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memorie dell'accademia urbense - archiviostorico.net

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to della Pisciarella ». Verso la fine<br />

di febbraio si diede il via al disboscamento<br />

e i maestri d'ascia presero<br />

a squadrare i grossi tronchi scartando<br />

la ramaglia che doveva servire<br />

per alimentare il fuoco di una fornace<br />

approntata sul posto. Il bosco<br />

venne acquistato daifidecommissarij<br />

del fù sig. capitano Girolamo Domenico<br />

Odino al prezzo di 1770.6lire<br />

da pagarsi in quattro rate nei<br />

quattro anni successivi.<br />

Nel 1776, in Zuccardazzo, risulta<br />

in attività una terza fornace condotta<br />

da « Isidoro Dagnino e i suoi figli »<br />

i quali sono tenuti a mantener fede<br />

ai vari capitoli stipulati al momento<br />

del contratto. Tra l'altro si conviene<br />

che « detta fornace debba essere<br />

di n.3 7.140pezziper essersisminuita<br />

laforma dé mattoni dovendo questi<br />

servire per uso di volti e perciò<br />

dovrà fare n.27.840 mattoni, n.8000<br />

coppi, n.lOOO chiapelle, n.300 chiapelloni,<br />

e così in tutto n.37.140 pezzi<br />

col prezzo stabilito di lire4 per caduno<br />

migliaro », Si precisa inoltre<br />

al fornaciaio Dagnino che « occorrendo<br />

doversifare altrasorta di mattoni<br />

a' scherzo per le colonne si} tenuto<br />

farli come li sarà ordinato, (...)<br />

che debba farsi l'aia a sue spese, e<br />

provvedersi esso d'acqua (...) e che<br />

debba impastare bene la terra »,<br />

ecc.ecc.<br />

9 Luglio 1774: Si parla di « <strong>net</strong>tare<br />

il sito per fare la calcina dentro<br />

l'Oratorio che dà più anni avevano<br />

principiato gli confratelli del Ven.do<br />

44<br />

Oratorio della S.S.Annonciata nella<br />

stessa piazza ove ora si fabbrica<br />

la nova Parrocchiale, che fu poi<br />

sospeso » 3.<br />

14 Novembre 1774: Si sborsano<br />

denari 18.18 «per fare trasportare<br />

n. 4200 coppi dalla fornace nella<br />

fabbrica per coprire le muraglie ».<br />

Mentre proseguono alacremente i<br />

lavori della fabbrica le funzioni religiose<br />

continuano a svolgersi nella<br />

ormai fatiscente parrocchia di Santa<br />

Maria situata all'interno del borgo<br />

protetto da mura. Lo stato pietoso<br />

dell'edificio subisce un ulteriore<br />

colpo di grazia il 5 agosto 1775:<br />

« in questo giorno fù una furiosa<br />

borasca che scoccò una saetta nel<br />

l zmpanile della parochia che forò il<br />

cupolino da una parte all'altra; indi<br />

scesea guastarela cappelladi S. Giuseppe,<br />

ed uccise un giovine che saliva<br />

le scale per andare à sonare le<br />

campane e ne ferì un altro che stava<br />

in fondo di detto campanile, e guastò<br />

l'orologgio »,<br />

23 Agosto 1775: « In detto giorno<br />

si è terminato di lavorare con<br />

maestri, restando cosi innalzate le<br />

mura laterali della chiesa all'altezza<br />

di cinque pontate quali si sono coperte<br />

con coppi per difenderle dall'intemperie<br />

del verno ».<br />

Il 23 novembre 1775 il cassiere salda<br />

il conto a chi si è preso l'incarico<br />

di «fare stampare numero 100 copie<br />

di componimenti poetici, comprese<br />

numero 6 (copie) in seta da<br />

presentarsi a S.E. il Signor Paolo

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