memorie dell'accademia urbense - archiviostorico.net
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damenta verso il fiume, una frana<br />
così vasta che si reputò necessario,<br />
prima di riprendere i lavori di costruzione,<br />
realizzare un buon riparo da<br />
fare argine , così come consigliato<br />
dall'architetto Orsolino, appositamente<br />
chiamato da Genova a<br />
consulto.<br />
Circa l'avanzamento dell'opera,<br />
gli annali parrocchiali ricordano che<br />
nel biennio 1774-1776, acquistato un<br />
bosco in regione Succardasso, sullo<br />
stesso luogo venne impiantata una<br />
fornace, dando corso alla produzione<br />
dell'enorme quantitativo di mattoni,<br />
tegole e altri laterizi necessari<br />
per l'erezione e la copertura delle<br />
opere murarie. Appena giunti a tetto<br />
del coro nell'ottobre del 1776, si<br />
fu costretti a sospendere i lavori a<br />
causa dell'impossibilità di contrarre<br />
nuovi debiti, oltre quelli già fatti.<br />
Ripresa una saltuaria attività stagionale<br />
a partire dal 1778, le maggiori<br />
disponibilità finanziarie, conseguite<br />
grazie al cospicuo lascito di<br />
lire seimila disposto dal prevosto<br />
Gio. Guido Perrando, deceduto 1'8<br />
aprile 1781,consentivano di dare agli<br />
assai impegnativi lavori della imponente<br />
costruzione un più concreto<br />
impulso.<br />
Nel suo testamento il benemerito<br />
sacerdote, nativo di Sassello - il quale<br />
aveva retto la parrocchia dal 1752,<br />
essendo succeduto al fratello don<br />
Giovanni Bartolomeo Perrando, che<br />
vi aveva rinunciato - si era ricordato,<br />
con altri legati, anche dell'Ospe-<br />
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dale e dei poveri; a seguito della sua<br />
morte, provenivano alla fabbriceria<br />
ulteriori ed ancor più notevoli introiti<br />
in quanto un decreto della Sacra<br />
Congregazione del Concilio, autorizzava,<br />
in data 19 agosto 1781, la vacazione<br />
della prevostura, permettendo<br />
di destinare alla realizzazione dell'opera<br />
le rendite del beneficio parrocchiale.<br />
La parrocchiale di Ovada sotto il<br />
titolo di Nostra Signora Assunta rimaneva<br />
quindi retta dai Rev.di Francesco<br />
Compalati e Francesco Antonio<br />
Prato in qualità di Economi fino<br />
al 1797, quando, a lavori ultimati,<br />
il rev. Compalati, come vedremo,<br />
verrà nominato prevosto.<br />
Nel 1786 viene frattanto brillantemente<br />
neutralizzato il tentativo di<br />
qualcuno, egoisticamente interessato<br />
a conseguire il reddito del beneficio<br />
parrocchiale. Anche questi sono<br />
particolari del tutto inediti e su<br />
di essi ci soffermiamo maggiormente,<br />
dato che i documenti relativi ci<br />
tramandano l'elenco pressoché completo<br />
dei più diffusi cognomi<br />
ovadesi.<br />
1121 febbraio 1786 il Capitano di<br />
Ovada, Gio. Battista Guastavino,<br />
inoltra al governo della Repubblica<br />
copia di un nuovo decreto della Sacra<br />
Congregazione del Concilio, in<br />
data 21 gennaio, mediante il quale<br />
il vescovo di Acqui era stato invitato<br />
ad eleggere un parroco per la Parrocchiale<br />
di Ovada.<br />
L'indomani, dopo aver ascoltato