />
un passo falso, convertendosi personalmente al Cattolicesimo,<br />
come Michele VIII, prima dell’Unione, a Roma stessa nel<br />
1369 212 . Tale passo era stato incautamente favorito da Giovanni<br />
Cantacuzeno, ormai monaco ma ancora molto influente, il quale<br />
credette che aver strappato l’assenso romano al Concilio<br />
giustificasse questa concessione personale. Questo<br />
probabilmente fece illudere Urbano V sulle sue possibilità di<br />
influenzare la Chiesa greca tramite il sovrano, e volle retrocedere<br />
dal progetto del Sinodo, affermando che le verità già discusse<br />
non potevano essere ridefinite, e venendo in questo – come in<br />
altre cose del suo papato – fagocitato dalla Curia e dalla sua<br />
mentalità 213 . Del resto, lo stesso clero bizantino faceva la fronda,<br />
e il patriarca Filoteo, mentre Giovanni V era in viaggio,<br />
moltiplicò gli appelli alla fedeltà all’Ortodossia non solo ai<br />
Greci, ma anche ai Siriani, agli Egiziani, agli Slavi e ai Russi. Di<br />
lì a poco, almeno in Occidente la situazione sarebbe<br />
completamente mutata, in quanto la nascita del Conciliarismo<br />
avrebbe spinto i Latini suoi fautori a chiedere a gran voce un<br />
Sinodo ai Greci, questa volta guardato con sospetto da Manuele<br />
II (1391-1425), quello stesso che doveva andare come ostaggio<br />
ad Avignone, e che non s’ingannava sulle sue oggettive<br />
possibilità di riuscita. Egli mantenne le sue riserve<br />
sull’Unionismo sin sul letto di morte, consigliando all’erede<br />
Giovanni VIII di non intraprendere iniziative in tal senso. E i<br />
fatti gli diedero ragione.<br />
Manuele II non fece ciò per agnosticismo, anzi egli era religioso<br />
profondamente. Ma aveva presenti alcuni fatti. Da un lato, infatti,<br />
ben conosceva l’umore antilatino dei suoi sudditi; dall’altra<br />
tuttavia sapeva che i Turchi si sarebbero impauriti per una<br />
possibile unione, il cui fallimento li avrebbe peraltro infine<br />
avvantaggiati 214 . Tirò dunque per le lunghe le trattative, sperando<br />
che il deteriorarsi della situazione militare spingesse i Latini a<br />
destarsi dal loro torpore. E in effetti nel 1371 la cristianissima e<br />
antibizantina Bulgaria divenne vassalla di Murad I (1361-1389),<br />
e nel 1389 la battaglia di Kosovo Polje consegnò agli Ottomani,<br />
bagnata dal sangue dei soldati cristiani, la terra dei Balcani, per<br />
un sanguinario dominio definitivamente scomparso solo nel XX<br />
sec. Gli stessi Stati latini della Grecia erano ormai in balìa dei<br />
nuovi dominatori. L’imperatore bizantino era diventato egli<br />
stesso vassallo degli Ottomani, suscitando nel 1393 lo scandalo<br />
del granduca di Mosca Basilio II (1389-1425), il quale proibì la<br />
menzione dell’autocrate greco nelle preghiere della Messa, e<br />
dichiarò: “Abbiamo una Chiesa ma non un Imperatore”. Era un<br />
212 Cfr. HALECKI O., Un empereur de Byzance à Rome, Varsavia 1930.<br />
213 RAYNALDUS, Annales Ecclesiastici 1370, n. 3.<br />
214 SPHRANTZES, Chronicon Maius II 13, in PG CLVI, 784-785.<br />
68<br />
Rivista online a cura dell’Associazione Culturale Bisanzio