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memorie dell'accademia urbense - archiviostorico.net

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Spinola et altri in occasione del suo<br />

sposalizio in attestato delli benefici<br />

fatti, e che si spera farà alla detta<br />

fabbrica », Questa originale notazione<br />

ci fornisce il pretesto per aprire<br />

una parentesi letteraria. Tra coloro<br />

che anelavano alla buona sorte del<br />

costruendo edificio vi era pure il<br />

poeta ovadese Ignazio Benedetto<br />

Buffa fondatore di una Accademia<br />

letteraria in Ovada. Nel suo manoscritto<br />

intitolato « Poetiche fantasie<br />

»4 figurano alcuni componimenti<br />

poetici ispirati da donazioni ed<br />

iniziative a favore della fabbrica da<br />

parte di diversi esponenti del patriziato<br />

genovese che possedevano in<br />

Ovada proprietà ed avevano rapporti<br />

di amicizia con famiglie benestanti<br />

del luogo. I componimenti poetici<br />

non sono datati ma con tutta probabilità<br />

risalgono al periodo di anni<br />

che va dal 1771 al 1784, anno in<br />

cui l'autore dei versi perse la la vita<br />

a soli 46 anni. In occasione dello<br />

sposalizio di S.E. il Signor Paolo<br />

Spinola con S.E. la Signora M.a Brignole<br />

Sale il poeta compose il seguente<br />

madrigale che, come si è visto,<br />

ebbe l'onore delle stampe:<br />

Signor, che in largo dono<br />

Per lo tempio di Dio la mano apriste<br />

E generoso udiste<br />

Dé nostri prieghi il suono,<br />

Questo v'offriam umili .<br />

Semplici, fiori d'Eliconie sponde<br />

Scarsa mercé, che un gran desire asconde<br />

D'esservi grati nan speme<br />

Né vostri dì più lieti<br />

Se forman serto a sì felice imene<br />

Ma se ver l'òr serene<br />

Volge le luci belle<br />

Lei che vi dieder le stelle<br />

Magnanima, pietosa<br />

Gentilissima sposa<br />

Come al raggio del S. V. speran poi tutti<br />

Cambiassi catai fiori in aurei frutti<br />

Allo scopo di raccogliere fondi a<br />

prò della fabbrica si ricorreva alle<br />

più varie iniziative. Era uso, in occasione<br />

degli sposalizi, offrire agli<br />

sposi e ai partecipanti alla cerimonia<br />

nuziale mazzetti di fiori. In data<br />

Il Settembre 1773 vengono registrate<br />

le spese per l'acquisto di palmi<br />

28 di frixetto ossia nastro « per<br />

mazzetti di tre sposalizi » e nel contempo<br />

si accenna ad una regalia consistente<br />

in tre pollastri donati ai reverendi<br />

padri Cappuccini per l'incomodo<br />

di aver preparato « suddetti<br />

et altri mazzetti ». Non mancavano<br />

le lotterie. Lo conferma un altro<br />

componimento poetico del Buffa che<br />

si intitola:<br />

« A S.E. il Signor Paolo Francesco<br />

Spinola cui sortì il premio nell'ultimo<br />

lotto fatto a fovore della<br />

fabbrica parrocchialed'Ovada di cui<br />

è insigne benefattore:<br />

L'apregrandi a compir, che un raggio infronte<br />

Portan dell'onor suo qua giù tra noi<br />

Sempre d'eterna provvidenza il fonte<br />

Alme sublimi elesse, alme d'eroi<br />

Così al gran tempio di Sion sul monte<br />

In pria Davide; e il saggio figlio poi<br />

Iddio destina. e ad altre eccelse e conte<br />

Opre così gliesecutori suoi<br />

Qual più bell'apra, qualpiù grande, e degna<br />

Di questa, chefra noi sorge al gran Dio!<br />

E te di questa esecutor disegna<br />

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